Pubblicato il testamento di De Nicola

Pubblicato il testamento di De Nicola Pubblicato il testamento di De Nicola La villa di Torre del Greco sarà messa all'asta, la casetta natica restituita al contadino da cui fa acquistata - 50 mila lire al Monte di Pietà per aiutare i poveri - "Non desidero essere commemorato in nessun tempo ed in nessun luogo,, (Dal nòstro corrispondente) ' Napoli, 2 dicembre. Questa sera è. stato reso noto il contenuto del' testamento di Enrico De Nicola, consegnato al notaio.. Emanuele Casale dall'editore Riccardo Ricciardi, cui 11 primo presidente della Repubblica italiana lo affidò. La villa in contrada Cappuccini 'a Torre del Greco sarà venduta, e pertanto verrà messa all'asta. Il piccolo fabbricato agricolo con l'annessa pineta, pur rientranti1 nella proprietà del Cappuccini, per volontà di De Nicola ritornerà ad essere di un contadino, Francesco Gentile, dal quale il giurista l'acquistò. L'unica condizione . postagli è « l'obbligo di non costruire » dove attualmente sono i robusti e dritti tronchi degli alberi. Il testamento cosi comincia: < Tutto il mio patrimonio è frutto esclusivo del lavoro professionale di cinquantanni. Avrei posseduto un patrimonio notévole se non mi fossi imposto volontariamente una norma che ho osservato in- modo rigorosissimo, dal giorno in cui entrai .nella vita politica: non accettare il patrocinio di cause le quali avessero relazione sia pure indiretta con lo Stato, e di cause le quali — durante le due guerre mondiali — avessero comùnque relazione con la situazione bellica, politica o militare ». . Fra le persone cui De Nicola ha lasciato una parte del suo piccolo patrimonio, oltre al nipote Guido Martinelli e al pronipoti Amedeo, Enrico Vittorio e Vittorio, vi è Franzlka Scimeli. Ad essa lo statista ha espresso la sua - gratitudine « per. il modo inappuntabile con cui ha accudito la mia casa di- Torre del Greco ». Altri erèdi sono: la signora Vincenzlna Aveta che, dopo.la morte - « di un'altra incomparabile governante, Maria Gambardella, mi ha assistito nella casa di Napoli con grande premura e -con assoluto disinteresse», poi Carmine Grossi, nipote della prima governante (la Gambardella), 11 portiere del palazzo di Napoli, un suo contadino, Aniello Leone òhe curava il terreno della villa, l'Albergo dei Poveri di Napoli, l'Ospizio del Fanciulli di Portosalvo, l'Orfanotrofio della Santissima Annunziata di Torre del Greco. Sono piccoli legati, che vogliono però provare il suo pensiero. All'Albergo dei Poveri ha offerto «un letto» da intestare al nome della madre; al Monte di Pietà di Napoli 60 mila lire per spignorare biancheria e indumenti di persone bisognose. Un dono particolare è stato fatto al Consiglio dell'Ordine degli avvocati perché «lo distribuisca ad avvocati procuratori i quali per emergenze particolari si trovino in angustie finanziarle». Al pronipote Amedeo, che riceve la biblioteca, è però fatto obbligo «di tenere sempre raggruppati tutti 1 libri e le riviste giuridiche in appositi scaffali». In un altro punto è detto: « Il contenuto della camera di mia madre, che io ho mantenuto immutato Ano ad oggi, dovrà essere considerato sacro e gelosamente conservato da mio nipote Guido, da sua moglie e dal loro figli». Nel donare alla Curia arcivescovile la Bua cappella al ci mitero di Poggloreale, ad un certo punto egli fa questa precisazione: «S'intende che codesta disposizione non dispensa 1 miei nipoti ed i miei pronipoti, 'qualora si ricordino di me, dal dovere di coadiuvare la Curia nell'esecuzione delle mie volontà e di far celebrare, se e quando, crederanno,, altre Messe per 1 miei cari e per me». ; A tre cari amici, l'ing. Michele Platania, il prof. Carlo Vendltti (nominato esecutore testamentario) e Riccardo Ricciardi, De Nicola ha voluto lasciare un piccolo ricordo, chiedendo ad essi ' « di volerlo accettare »: a Platania ed a Ricciardi due vasi d'argento, al prof. Venditti un 'radiogrammofono. Il testamento cosi conclude: «Desidero di non essere commemorato in nessun tempo, in nessun luogo, per nessuna ragione, in nessuna occasione». ' Il verbale notarile accerta che non sono stati trovati titoli di rendita né danaro liquido. I titoli furono probabilmente ceduti perché l'illustre scomparso potesse far fronte negli ultimi dieci anni della sua vita alle più urgenti necessità. c. g.

Luoghi citati: Napoli, Platania, Torre Del Greco