Denunciato il sindaco di Bressanone per un comizio non autorizzato

Denunciato il sindaco di Bressanone per un comizio non autorizzato Denunciato il sindaco di Bressanone per un comizio non autorizzato Domenica in piazza del Duomo ha parlato al pubblico protestando contro il decreto di sospensione a suo carico - La folla fischiava contro le autorità - Un'accesa intervista anti-italiana di un esperente della Volkspartei seguita da una improvvisa smentita (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 30 rovembre. Come era prevedibile, la Volkspartei ha iniziato prontamente una vasta campagna propagandistica per sfruttare a fondo il caso del sindaco di Bressanone, sospeso per un periodo di tre mesi dalle funzioni di ufficiale del governo in seguito alla sua assenza a!la cerimonia della giornata delle Forze Armate. « Finché la. celebrazione della giornata si svolgerà il 4 novembre, ann'versario della vittoria italiani, io non vi parteciperò mai», aveva poi detto il sindaco Dejaco, ed il partito si è immediatamente schierato con lt esprimendogli piena solidarietà nel testo di una risoluzione che l'esecutivo della Volkspartei ha diffuso oggi. Anche i membri dell'esecutivo di Bressanone e del gruppo consiliare comunale hanno preso posizione in una mozione di protesta, nella quale, fra l'altro, si afferma orgogliosamente che il 4 novembre ricorda ai sud-tirolesi « i padri e i fratelli che hanno difeso coraggiosamente i confini deliri terra natale ». Il testo di questa mozione, che definisce la sospensione d' Dejaco come una illegale nisura di «punizione politici », è stato Ietto ieri duranti! una dimostrazione improvvisata in piazza del Duomo, al formine di una funzione ve¬ spertina officiata dal vescovo di Bressanone, mons. Gargitter La riunione non era autorizzata, ma la tentazione di arringare la folla era troppo forte tra gli attivisti della Volkspartei perché se la lasciassero sfuggire. Così, il consigliere comunale Rudolf Oberhuber, salito su una panchina, ha radunato intorno a sé le prime decine di persone che in breve sono diventate più di duemila. Dejaco, ha voluto parlare a sua volta per protestare contro l'c&tto arbitrario» del vicecommissario del governo di Bolzano e per riconfermare che egli presenterà ricorso, ma che r.el frattempo non darà le dimissioni dalla carica. Mentre gli oratori pronunciavano il nome delle autorità italiane o citavano gli organi dello Stato, tra la folla si elevavano fischi acutissimi e grida dispregiative di «Pfui!>. La polizia ha permesso l'ultimazione della manifestazione per evitare incidenti. Oggi però il commissario di P. S. di Bressanone ha presentato alla .„,„.!1; j ,_autorità giudiziaria denuncia conto l'Oberhuber, il Dejaco e l'assessore Schatz per contravvenzione contro l'art. 18 del vigente Testo Unico della Legge di P S. quali promotori di una riunione in luogo pubblico non autorizzata. La cronaca della giornata vo itu di po la anera, le he di a nedi re o, on rintà ni eri>. tine e di non sarebbe completa se non si facesse cenno a un altro avvenimento che è un indice significativo dell'atmosfera di tensione che si cerca di crea re in Alto Adige. Il dott Benedikter, che ricopre da qual che tempo la carica di asses sore provinciale per l'edilizia popolare, ha rilasciato all'ir viato di un giornale napoli tano, il Roma, alcune dichiarazioni che hanno vivamente allarmato l'opinione pubblica. Richiesto di precisare quali sono i rapporti della Volkspartei con l'organizzazione clandestina tirolese del < Bas > (movimento di liberazione sudtirolese) e quale atteggiamento mantiene il partito di fronte all'azione di questi gruppi, il dottor Benedikter, secondo quanto ha riferito il giornalista, ha cosi risposto: « E' compito del partito seguire le aspirazioni del popolo. Non escludo che esista un'organizzazione accanto al partito che possa trovarsi anche in contrasto, ma essa non deve spingere l'azione fino a danneggiare il . raggiungimento di certi obiet- lla ,.,„, c„ „■ j „ „ „ „„ ,_|tivi. Se pero dovesse sorgere un movimento popolare (Volks- ia e vvige na on ta bewegung) di insurrezione armata, la SVP l'appoggereboe». Queste dichiarazioni sono state riportate ieri anche dal quotidiano locale Alto Adige, ma il dott Benedikter le ha poi smentite. e. p.

Persone citate: Benedikter, Gargitter, Ietto, Rudolf Oberhuber, Schatz

Luoghi citati: Alto Adige, Bolzano, Bressanone