Tre banditi svaligiano con le pistole un'oreficeria si scontrano con un camion e fuggono su un'auto rapinata

Tre banditi svaligiano con le pistole un'oreficeria si scontrano con un camion e fuggono su un'auto rapinata ZBrgtMjamatica successione di episodi in piecio ggiomo a Miiano Tre banditi svaligiano con le pistole un'oreficeria si scontrano con un camion e fuggono su un'auto rapinata Erano entrati nella gioielleria verso le 15 - Mentre uno tramortiva a pugni la proprietaria, gli altri svuotavano le vetrine - La macchina di un inseguitore taglia la strada alla 600 dei malviventi, causando la collisione con l autocarro - Abbandonato il complice rimasto ferito, gli altri due si allontanano a bordo di una 1100, sparando (Dal nostro corrispondente) Milano. 30 novembre. Un sensazionale episodio di banditismo è avvenuto oggi in pieno giorno a Milano: tre giovani armati di pistola hanno scoligiato una oreficeria, poi, essendosi scontrati mentre fuggivano in auto contro un autocarro, hanno rapinato un automobilista della sua macchina e si sono allontanati, sparando. Nel corso del cinematografico inseguimento, uno dei malviventi, gravemente ferito, è stato catturato e ricoverato in ospedale. Poco prima delle 15, i tre gangsters giungevano a bordo di una « 600 » targata MI 500587 (che è poi risultata rubata stamane al dott. Federico Ghedini domiciliato in via Sa vona 11), davanti al negozio di oreficeria di via Pier Delta Francesca 74, di cui è titolare la signora Bianca Ressidori abitante nello stesso palazzo. Si tratta di una moderna costruzione che sorge nel popoloso quartiere tra il Cimitero monumentale e corso Sempione. I tre malviventi, senza al ijiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifii cuna esitazione, scendevano a terra e col calcio delle pistole frantumavano i cristalli delle due vetrine, afferrando tutto quanto capitava loro sottomano. Mentre uno dei rapinatori gettava alla rinfusa la refurtiva in un sacco, un altro teneva a bada i passanti con la pistola. Il terzo intanto si gettava sulla signora Ressidori, che, attratta dal rumore dei vetri infranti, si era affacciata all'ingresso: la donna, tempestata di pugni, cadeva a terra. Compiuto il colpo, i banditi, con la stessa rapidità con la quale erano giunti, si davano alla fuga a bordo della <600>: a tutta velocità imboccavano via Stilicone e raggiungevano via Cucchiari. Al loro inseguimento si era però gettato un automobilista a bordo di una < 1100 », che raggiungeva il terzetto proprio in via Cucchiari, costringendo con una brusca manovra i rapinatori a sterzare sulla sinistra: la « 600 » rimasta senza controllo andava a fracassarsi con uno schianto assor- tiiiiiiiiiiiiiiiMiiiMititiiiiiiii ìiiiiiiiiriiiiiiiia dante contro un autotreno targato BG MWkl. Con incredibile sangue freddo due dei rapinatori scendevano a terra, puntavano le pistole sul guidatore di una « 1100 », che si era fermato a pochi.metri da loro per evitare di essere coinvolto nello scontro e lo costringevano a scendere. Mentre i due si davano alla fuga, a bordo della nuova vettura, il terzo complice rimaneva sulla « 600 » gravemente ferito. Nel trambusto che seguiva allo scontro e alla nuova rapina, i due banditi riuscivano a far perdere le tracce. Le macchine che avevano tentato di inseguirli, si erano dovute arrestare, perché i malviventi sparavano all'impazzata. Sul posto intanto giungeva la Volante e ' un'autolettiga . a che trasportava allospedale Maggiore il ferito, identificato per Saverio Ferrario di SB anni da Minervino Murge, da tempo a Milano senza fissa dimora. Egli è stato ricoverato in corsia e piantonato da 1111 ] 11111111111 i 11111 II MI i 111M111 ! Il 11111111111 11 I [ Il M 11 11 due agenti: i funzionari della Mobile sperano dal suo interrogatorio di giungere all'individuazione degli altri malviventi, due- giovanotti sui SS anni, bruni, di media statura. L'intero bottino è stato recuperato e riconsegnato alla signora Ressidori. Una delle prime ipotesi formulate dalla polizia è che gli autori della brigantesca impresa siano gli stessi malviventi che pochi giorni or sono rubarono dalla vetrina di una armeria all'angolo tra via Galilei e via Montegrappa tre pistole, dandosi poi alla fuga a bordo di una auto rubata. Il nome del Ferrario, il gangster /erito e arrestato, è balzato sulle cronache dei giornali quando venne arrestato perché si sospettava che avesse preso parte alla rapina di due milioni ai Boschetti ai danni dei due esattori dell'Automobile Club. La testimonianza di Luciano De Maria, uno dei banditi di via Osoppo, riuscì però a scagionarlo. c. m. Saverio Ferrario, uno dei rapinatori ' dell' oreficeria

Persone citate: Bianca Ressidori, Boschetti, Federico Ghedini, Ferrario, Luciano De Maria, Saverio Ferrario, Volante

Luoghi citati: Miiano, Milano, Minervino Murge