Nove sindaci minacciano di dimettersi per il progetto idrico della Vai Tanaro

Nove sindaci minacciano di dimettersi per il progetto idrico della Vai Tanaro Nove sindaci minacciano di dimettersi per il progetto idrico della Vai Tanaro Affermano che la nuova sistemazione e utilizzazione del fiume danneggerebbe l'economia dei comuni dell'alta vallata e è , l o , o o e : e o , o e o o o e o (Dal nostro corrispondente) Ceva, 24 novembre. Le amministrazioni comunali dell'Alta Valle Tanaro minacciano di dimettersi. Il progetto per l'utilizzazione delle acque del Tanaro ha provocato in tutta la vallata una esplosione di proteste, simili a quelle ripetutesi nel passato ogni qual volta, dal 1907 in poi, si affacciò l'ipotesi di distrarre sul versante ligure le acque del fiume. In realtà un piano organico vero e proprio per lo sfruttamento razionale di queste acque si delineo solamente con la costituzione di un consorzio interprovinciale, del quale entrarono a far parte Cuneo, Savona, Imperia, Asti ed Alessandria, consorzio che nel 1955 beneficiò di un decreto atto ad assicurargli la concessione del fiume. Il progetto, sul quale punta il consorzio interprovinciale, è delfing. Norberto Norzl, di Torino, e prospetta un complesso di derivazioni idriche industriali per la produzione di energia elettrica e per l'irrigazione agricola. In esso figura uno sbarramento sul Tanarello, a 1300 metri sul livello del mare, in località Isola. Qui sorgerebbe un vasto lago artificiale, dal quale l'acqua verrebbe convogliata sul versante ligure dove, dopo un salto di 700 metri, permetterebbe alla contruonda centrale di Acquatico una produzione di circa 300 milioni kw. annui. Si riverserebbe poi in un sistema di condotte idriche per l'irrigazione del retroterra di Albenga e di Imperia. Più a valle un'altra diga di sbarramento verrebbe Inoltre costruita In territorio di Prlola, allo scopo di convogliare le rimanenti acque presso Montaldo di Mondovi, ove con il flusso del torrente Corsaglia, verrebbe a formarsi un bacino di compensazione al quale sarebbe interessata esclusivamente l'irrigazione di tutta la zona alla destra della Stura e -:rAe;ro di Poirlno o' Contro il progetto del conè sorzio si sono schierati tutti i • j comuni che trovano sede luneo 11 primo tratto del Tanaro, da Ormea fin oltre Ceva, sot- i - tolineando la carenza d'acqua che la realizzazione delle opere apporterebbe a tutta la zona e agli stabilimenti che in essa sorgono. « Se dovessero attuare quel progetto — dice 11 consigliere provinciale, dott. Amedeo —, tutto il piano generale del nostro comprensorio di bonifica montana cadrebbe nel nulla e l'unica ricchezza che in questa zona depressa potrebbe essere di richiamo a qualche industria nuova andrebbe perduta per sempre ». Frattanto, mentre due giorni or sono, per realizzare il progettato complesso, il consorzio ha costituito la Fin-Tanaro, una società finanziaria che trarrebbe il finanziamento dell'opera in una emissione di obbligazioni assunte dalle banche della regione ligure-piemontese, i sindaci dei nove comuni dell'Alta Valle Tanaro non disarmano. Hanno già promosso riunioni ed incontri con gli esponenti del consorzio, ricorrendo pure all'azione mediatrice dei prefetti e dei parlamentari della zona. In Valle Tanaro la questione delle dighe e della deviazione del fiume occupa in questi giorni il posto d'onore nelle conversazioni e nelle discussioni di tutti. Stasera i sindaci si riuniscono nuovamente a Garessio per concertare il loro piano d'azione. Hanno comunque stabilito che se 11 consorzio non accetterà le loro proposte per garantire un costante e sufficiente afflusso di acque nel Tanaro, tutte le amministrazioni comunali della vallata si dimetteranno In massa.

Persone citate: Acquatico, Corsaglia, Montaldo, Norberto Norzl

Luoghi citati: Albenga, Alessandria, Asti, Ceva, Imperia, Ormea, Savona, Torino