Vivaci proteste delle famiglie per il doppio turno nelle «medie»

Vivaci proteste delle famiglie per il doppio turno nelle «medie» Seimila storienti si avvicendano in cento anle Vivaci proteste delle famiglie per il doppio turno nelle «medie» La mancanza dei locali ha costretto sei presidi su sette ad adottare il provvedimento antigienico e antididattico della rotazione delle scolaresche - Inconvenienti dei turni pomeridiani; i capi di istituto concordi con i genitori degli studenti Jj'episodio della media Valfrè, costretta ad ammassare i 400 allievi della succursale in una sede già infelice, ha riproposto all'attenzione di tutti il sasnpiù grave problema della scuo-'« la, quello dei doppi turni. Le scuole medie a Torino sono sette, (due delle quali, la Balbo e la Foscolo costruite nel dopoguerra), e gli abitanti di Torino quasi un milione. A Roma per due milioni di abitanti ce ne sono 40. Bastano queste cifre a spiegare perché tutte le medie della nostra città, tranne una, la Giacosa, hanno adottato i doppi turni, e in molti casi anche l'orario ridotto, con grave pregiudizio dell'insegnamento. Attualmente circa 200 classi, cioè 6 mila ragazzi si avvicendano in cento aule. SCUOLA MEDIA FOSCOLO : l'edificio è nuovo, perché si è aperto soltanto il 5 dicembre del '57. Ma è nato piccolo e assolutamente inadeguato ai bisogni della zona. Ventiquattro classi fanno orario mattutino dalle 8 alle 12, altre 22 orario pomeridiano, dalle 14 alle 18. « II nostro organico è di 24 classi, — dice il preside prof. Di Stefano —, siamo arrivati quest'anno ad averne SS; oltre ad adottare i doppi turni, siamo stati costretti a sfollare 6 classi nella succursale di via Sanremo a Mirafiori e sono quelle ad orario piti felice. La ■nostra scuola è occupata dal lunedì mattino alle 8 fino al sabato pomeriggio alle 18 senna un'ora d'interruzione >. SCUOLA MEDIA MANZONI: alla sede centrale ci sono 43 classi che si alternano in questo modo: la metà va a scuola di mattino per i primi tre giorni della settimana e al pomeriggio gli altri tre giorni; la seconda metà, viceversa. In più ci sono 5 classi che funzionano solo al pomeriggio nei locali occupati al mattino dai liceali dell'Alfieri e 6 classi ospitate per il solo mattino in una succursale. Dice la preside prof. Puglisl: < Facciamo uscire gli allievi dieci minuti prima delle 18, perché non sia troppo buio. Ma siamo costretti per economia domvstioa ed educazione fisica ai richiamare le scolaresche fuori orario: abbiamo allievi che vengono dalla periferia e il disagio è veramente grande. Non possediamo aula magna, né locali per cinematografo o sussidi audiovisivi,, tutto,è .occupato dai banchi. Non so nemmeno dove riunire i miei 82 professori per l'assemblea annuale ». SCUOLA MEDIA NIGRA: qui le classi sono 46 : 24 fanno il doppio turno, 12 al mattino e 12 al pomeriggio nelle altrettante aule della sede principale; 22 si alternano nella succursale. «Le aule — osserva il preside prof. Sciutto — sono insufficienti e talune anche antigieniche, così stipate che se apriamo le finestre per cambiare aria gli allievi rischiano un malanno e se noti le apriamo l'atmosfera diventa irrespirabile ». L'orario, purtroppo, non è nemmeno completo; le ore di lezione sono « piccole », cioè durano meno di 60 minuti. SCUOLA MEDIA GIACOSA: per evitare i doppi turni ancora per quest'anno le classi sono molto numerose, hanno da 34 a 36 allievi ciascuna. E si è aperta anche una succursale, con una decina di classi presso l'istituto Figlie dei Militari. « Il nostro tormento — dice una professoressa — sono i rumori. Abitiamo tra una bulloneria, una fabbrica di saracinesche, una segheria per marmi e una per legno. Dobbiamo tenere Zc finestre chiuse anche d'estate perché gli allievi riescano a sentire la nostra voce ». fpmmsdili npvvnpl'psscgfimrsaIprtcsngpnvaGsdgpclthgtgsrizSstdcpsclmIllllllllllllllllllllllItllItlllllIIIIIlllllllllllllMIIIIIII SCUOLA MEDIA PASCOLI: si alternano in 14 aule 28 classi, altre 5 sono state allogate presso l'elementare Alfieri e svolgono un orario solo pomeridiano. « si pensi — dice 11 preside — fessori) distratti e svoglila. In piit, lo studio fatto a casa al mattino rende poco: le ttinmme fanno pulizia, e spesso si servono dei ragazzi per mandarli a far la spesa ». SCUOLA MEDIA BALBO: il prof. Armando si giudica tra i fortunati. Non ha doppi turni nella sede principale; ha però dovuto sfollare 6 classi nel vicino Convitto nazionale in via di costruzione. Si alternano, metà al mattino e metà al pomeriggio. SCUOLA MEDIA VALFRE': l'ultima disavventura di questa professori — dice la prof. Viansino, preside dell'Istituto — è stato concorde nel constatare con quanto disagio per le fami glie e quanta perdita per il profitto. Andare a scuola appena mangiato, col boccone in gola, rende gli allievi Ce anche i prò- scuola è nota. «Il consiglio dei TEMPERATURA DI IERI i escono alle 18. lo scarso rendimento dei ra-icgozzi che vanno a scuola solo\pai pomeriggio. Avevo 6 classi\costrette al doppio turno porne- ridiano. Ora, dopo l'abbandono 'de» locali della succursale ne,ho 18 ». L'orario alla Valfrè atforzatamente ridotto: le ore! troppo comune a molte scuole sono di 50 minuti. Gli allievi \entrano alle 14,30 in punto eà\bA proposito dello sgombero ldella scuola da via Farini '^'prof. Piano ci scrive: <Unaiscuola di 400 allievi non è uni accampamento che si possa fa-'re e disfare con disinvoltura.\Dietro a loro stanno altrettan- te famiglie, con le loro esigen-\ ze di lavoro e di orarlo spesso'minutamente studiato e con notevoli sacrifici sin dall'inizioidell'anno. Ora tutto deve esse- re rifatto da capo. Perché i tecnici del municipio non han-\no seguito lo sviluppo dei ^ von Ai demolizionet ». E prosegue, indicando un'al-1 tra grave insufficienza pur- I « Abbiamo bandii di almeno cent'anni, stretti, scricchiolanti, tarlati, genialmente scolpiti da generazioni di studenti dove i ragazzi possono entrare soltanto facendo acrobazie. Come facciano a starci dentro per 4 ore filate lo sappiamo noi insegnanti che seguiamo commossi i loro supplizi. E con que. sti banchi, negazione di ogni funzionalità, abbiamo lavagne traballanti, aule tanto strette che gli scolari sono letteralmente ammucchiati e l'insegnante per salire e scendere di iiinimimmiiMiuiH cattcdra deve risolvere diffìcili problemi di statica e di dinamica». E' un quadro sconfortante delle condizioni della nostra insufficiente scuola, male attrezzata e troppo vecchia, Scrive un padre: «Il casodclla ValIré, è sorto per un inCiàente (più o meno prevedibile), ma i turni pomeridianianche nelle elementari sono largamente applicati, a 15 anni dalla fine della guerra. In sede governativa si continua a parlare del piano decennale della scuola. Ha ragione "Specchio dei tempi": meno chiacchiere bizantine e più fatti». ' »

Persone citate: Alfieri, Balbo, Di Stefano, Foscolo, Giacosa, Sciutto, Valfrè

Luoghi citati: Roma, Torino