Ordinato lo sgombero d'una casa accanto alla scuola pericolante

Ordinato lo sgombero d'una casa accanto alla scuola pericolante it quattro giurati dall'abbandono della aValfrà» Ordinato lo sgombero d'una casa accanto alla scuola pericolante La decisione del Comune notìficata agli inquilini alle otto di ieri sera - In cinque alloggi crepe e segni di cedimento - I tecnici ritengono che la stabilità dell'edifìcio sia stata compromessa dagli scavi nel vicino cantiere Ieri sera prima delle 20 i vigili!urbani hanno consegnato all'amministratore del condominio di via Parinl 12 un'ordinanza del Sindaco, che impone per ragioni di sicurezza l'immediato sgombedi una parte del fabbricato. La vecchia casa, alta 5 piani oltre ammezzato e il pianterreno, è adiacente al cantiere, situato al'angolo della stessa via Parinl e di corso Matteotti. Quattro giorni fa era stata disposta l'evacuazione dei locali, occupati dalla succursale della scuoia media « Valfrè », che ha la fronte sul corso ed è anch'essa confinante con il cantiere. Secondo 1 tecnici del Comune la demolizione del fabbricato d'angolo, appartenente all'Opera Diocesana per la preservazione della fede, e gli scavi eseguiti in profondità per la costruzione di un nuovo stallile, avevano compromesso la stabilità dell'edificio scolastico, deve si erano manifestate lesioni nei muri. Vaste crepe sono state notate anche nella casa di via Patini 12. Dopo un sopraluogo urgente eseguito nella mattina di ieri, è stato deciso il provvedimento di sgombero. La parte dell'edificio giudicata malsicura è quella prossima al cantiere, compresa cioè tra l'androne e li muro esterno che confinava con lo stabile ora abbattuto. Questa parte comprende, al pianterreno, un laboratorio per elettrauto, gestito da Pietro Ro letto e Francesco Cerutti, e 5 alloggi: al lo piano, quello occupato da Sergio Cenalino; al 2o piano, Giovanna Alloatti; al 3°, Mario Marino; al 4o, Giovanna Corrado; al 5°, Luigi Rossi. I locali dell'ammezzato non sono at tualmente abitati. L'ordinanza di sgombero riguarda appunto il laboratorio i cinque appartamenti. Il Comune ha ingiunto nello stesso tempo all'Opera diocesana e all'impresa G. A. Broglino, che per suo con to sta eseguendo i lavori per un nuovo fabbricato, di adottare tutti 1 provvedimenti del caso per eliminare ogni pericolo. La notifica dell'ordinanza ha gettato comprensibile allarme e sgomento fra gli inquilini, che a quell'ora e cosi all'improvviso non sapevano dove andare, pur essendo consapevoli dei rischi che potevano correre. L'alloggio che mostra segni più preoccupanti è quello dove abita da un anno ap- posta da marito e moglie con i rispettivi padre e madre. Benché completamente rinnovato di recente, presenta crepe larghe un dito nei muri maestri e In quelli divisori, soprattutto nel bagno e nell'Ingresso; la prima comparve presso una finestra il 10 luglio, pena la famiglia Cenalino, comiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiniiiMiiiiiiiii un mese dopo furono messe le spie. Nell'appartamento della signora Alloatti, oltre ad alcune lesioni nei muri, si è riscontrato un abbassamento del pavimento. Anche in quello accanto, dove abita la signora De Petrini, benché non compreso nell'ordinanza si sono uiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiHininnuniiiuiiiiiiii trovate crepe ed abbassamenti; un davanzale di travertino è addirittura spaccato. Altre lesioni si sono aperte lungo le pareti della scala. L'impresario Broglino afferma di non avere alcuna responsabi- ' lità. « Io ho Iniziato i lavori a settembre, con il beneplacito dei tecnici — egli ci ha detto, — mentre le crepe apparvero in luglio. I precedenti lavori di demolizione furono compiuti da. un'altra impresa ». Nei giorni scorsi 11 signor Broglino aveva incaricato l'ing. Guido Benzi di eseguire una perizia nei locali della scuola « Valfrè » per accertare lo stato reale delle, strutture. « Il perito ha constatato — dichiara l'Impresario — che una spia applicata il 12 ottobre non si è più mossa; egli ritiene sufficiente mantenere i puntellamenti già eseguiti visto che I »egni di cedimento si sono arrestati ». Gli inquilini, a cui si riferisce., l'ordinanza di sgombero, sono molto preoccupati ,e perplessi. Abbandonare 1 loro alloggi rappresenta per tutti disagio e grave danno; restaro nei locali minacciati, è un rischio altrettanto grave. Oggi decideranno sul da fare. II Municipio si è impegnato di provvedere alla sistemazione di coloro che non sappiano come trovare un alloggio provvisorio. Intanto i condomini sfrattati si sono rivolti a un legale per la tutela dei loro interessi Sono evidenti le crepe nei muri di alcuni allogg