Mitterrand rivela che il Primo ministro Debré fu coinvolto nell'attentato del «bazooka» ad Algeri di Sandro Volta

Mitterrand rivela che il Primo ministro Debré fu coinvolto nell'attentato del «bazooka» ad Algeri L'atto di terrorismo costò la vita all'aiutante del generale Salan Mitterrand rivela che il Primo ministro Debré fu coinvolto nell'attentato del «bazooka» ad Algeri Drammatico discorso al Senato - II governo chiamato in causa "per l'appoggio ai sicari fascisti,, - Debré: "Smentisco nel modo più reciso,, Mitterrand: "Non ho parlato alla leggera,, -'L'Assemblea respinge la richiesta di togliere l'immunità parlamentare al senatore dell'opposizione (Dal nostro corrispondente) Parigi, 18 novembre. L'affare Mitterrand, di cui era stato facile indovinare fin dall'inizio le tenebrose ramificazioni, ha assunto oggi all'improvviso le proporzioni di uno scandalo politico in cui sono rimasti coinvolti anche il Primo ministro Michel Debré e altri esponenti della V Repubblica. Il colpo di scena è avvenuto stamane al Senato, nella seduta durante la quale è stata discussa la levata dell'immunità parlamentare a Frangois Mitterrand. Il relatore, che è un senatore di destra, aveva chiesto che l'immunità parlamentare fosse tolta, pur affermando che tale decisione «non avrebbe intaccato per niente l'o nore del senatore dell'opposi zione >. Il Senato, però, ha i n i i e a a o e o a a respinto la richiesta, con 16Z voti contro 117, rinviando la questione ad una commissione speciale, che si è immediatamente riunita per un'indagine più approfondita. A favore di Mitterrand hanno votato i radicali, i socialisti, l comunisti, la maggioranza dei democristiani ed anche qualche senatore di destra. A determinare il voto del Senato è stato il discorso col quale Mitterrand non ha soltanto illustrato l'azione dei sicari, ma ha anche contrattaccato rivelando le solidarietà che essi stabilirono con alcuni degli attuali dirigenti politici durante le congiure che portarono ai fatti del 13 maggio 1958. Mitterrand aveva informato il governo che aveva intenzione di metterlo in causa, però nessun ministro ha assistito al dibattito di stamane. L'accusa contro Mitterrand è di € oltraggio a magistrato >, perché quando denunciò l'attentato di cui era stato vittima non riferì alla polizia i colloqui che aveva avuto in precedenza con l'attentatore, l'exdeputato poujadista Pesquet, ma Mitterrand ha affermato: €,E' impossibile pronunciarsi sul fondamento di questa accusa prima di sapere se io sono il complice o la vittima dell'attentato ». Poi, Mitterrand ha dichiarato: « Sì, io ho taciuto il nome di Robert Pesquet, ma non\ sapevo che fosse lui l'aggressore e credevo, anzi, che mi avesse salvato. Ho taciuto il suo nome perché egli me ne aveva scongiurato, affermando che, se lo avessi detto, sarebbe stato ucciso dai terroristi. Il silenzio non è mai stato considerato come oltraggio a magistrato ». Molto più grave, secondo l'ex-ministro, è il silenzio del governo, il quale ha taciuto per dodici giorni la testimonianza dell'ex-presidente Bourgès-Maunoury, il quale, prima di Mitterrand, era stato avvicinato dal Pesquet con gli stessi propositi provocatori. c Quali sono — ha detto — le conseguenze di questo silenzio di dodici giorni f Per me, per il mio onore, sono evidenti: sono stato gettato in pasto ad una campagna scandalistica della stampa e della radio che ha cercato di distruggermi. Ma, per la polizia, il silenzio del governo non ha forse contribuito ben più del mio ad ostacolare l'azione della giustizia f Ieri, ho chiesto perciò al giudice istruttore d'interrogare il ministro dell'Interno sulle ragioni di questo silenzio >. Il sen. Mitterrand ha rievocato poi l'< affare del bazooka >. Il 16 gennaio 1957, due obici sparati dal tetto d'una casa di fronte esplosero nell'ufficio del generale Salan, allora comandante in capo delle truppe francesi in Algeria. Il generale si salvò, perché era uscito in quel momento dalla stanza,.ma rimase ucciso il suo capo di gabinetto, maggiore Rodier. Francois Mitterrand era allora ministro della Giustizia e le indagini portarono all'arresto degli attentatori in soli dieci giorni. Erano alcuni fascisti capeggiati dal dott. René Kovacs, che il Tribunale militare di Parigi condannò a morte. Però Kovacs, lasciato in libertà provvisoria per misteriose protezioni, riuscì a fuggire in Spagna. A quell'epoca, era stato detto che, durante gli interrogatori, Kovacs aveva denunciato la complicità di alcune personalità politiche dell'estrema destra, le quali occupano oggi posizioni di primo piano. E' a ciò che si riferisce ta rivelazione fatta stamane dal sen. Mitterrand. « Un uomo — ha detto — nel mio Gabinetto, si difese allora dall'avere i e e e a . é o o e i e a o a s e i a l — e una responsabilità nell'assassinio di un ufficiale francese, commesso in piena Algeri. Mi chiese di non affrettare l'istruttoria. Reclamò le garanzie della legge. Mi supplicò di lasciargli il tempo per preparare la sua difesa, di non chiedere nessuna levata di immunità parlamentare. Quell'uomo, quell'oppositore politico che veniva a chiedere i mezzi per difendersi e al quale il potere li accordò allora, è il Primo ministro di ojgl: Michel Debré ». Il Senato è rimasto profondamente colpito da questa rivelazione e, prima che si fosse rimessa dalla forte impressione subita, Mitterrand ha concluso: < Oggi, la maggioranza politica abbandonerà un membro della minoranza? Lascerà una banda di assassini attaccarsi a un avversario politico f Mendès-France e Bourgès-Maunoury hanno rivelato di essere stati minacciati. Anche altri, che tacciono, lo sono stati. Ci si deciderà a distruggere queste bande? I responsabili ognuno sa dove sono e ognuno sa anche che sono protetti e perché lo sono. E' difficile liberarsi delle responsabilità di ieri. Speravo però che il governo avrebbe cercato di spazzare davanti alla sua porta: l'ho visto sol¬ tanto tentare di sbarazzarsi di un avversario politico >. Appena avuta notizia di queste dichiarazioni, ai giornalisti che lo interrogavano alla uscita dal Consiglio dei ministri, Michel Debré ha opposto < la smentita più formale » Però subito dopo Mitterrand ha detto: <.Non ho parlato alla leggera: mantengo tutto ciò che ho detto ». Una drammatica agitazione si è impadronita degli ambienti parlamentari in seguito a questi avvenimenti, mentre si attendono nuovi clamorosi sviluppi della vicenda. Il ministro della Giustizia, Edmond Michelet, che avrebbe dovuto partire stasera per Algeri, ha rinviato all'ultimo momento il viaggio per essere udito dal presidente e dal relatore della commissione incaricata di esaminare la richiesta di levata dell'immunità parlamentare, i quali lo hanno interrogato stasera.. Alcuni membri della commissione hanno chiesto di udire anche altri ministri, e in particolare quello dell'Interno, però Michel Debré ha fatto sapere ai suoi collaboratori che devono astenersi dall'intervenire in un affare che non riguarda il governo, ma soltanto la magistratura. Sandro Volta

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Frangois Mitterrand, Parigi, Spagna