Ancora nessun accordo nella d.c. sulla nomina dei nuovi dirigenti di Michele Tito

Ancora nessun accordo nella d.c. sulla nomina dei nuovi dirigenti Ancora nessun accordo nella d.c. sulla nomina dei nuovi dirigenti Domani si riunisce il Consiglio nazionale e la decisione si avrà solo all' ultimo momento • Fanfani continua a chiedere 9 posti su 20 - Un colloquio Malagodi-Saragat - il segretario del Psdi vuole restare all'opposizione (Dal nostro corrispondente) Roma, 17, novembre. L'incontro Moro-Fanfani preannunciato per oggi non ha avuto luogo. Esso è stato rinviato, dopo un breve colloquio telefonico, a domattina. Le decisioni ultime per la direzione unitaria cui l'on. Moro aspira si avranno certamente nella notte di domani, poco prima della riunione del Consiglio nazionale del partito, convocato, com'è noto, per le dieci di giovedì. Si è, dunque, ancora nella più totale incertezza. Ci deve essere anche un po' di confusione: tutti gli esponenti delle correnti ministeriali si dichiarano intransigenti, accusano gli avversari di essersi irrigiditi, ma cqncludono mostrandosi fiduciosi in une intesa finale. Stasera si sono riuniti, ciascuno per conto proprio, gli stati maggiori delle diverse correnti di minoranza, per un esame della situazione. Tutto, in realtà, dipende, però, dall'ori Fanfani: le due ali della sinistra estrema della d. c. — la « base » e « rinnovamento » — sono in linea di principio favorevoli all'ingresso in direzione, ma l'operazione non è per esse possibile e Moro non avrebbe interesse a favorirla se fanian;an: non aderiscono Fanfan:. che aveva avutu precedentemente uno scambio di vedute con i suoi maggiori collaboratori (Radi, Curti, Malfatti, Foriani, D'Arezzo, Nata¬ li), ha detto ai giornalisti che è sempre in attesa di una risposta di Moro. Il segretario della d. e, di fronte alle richieste fanfaniane (nove posti in direzione su venti e la conferma di Zoli alla presidenza, di Branzi alla segreteria amministrativa e di Bernabei al Popolo), s'era riservato di pronunciarsi. Secondo Fanfani v'è in tutti la migliore buona volontà, ma non è escluso che siano sorte difficoltà (in realtà ciascuno ha i propri oltranzisti) L'ex-Presidente del Consiglio ha respinto l'accusa di pretendere troppo: secondo lui i risultati del congresso gli consentono dì considerare che 11 suo gruppo e quelli di sinistra possono insieme aspirare al 46 per cento di rappresentatività. Se si fa una direzione rappresentativa bisogna tener conto delle prò porzioni « Altrimenti — dice Fanfani — nasce un inconve niente molto grosso: che la maggioranza non è più tale perché se, come vuol fare Moro, si tolgono ai dorotei i voti di Andreotti e dì Sceiba, i dorotei stessi si ritrovano in minoranza ». Fanfani ha avuto un attimo di silenzio, poi, ammiccando ha chiesto: «E' chiaro? » Qualcuno ha assentito Quel che è chiaro è che Fan fani non chiede, anche en trando 'in direzione, carichp per 1 propri amici: le cariche spettano alla maggioranza. E' proprio questo che sembra non convincere i dorotei, i quali non sono entusiasti di avere in una direzione di venti membri nove avversari non impegnati in alcuna responsabilità, ma capaci, col favore di particolari circostanze, di diventare, ad esempio, dieci e restituire alla crisi l'organismo direttivo del partito. In quanto alla propria posizione personale, Fanfani esclude ora il proprio ingresso nella direzione. L'attività preparatoria della riunione di giovedì da parte di Moro è sempre molto intensa. Egli ha avuto una lunga serie di colloqui. L'incontro Moro-Foriaiii è stato particolarmente importante: Foriani, che è un collaboratore di Fanfani, si sarebbe '.rovato di fronte a serie resisten ze di Moro Un certo scalpore e molti interrogativi ha suscitato poi l'annuncio che il se gretario della de aveva avu to un lungo colloquio col prof Maltarello, presidente generale dell'Azione Cattolica. ■ In ogni caso, e senza che si possa pregiudicare l'avvenire, l'impressione che si ricava stasera è che, nonostan te le assicurazioni contrarie, la situazione sia divenuta più pesante, e che, a meno di possibili ripensamenti, le opposte posizioni si rivelino mconci liabili. La cronaca politica della giornata registra un avveni¬ mento marginale, ma non trascurabile: Malagodi ha avuto un colloquio con Saragat Il segretario liberale ha chiesto al leader socialdemocratico se non ritenga dì dover considerare l'opportunità di rivedere le sue posizioni tenendo conto dell'impossibilità della costituzione di un governo di centro-sinistra. Saragat ha risposto che no, che non pensa al governo di cen tro-sinistra « ora », ma che io ritiene inevitabile in futuro Nel frattempo il psdi rimane all'opposizione e ne trae giovamento. Per risolvere il problema politico italiano, ha aggiunto Saragat, è necessario ottenere alle prossime elezioni tre milioni di voti: e la cosa, per il psdi, sarebbe possibile. Il Consiglio dei Ministri è convocato per sabato per una serie di importanti delibera zioni: tra gli altri progetti da esaminare vi è quello capitale della legge contro 1 monopoli. Si era sparsa la voce a tarda sera che uno o due ministri si fossero recati dal Presidente della Repubblica per esporgli alcune difficoltà in relazione alla loro permanenza in seno al governo Non si è avuta alcuna con ferma e le voci sono risultate infondate. Michele Tito

Luoghi citati: Branzi, Roma