L'eventuale ricorso alla Corte dell'Aja proposto dalla Giunta d.c. di Bolzano
L'eventuale ricorso alla Corte dell'Aja proposto dalla Giunta d.c. di Bolzano L'Aito Adige e in campagna unti-italiana dell'Austria L'eventuale ricorso alla Corte dell'Aja proposto dalla Giunta d.c. di Bolzano «Se non si giungesse ad un chiarimento - dice un comunicato - si dovrà chiedere il giudizio internazionale sull'applicazione dell'accordo De Gasperi-Gruber » - Una nota ufficiosa del ministero degli Esteri : « Ogni pretesa di ottenere ciò che nell'accordo non è contenuto sarebbe inammissibile » (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 16 novembre. Alcune informazioni giornalistiche provenienti da Vienna e relative all'andamento insoddisfacente delle conversazioni italo-austriache sul problema dell'Alto Adige, hanno determinato oggi una precisazione ufficiosa del ministro degli Esteri italiano ed una presa di posizione della democrazia cristiana alto-atesina, che nel tardo pomeriggio, al termine d'una riunione presieduta dall'on. Alcide Berloffa, ha emesso un comunicato in cui, per la prima volta, viene da fonte responsabile richiesto che la controversia per l'Alto Adige sia der-^ndata alla Corte Internazionale dell'Aja. Il comunicato dice: « La giunta esecutiva provinciale della de si è riunita oggi per proseguire l'esame della situazione politica altoatesina, anche in riferimento al recente congresso dello Volkspartei. « La giunta esecutiva ha sottolineato che la situazione, caratterizzata da una riconfermata volontà della Volkspartei di persistere in richieste esorbitanti da ogni equa applicazione dell'accordo di Parigi, cristallizza ogni dinamica costruttiva della politica locale < Pertanto, riallacciandosi alle impostazioni emerse all'unanimità in comitato provinciale, la giunta esecutiva ha rilevato che, se risultasse che le conversazioni in corso a Vienna tra quel governo e l'ambasciatore italiano intorno ai temi dell'applicazione dell'accordo di Parigi non progredissero verso un chiarimento delle questioni controverse, è giunto il momento per investire della valutazione della citata applicazione dell'accordo di Parigi un gmdice internazionale, ch<' ovviamente non potrebbe essere che la Corte Internazionale dell'Aja, ritenuta competente a pronunciarsi su tale tipo di questioni anche dal Consiglio d'Europa. « La giunta esecutiva pro- vincìale della de ha confer- mato, infatti, la sua opinione che, in mancanza di un pun- to fermo nei rapporti tra l'Ita- Ha e l'Austria, e soprattutto nei rapporti tra lo Stato italiano e le minoranze di lingua tedesca dell'Alto Adige, ogni volenterosa tendenza costruttiva subirebbe in ogni sede la remora di continue contestazioni giuridiche sfruttate negativamente ». Di fronte alla campagna di carattere irredentistico che si sta svolgendo in Austria, auspici i dirigenti della Volkspartei nord-tirolese, la de locale ha ritenuto opportuno tagliare ogni possibilità ulteriore di speculazione sul piano internazionale. A proposito dell'andamento delle conversazioni di Vienna, nei circoli politici locali esiste un certo scetticismo essendo noto che le trattative si sono arenate, forzatamente, di fronte alla richiesta di autonomia per la sola provincia di Bolzano presentata dal governo austriaco. Nei circoli politici del Trentino Alto-Adige si sottolinea inoltre che all'esito negativo delle trattative stesse ha contribuito la presenza del sottosegretario agli Esteri onorevole Gschnìtzer, già c^no dell'associazione irreden,... Ica del « Berg Isel » di Innsbruck, ispiratrice sul piano internazionale dell'attuale campagna anti-italiana. Il prof. Gschnitzer non aveva mai nascosto, infatti, anche nel passato, prima di ascendere alla carica ministeriale, il juo desiderio di operare per attuare «l'unità» del Tirolo del Nord e l'Alto Adige. Secondo quanto si ritiene, la firma dell'accordo di Parigi è stata sottoscritta dai rappresentanti tirolesi con la riserva mentale che gli accordi stessi, attraverso la concessione di uno statuto speciale di autonomìa, potessero costituire il trampolino di lancio per ulteriori e più radicali rivendicazioni, come è stato dimostrato attualmente dalla richiesta di autonomia Integrale per il ao lo Alto Adige e anche dalla ri chiesta, già avanzata nei cir coli irredentistici austriaci, dì un plebiscito per la popolazio ne di lingua tedesca dell'Alto Adige. e. p.
Persone citate: Alcide Berloffa, Berg, De Gasperi-gruber
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