Soustelle si dichiara contrario all'autodecisione per l'Algeria

Soustelle si dichiara contrario all'autodecisione per l'Algeria Soustelle si dichiara contrario all'autodecisione per l'Algeria Vivaci dissensi sulla politica del gen. De Gaulle per il Nordafrica manifestati al Congresso dell'Unione per la nuova Repubblica a o , ò l e e à Parigi, 14 novembre. Viraci discussioni c qualche incidente hanno caratterizzato la prima giornata dei lavori (a Bordeaux) del congresso nazionale dell'Unr (Unione Nuova Repubblica), il partito uscito vincitore nelle elezioni politiche. La laboriosa e combattuta seduta si è protratta sino alle prime ore di stamane. Principale oggetto del dibattito e dei dissensi: la politica algerina. Com'era previsto, il ministro delegato Jacques Soustelle, uno dei protagonisti dell'insurrc.~<onc algerina del maggio 1958, ha criticato la linea seguita dal segretario uscente del movimento, Chalandon, confermandosi cosi ad un tempo come il leader dell'opposizione interna e l'aspirante numero uno al posto di segretario generale. Salendo alla tribuna, Soustelle ha detto tra l'altro: <iiiaaiiiiiifiiiiitiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiTiiiiiiiiiiiiititiiiiiii < Noi verremmo meno alla nostra missione, se non uniamo tutte le nostre energie affinché l'Algeria voti per la Francia. Noi siamo contro tutte le forme di secessione immediata o a termine. Noi siaino contro tutte le forme di Stato algerino, che il generale De Gaulle ha dimostrato non essere mai esistito. E' questo un forzare la mano al\ Capo dello Stato? Ecco unni strana- concezione della democrazia e del Capo dello Stato >. Soiistelle, applaudito da oltre metà dei congressisti, si è spinto così assai lontano dando evidentemente una sua interpretazione del pensiero di Do Gaulle. Ma non tutti i presenti sembrano disposti ad andare altrettanto lontaìio. E lo hanno dimostrato tra l'altro gli incidenti che ne sono seguiti. La replica è venuta da parte del devutato Chalandon, dimissionario dal difficile posto di segretario del partito, nella relazione generale letta oggi. Egli ha richiamato indirettamente Soustelle alla necessità di una vigilante disciplina di partito, della fedeltà al gen. De Gaulle ed al regime. « iVoi dobbiamo proteggere le istituzioni — ha detto. - - Si tratta di un problema di difesa nazionale. Purtroppo vi sono nel Paese uomini i quali non volevano che il 13 maggio conducesse a De Gaulle; VVnr non deve ammetterli nel suo seno ». In sostanza i lavori del Congresso hanno confermato quel che già si sapeva: che VVnr è iena formazione composita il cui tessuto connettivo è una specie di mistica fede nell'operato del gen. De Gaulle. Non appena si passa alla fase interpretativa del pensiero del generale, i dissensi sono però inevitabili. Stasera il Primo Ministro Debre ha raggiunto Bordeaux per intervenire alla fase con elusiva dei lavori, nonchC appoggiare con la sua autorità quelle formule vaghe e generi che di compromesso su tutte le questioni di fondo, dall'Algeria alla politica economica, che sole possono raccogliere la grande maggioranza dei consensi. Ma dietro le quinte una sorda lotta c ingaggiata per il controllo della segreteria e della direzione del movimento, tra l'ala oltranzista guidata da Soustelle e quella possibilista e moderata del movimento.

Luoghi citati: Algeria, Bordeaux, Francia, Nordafrica, Parigi