La nuova annata

La nuova annata MOTE Pi AGRICOLTURA La nuova annata Da nuova annata agraria è iniziata con 1*11 novembre e tutti gli operatori interessati al problema 'della produzione agricola ed al collocamento dei prodotti sui mercati interni ed esteri si augurano che debba proseguire e finire bene, altrimenti le attuali condizioni della nostra agricoltura andrebbero sempre più peggiorando con grave disagio per l'economia della nazione. Il Ministro dell'Agricoltura, on. Rumor, in occasione della X Conferenza internazionale della Fao, tenutasi a Roma, ha precisato le direttive italiane nel modo seguente: adeguare le produzioni all'assorbimento dei mercati ed accrescere la redditività del suolo e dell'attività agricola. Per raggiungere tali obbiettivi l'Italia perseguirà il riassetto delle strutture, l'integrazione infrastnitturale, l'evoluzione sociale ed umana, la possibilità di mercato. Il programma è molto vasto e coinvolge l'attività agricola in tutti i settori della produzione, ma per realizzarlo abbisognano molti capitali, istruzione tecnica, metodo di lavoro e conoscenza perfetta degli scopi che si vogliono raggiungere, in modo di arrivare sino alla fine con risultati concreti, reali e certi. Pure la politica agraria del Governo verrà indirizzata sulle dette linee fondamentali, in conformità degli studi che si stanno svolgendo sull'economia e sullo sviluppo agrario degli altri Paesi ed in particolare su quelli del Mec. Negli ultimi cinque anni già si sono verificati sensibili cambiamenti nella gestione delle aziende, ma per marciare parallelamente agli altri Stati bisogna aumentare ulteriormente le produzioni unitarie delle colture e del bestiame (carne, latte, lana, uova). Inoltre occorre, per il nuovo anno, iniziare, per quanto possibile, la riconversione meto- dica delle colture, in modo da estendere le foraggere ed aumentare il bestiame mantenendolo in parte, se necessario, in libera stabulazione per 7-8 mesi. Per il nuovo anno agrario il Governo ha in programma vari provvedimenti a favore dell'agricoltura, tra cui si accennano: — continuazione e rafforzamento del programma di riforma agraria: — facilitazioni per la formazione della piccola proprietà contadina; — « piano verde » dell'agricoltura; — riforma del credito agrario e maggiori facilitazioni per avere denaro; —■ riduzione del dazio sul vino; — contributi dello Stato per opere di miglioramento (prestiti di favore e contributi in capitale); — aumento del « fondo di rotazione > con interesse del 3 per cento; — utilizzazione di cento miliardi del prestito nazionale per opere di interesse agricolo; — riduzione di oneri fiscali e riforma dell'accertamento dei contributi unificati; — tutele della produzione e dei prezzi al produttore. I propositi sono ampi e numerosi: faremo poi un consuntivo al San Martino del 1960.

Persone citate: Rumor

Luoghi citati: Italia, Roma