Film <<Da Scrivere>>

Film <<Da Scrivere>> DIETRO LO SCHERMO Le "Commedie. di René Clair e la sceneggiatura come pre-regìa - Centomila fotogrammi al secondo - Un'anteprima per De Gaulie e Kmscev - Due privilegi italiani - Produzione sovietica - Ritorna Tartarino di Tarascona Film <<Da Scrivere>> Per quanto ci si guardi attorno, per quante possano essere 1e tendenze più o mero nuove che nel mondo'del cinema si profilano, una delle pochissime firme alle quali con fiducia si ritorna è quella di René Clair. E* ormai lontana la sua giovinezza de Le million (anche se ha poi saputo averne una seconda con Le silence est d'or); ma la sua firma è stata ed è sinonimo di un ingegno acuto,.di un impegno coerente, di un « tono » costante. Riusciti o meno i suoi film, ognuno di essi ci conferma che Clair è sempre Clair; è come una garanzia; e tutti sappiamo quanto il cinema avrebbe bisogno, di simili garanzie. E' certo uno dei più * com ! pletU autori' di film Suo :1. | soggetto, sua la sceneggiatu-1 ra, sempre meditati, verificti; ed è sua la nota frase, do po l'ultima pagina di un nuo vo copione: « Ormai il film è | fatto, non mi resta che virarlo >. Scrittore sagace, d'una « clarté » degna del suo pseudonimo, da lui scelto poco più che adolescente (il suo cognome è Chomette), a Réfiexion faite, un volume di sette anni or sono, fa oggi seguire Comédies et cnmmentaires (ed Gallimard). Sono le complete sceneggiature di cinque suoi film, «Il silenzio è d'oro», « La i>ellezza del diavolo », « Le belle di notte >, < Grandi manovre » e « Porta dei lillà ». Ciascuna è preceduta da una un'affermazione tanto umile quanto orgogliosa, e certo va '.'dissima, ma per lui, e qua avvertenza, è seguita da un commento; e i dieci capitoletti, punteggiati d'asterischi, ci danno, quasi per ogni asterisco, aperture e osservazioni vaste e precise, che veramente appartengono al Clair migliore, alla sua lunga ed assidua esperienza, al suo « pensarci su » in lui sempre puntuale, e invece assai raro fra quanti fanno del cinema. Se i cinque « testi », i cinque copioni, hanno certo una loro importanza, ancora più interessanti sono alcune conseguenze di codesta' lettura. Quando Clair ebbe ad affermare, dopo l'ultima pagina di un suo nuovo copione, « Ormai il film è fatto, non mi reta che girarlo », era questa per lui soltanto. Poiché in lui sono sempre coesistiti lo sceneggiatore e il regista. La sceneggiatura, per Clair, può qu;"di essere, ed è, una pre regìa. « Scrivendo > il suo film, egli già compiutamente lo « vede >; e lo scrive in una costante funzione di quelle sue visioni. Sulla carta, egli è già in un teatro di posa. Quando sarà effettivamente in quel teatro, non avrà che a ritrovarvi, ricalcarvi, quanto da lui già intuito, visto, definito a tavolino.. Ma quanti sono i Clair? E quanti sanno essere degli autentici sceneggiatori, in proprio, per le loro regìe? E que- stanno preparando quelle de La bella addormentata, dal balletto di Ciaikovski, e dell'Ote!lo, dal balletto di Maciavarluni. Riduzioni di romanzi: un'altra Anna Karenina, da Tolstoj, Romanzo nordico, di Panstovski, La tempesta, di Lacis, La battaglia sulla strada, della Nikolaieva. Per il novantesimo anniversario della nascita di Lenin una comproduzione polacco-sovietica rievo. cherà gli anni 1913 e 1914, da Lenin vissuti in Polonia. Un'altra comproduzione, sovieticofrancese, sarà Che c'è di nuovo in oriente, ovvero un lungo giro nell'URSS da parte di un gruppo di turisti francesi. sti stessi « testi » offrono altre e numerose conferme. La sequenza che sullo schermo appare agile, saporita, aereata, sulla carta è pesta, quasi inerte, poco più o poco meno di uno schema Occorre l'occhio del regista, per Saperla effettivamente «leggere». Ancora una volta sì ribadisce la sua paternità, come autore del film. E i film, per quanto sia indispensabile, prima, lo scriverli, esistono in quanto si fanno, e soprattutto si sappiano fare * * Tecnici inglesi hanno creato un apparecchio capace di centomila fotografie al secondo, una rapidità che è 1)900 volte quella delle normali « camere » da ripresa. Gli stessi tecnici contano di giungere a Z00.000 fotogrammi al secondo; il loro apparecchio è intanto usato al Centro di ricerche militari di Fort Halstead (Kent), per studi balistici, e in particolare consente di analizzare la corsa di un proiettile all'interno di un cannone, quando la sua velocità media si aggira sui 32 mila chilometri all'ora. — Normandie-Niemen è un film di comproduzione franco-sovietica, regista Jean Dréville; i produttori hanno invitato De Gaulle e Kruscev ad assistere all'anteprima del film, che dovrebbe aver luogo aH'Opéra di Parigi, durante il prossimo soggiorno in Francia del Primo Ministro sovietico. — La diga sul Pacifico, il film di René Clement, diventerà una opera teatrale a cura di Geneviève Serrati. — Il Festival cinematografico iugoslavo non avrà più luogo a Pota ma a Bled. — L'Italia ha oggi il privilegio di un primato europeo, come produzione di film e come numero di sale. Queste, nel '57, erano in Italia 10.547 (Germania 6S75, Spagna 5700, URSS 5000, Inghilterra 4194J; e nel '58 l'Italia ha prodotto 159 film (Francia 129, Inghilterra 121, Germania occidentale 115). * * Curzio Malaparte, quasi in punto di morte, aveva affidato a Raf Vallone un copione cinematografico, tratto da «n suo racconto, Il compagno di viaggio; lo stesso Vallone ne sarà il produttore, il regista e l'interprete. — Il prossimo film di Roberto Rossellini, da «n. soggetto di Sergio Amidei, sarà Era notte a Roma, sceneggiatura dello stesso Amidei, di Diego Fabbri e di Brunello Rondi. — Le peripezie, in chiave più o meno satirica, di vn concorso di bellezza, saranno raccontate da Le ambiziose, reola di Tony Hepburn, fra le interpreti parecchie ex-miss o ex-aspiranti tali (Danimarca, Florida, Italia, ecc.), con Gino Cervi, Gabriele Ferzetti, Nino Taranto ed Enrico Viarisio. — Jean Daniel Daninos dirigerà una riduzione di Tartarino di Tarascona, da un Daudet molto aggiornato. Si tratterebbe infatti di un Tartarino 1959, uscito dai ghiacci del Monte Bianco, dopo avervi trascorso alcuni decenni, diremo cosi, di ibernazione. Previste riprese sulle Alpi, in Jugoslavia e negli Stati Uniti, con un cast che andrebbe da Antonella Lualdi e Rossana Podestà a Belinda Lee e a Eva Bartok, da Yul Brynner a Pascale Petit. * * * * Regìa — E poi ce l'hanno con il cinema, e con i cinematografari. A Cadaqués, sulla Costa Brava, Salvador Dali è di casa. E ogni suo bagno è un piccolo avvenimento. Anche perché, prima di tuffarsi, appare sulla spiaggia con un cartellino, piuttosto vistoso, appeso al collo. Vi si legge: « Dal! va a fare il bagno ». Dopo, il cartellino appare capovolto; e vi si può leggere: < Dali ha fatto il bagno ». A Cadaqués, dove è di casa, lo chiamano, affettuosamente, El tonto. Il Ministero della cultura dell'URSS ha comunicato che nel 1960 saranno prodotti 120 film sovietici a soggetto. Una buona metà sarà a colori è una ventina per grande schermo. Piriev curerà un film sulla campagna colcosiana, Intkevic un altro sulla gioventù sovietica, Keifits dedicherà il suo agli operai di una fabbrica di Leningrado. Si avranno anche versioni cinematografiche di opere liriche e di balletti, già una riduzione di Kovancina, di Mussorgski, è ultimata, e si m. g.