Al Cristallo: Julie

Al Cristallo: Julie — Sullo schermo — Al Cristallo: Julie Amore « Dispetto, 1 due numi tutelari della narrativa rosa, entrano coi loro vecchi giochi nel film francese Julie la rousse di Claude Boissol, il regista di «Toute la ville accuse >. Da un antefatto piuttosto complicato — un bohemien del 1925 è costretto dal padre a separarsi dalla sua modella e amante « Julie la rousse » per sposare la figlia di un industriale, ma diventato ricco egli ai ricorda di Julie nel testamento, lasciandole una grossa parte delle sue sostanze — sbocchiamo in una situazione da « Padrone delle ferriere > trasferita ai tempi nostri: Jean, il figlio dell'estinto per non perdere l'eredità, sobillato dalla madre si mette a corteggiare un'altra Julie, ragazza di circo, ch'egli crede la figlia ed erede della «Rousse» mentre no è soltanto la nipote. La scaltra ragazza mangia la foglia, finge di ricambiare l'amore dell'interessato Jean e si fa sposare da lui; dopodiché gli confessa d'esser povera e per punirlo glie ne combina di tutti i colori. Inutile dire che nei tempestosi rapporti fra Jean e Julie di finto non c'è che l'odio, e che dopc le solite schermaglie gli sposi nemici cadono l'uno nelle braccia dell'altro. Non basta la fattura elegante! ma fredda, né il dialogo spigliato, né la recitazione di Pascale Petit e Daniel Gélin — l'una e l'altro alquanto dimessi—a mascherare la vieta e vuota vicenda di questa nuova commediola di ripicchi coniugali; e d'altra parte, tale vicenda non sarà mai tanto vec chia che cor un po' di accorgimento non la si possa servi re al pubblico con suo pieno gradimento. , I. p.

Persone citate: Claude Boissol, Daniel Gélin, Julie Amore, Pascale Petit, Rousse