Fantasie e realtà pittoriche di Angelo Dragone

Fantasie e realtà pittoriche -= MOSTRE QUARTE =- Fantasie e realtà pittoriche Che il pittore Pontecorvo (anzi, Ponte Corvo come og^'l ama firmarsi : e lo nota Angelo Dragone presentando la sua mostra alla «Fogliato») abbia trovato una formula grafica per le espressioni surrealistiche in cui s'è impegnato da un quindicennio, è ormai evidente. Sono, le sue. eleganti fantasie formali, che si affidano appunto a un gralicismo sottile, dal segno fermo e allungato, rilevato da una coloritura pressoché monocroma. Il Dragone parla di una spoglia essenzialità favolistica: ed infatti questi suoi vasti pannelli s'imprimono netti nella visione dell'osservatore proprio in virtù di una capacità di semplificare al massimo il racconto pittorico, quasi riducendolo a un simbolismo araldico che ha le sue radici (almeno sembra) nel vecchio surrealismo alla Martini, ma che si ringiovanisce con uno studio attento del più puro contorno picassiano (del Picasso dal tratto cosi sicuro ed incisivo che per certi suoi disegni richiamò al Berenson il ricordo di Raffaello). L'insieme della mostra, assai varia di temi e composizioni, suggerisce l'idea di un decorativismo assai felice, e di gusto indubbiamente attuale. La giovane Amelia Moretti «•«pone alla « Cassiopea » (Palazzo Cavour) pitture dal 1954, quando era ancora allieva di Casorati all'Albertina, ad oggi. E la sensibilità tonai di questa delicata artista che continua a resistere — caso più unico che raro — alle lusinghe del conformismo astrattistlco, riesce a dar vita, con risultati convincenti, a forme naturali portate sul piano di un dolce e pacato lirismo, gentilmente ricreate in un suo piccolo ed intimo mondo di assorta poesia. E' questa la sua prima « personale»; e vorremmo per lei formulare l'augurio di saper conservare la sua fiducia nel motivi che ella ama: figure e oggetti con cui cordialmente comunica i suoi pensieri pittorici all'osservatore non viziato dalla « problematicità » figurativa adesso imperante. Alla galleria « Martina » mostra assai folta di Nicola Arduino, antico discepolo di Giacomo Grosso. Frescante impegnato in grossi lavori per chiese piemontesi e lombarde, egli considera questi ritratti e queste nature morte quasi uno svago e un riposo. Ma il ritratto del prof. Mario Dogliottl ò vivo ed energico. Segnaliamo Infine 1 trenta paesaggi esposti alla « Caver » da Gino Pimonetti. mar. ber.