Il caso Padova-Torino martedì all'esame della Lega

Il caso Padova-Torino martedì all'esame della Lega Il caso Padova-Torino martedì all'esame della Lega Nessun dubbio sul successo da assegnare alla squadra granata Entusiasmo a Germignaga per l'esordio del giovane Beverina Milano, 5 novembre. L'infrazione che ha infirmato il responso della partita Padova-Torino valevole per il terzo turno della Coppa Italia 1960, sarà esaminata martedi sera dalla commissione giudicante, che non potrà fare a meno di assegnare il successo alla squadra granata. A tale proposito l'ufficio stampa della Lega Nazionale ha fatto osservare che, nei comunicati ufficiali diramati in questi ultimi giorni alle società, per ben tre volte era stato trascritto e richiamato il regolamento della Coppa Italia, che dice testualmente: <Per tutta la durata del torneo sarà ammessa la sostituzione del portiere in qualsiasi momento della partita; inoltre per i primi due turni eliminatori, sarà anche ammessa la sostituzione di un giocatore fino al calcio d'inizio del secondo tempo » (Padova - Torino era per il terzo turno, com'è noto) Ma anche senza i recenti ri chiami — ha ribadito la Lega — le Società avevano il preciso dovere di conoscere a di osservare il regolamento reso noto all'inizio delle stagioni 1958-59 e 1959-60. E l'arbitro? Premesso che il rapporto del milanese Righi sarà aperto e consultato soltanto martedì sera la segreteria della Lega Nazionale sostiene che il direttore di gara è tenuto soltanto ad osservare le prescrizioni di competenza (tempi supplementari, sei calci di rigore, ecc.). Senza sindacare l'operato di una società che, per migliorare lo spettacolo o per evitare la prosecuzione del torneo, potrebbe anche disinteressarsi delle conseguenze di un'infrazione. Può darsi che l'arbitro abbia mosso qualche obiezione (e ciò si potrà sapere martedì sera) ; ma la normativa è questa: tocca unicamente alle società sapere come comportarsi. Sempre a proposito dell'incontro di Padova viene messo in rilievo il buon comportamento di Franco Beverina, il diciannovenne interno sinistro che ieri ha esordito nel Torino nella partita di Coppa Italia. Beverina è nato a Ger- mignaga, presso Luino, ed a Germignaga ha ancora la sua residenza con i genitori, pur essendo da circa un anno quasi stabilmente a Torino, dove anzi frequenta il secondo anno universitario. Franco Beverina aveva cominciato a giocare al calcio da ragazzi no. A 16 anni, tesserato di una squadretta luinese, partecipava al campionato di seconda divisione. Notato, veniva l'an no appresso ingaggiato dal Varese e lo scorso anno passava al Torino, ove aveva modo rt: metterò in luce le sue buone doti calcistiche. Nella corrente stagione partecipava al Trofeo Emilio De Martino e al Torneo internazionale di Sanremo. Il suo esordio di ieri nella prima squadra del Torino ha riempito di entusiasmo gli sportivi di Germignaga. La foto del granata in tenuta sportiva, è andata ad aggiungersi a quella di un altro germignaghese, ancor oggi sulla breccia calcistica, il mediano Ambrogio Baira, da 12 anni colonna dell'A. C. Novara, di cui attualmente è capitano e allenatore.

Persone citate: Ambrogio Baira, Emilio De Martino, Franco Beverina