Bloccati nell'auto 4 bimbi accanto al cadavere del padre

Bloccati nell'auto 4 bimbi accanto al cadavere del padre Bloccati nell'auto 4 bimbi accanto al cadavere del padre La vettura era uscita di strada finendo in un fossato -1 piccini passano l'intera notte nella macchina (Nostro servizio particolare) Parigi, 31 ottobre. Quattro bambini fra i sette e i tredici anni hanno trascorso la notte, prigionieri nell'automobile ribaltata in un fosso, accanto al cadavere del padre, morto sul colpo in seguito ad una sciagura stradale provocata dalla eccessiva velocità. La vittima, Leon Voetzel, aveva cinquanta anni, e con i suoi quattro figli, il minore dei quali, Christian, ha sette anni, ed il maggiore, Henri, tredici, era partito in automobile veiiiiiiiiiitiiiitliiiltiiiiiiiiliiiiliiniiiiitiiiiiiiiii» nerdì sera dopo cena da Ligny en Barrois, per recarsi da parenti residenti nel paesetto di Savonnières, distante una quindicina di chilometri. Ad una curva prima di un ponte la macchina slittava, superava il rialzo di terra che fiancheggia la strada e si capovolgeva, precipitando lungo la scarpata in fondo alla quale scorre un pucolo fiume di nome Nantel. Prigionieri nella macchina ridotta ad un ammasso informe di lamiere, i bambini chiamarono il padre, ma non ottennero risposta. Lo chiamarono di nuovo, a lungo, e poi, intirizziti dal freddo e impauriti, si addormentarono uno contro l'altro. Il mattino successivo, il primo che si svegliò chiamò di nuovo il padre: « Papà, rispondi », ripeteva il piccino. Anche gli altri si svegliarono; uno ebbe il coraggio di toccare la fronte del padre, che era gelida. Allora capirono che era morto. Passando attraverso 1 finestrini, i cui cristalli erano andati in frantumi, i ragazzini uscirono uno dietro l'altro dall'automobile; pure essi erano rimasti più o meno gravemente feriti ed avevano la faccia sporca di sangue. Risalirono fino alla strada e si diressero a piedi al paesetto più vicino, dove incontrarono per caso una cugina, la quale non credette ai propri occhi quando li vide camminare come automi in mezzo alla strada, senza preoccuparsi delle automobili che passavano. «Papà è morto», disse il più grande, stringendosi contro la ragazza. Poi raccontò ciò che era accaduto, una autoambu lanza fu snhitn inviata sul nn. lanzaiU SUDUO inviata SU»,P?-sto; il Voet/el era deceduto per una frattura al cranio. Anche il più piccolo dei quattro bambini, Christian, aveva una frattura al cranio e veniva subito trasportato all'ospedale; gli altri, invece, potevano essere ricondotti a casa poco dopo- 1. m.

Persone citate: Barrois, Leon Voetzel, Voet

Luoghi citati: Parigi