I sei giovani de! tragico scontro erano partiti da Torino per andare a bere un caffè a Milano

I sei giovani de! tragico scontro erano partiti da Torino per andare a bere un caffè a Milano L'incidente stradate che ha provocato un morto e «ette feriti I sei giovani de! tragico scontro erano partiti da Torino per andare a bere un caffè a Milano Il guidatore rimasto ucciso aveva 18 anni - Il padre gli aveva regalato la "1400,, a giugno per la licenza di perito tecnico - L'altra sera, dopo cena, ha invitato gli amici ad una gita - In un sorpasso sarebbe rimasto abbagliato e perse il controllo della vettura ?iesi, vittime dell' incidente stradale avvenuto ieri sera sulla Torino-Milano, hanno lasciato oggi l'ospedale di Santhià ove erano stati ricoverati; il quinto, giudicato con prognosi di un mese, ritarderà l'uscita di qualche giorno, il sesto, purti^jiìo, è il povero Bruno Marcarci, il diciottenne pilota rimasto uccìso nel tremendo schianto. Altre due persone, coinvolte nella sciagura, l'industriale di Occhieppo Inferiore Bruno Gemiti di 29 anni e la signora Adriana Gallina Brancatelli di 27 anni, abitante a Torino in via Cassini SJ„ si trovano all'ospedale di Novara e le loro condizioni non sono più preoccupanti. L'incidente è stato ricostruito dalla polizia stradale di Vercelli attraverso gli accertamenti e le dichiarazioni degli scampati; tuttavia i feriti sono ancora storditi d'Alo choc per poter ricordare ogni istante della tragica avventura. 1 sei torinesi viaggiavano su una < tifiti » diretti a Milano: guidava Bruno Marchinì abitante in via Biglieri J,4 a T^ino, che aveva ricevuto la macchina in dono da suo padre avendo conseguito a giugno il diploma di perito tecnico conciario. Era un premio alla sua buona riuscita negli studi. Bruno, che nell'aprile scorso aveva compiuto i 18 anni, aveva preso la patente di guida soltanto il // maggio di quest'anno. Sulla macchina erano saliti cinque suoi amici tutti abitanti in via Biglieri 4k: Amedeo Maestrali. Franco Bosso e Aliniuu iiiiiiiniiiiiii imiiiiiiiiiiiiiiiiiih (Dal nostro invialo speciale) iVercelli, 31 ottobre, j Quattro dei sei ragazzi tori-. fredo Giangaspero di 20 anni, Francesco Correrà e Luciano Mantovani di 18. Erano amici da tempo e quasi sempre compagni di gite. Ieri sera, improvvisamente, avevano deciso di « fare un salto ■> a Milano. Alle 23 circa, correvano lanciati ai novanta all'ora tra i caselli di Greggio e Balocco: erano' allegri. iJa Milano, viaggiava invece verso Torino una «Giuliettu Sprint » guidata dall'industriale Bruno Cerruti, figlio del titolare d'una tessitura di Occhieppo Inferiore (in un primo tempo si era erroneamente creduto che la vittima fosse l'omonimo Bruno Cerruti, commerciante tessile di Biella;; accanto al pilota sedeva la giovane signora Adriana Gallina Brancatelli. Le due macchine si incrociarono all'altezza del km. 61,800. Lasciamo la parola a uno de protagonisti dell'incidente, Al fredo Giangaspero. « Filavamo !non oltre i 00 all'ora. Volevamo Iandare a Milano per bere un caffi' e niente altro. Ad un tratto Bruno vide un autocarro davanti e tentò di superarlo. Eravamo affiancati ni rimorchio, quando ci venne incontro la « Giulietta » con i fari abbaglianti (questa almeno c l'impressione del Giangaspero). Bruno disse qualcosa, mi pare «non vedo nulla» poi perse il controllo della vettura e frenò. Io ho negli occhi soltanto la grande luce dei fari, sempre più grande, che ci attirava verso di sé. Poi un forte colpo al capo. Dopo qualche secondo ini sono svegliato e mi sono trovato — io viaggiavo dietro — con la testa sotto il cruscotto e le gambe in aria. Attorno a me non sentivo che gemiti ». Gli altri giovani torinesi non ricordano di più. La loro macchina, sbandando in seguilo alla frenata, è finita contro il rimorchio del camion ohe l'ha poi scaraventata di traverso in mezzo alla strada. La « Giulietta» ha colpito in pieno la ; t'iOOt, che ha terminato la sua carambola appoggiata alla motrice dell'autocarro. Alcune vetture che sono transitate nello stesso punto pochi secondi dopo hanno dovuto frenare decisamente per non travolgere le due auto. « Io stesso — ha detto Giangaspero — appena uscito dai rottami ho chic |Ì&SfSto1 \erano jermau, ai nasporzare i 'cr"! "Il ospedale, ma c passa vo un quarto dora prima che , - - qualcuno ci caricasse*. Purtroppo, mentre veniva portato a Santhià, il giovane Bruno Marchini, moriva; gli altri cinque torinesi erano in vece ricoverati e giudicati con prognosi variabili da 10 giorni a un mese. Oggi il Bosso, il Correrà e il lasciato il nosocomio. I passeggeri della < Giulietta , l ,a 1 A;, «Uwro il C ^Mantovani hanno ! Sprint-.», venivano ricoverati all'ospedale di Novara e le loro condizioni che ieri sera destavano apprensioni per ferite al capo, sono oggi più rassicuranti, jj m. Guaribile in pochi giorni Due dei feriti meno gravi, Alfredo Giangaspero, di 20 anni, e Francesco Garrera, di 18, lasciano l'ospedale. La vittima: Bruno Marchini