Studente figlio d'un ufficiale arrestato per furto di gioielli

Studente figlio d'un ufficiale arrestato per furto di gioielli Studente figlio d'un ufficiale arrestato per furto di gioielli Preziosi per 10 milioni furono rubali in un'oreficeria di Roma Roma, 29 ottobre. La polizia ha identificato In questi giorni gli autori di un furto di gioielli per dieci milioni. E' risultato che l'iniziativa dell'impresa risale ad un noto pregiudicato romano attualmente detenuto a Bologna perchè appartenente a quella banda « Ortensi » che alcuni mesi or sono svaligiò un'azienda bolognese asportando pelli pregiate per 35 milioni. Il furto di dieci milioni è stato compiuto in danno della gioielleria romana di via Rosolino Pilo di cui è proprietario il signor Domenico Pozzi e risale al 13 marzo scorso. I ladri, affittata una cantina sottostante il negozio, forarono il' soffitto durante l'ora di chiusura del locale riuscendo ad impossessarsi del bottino senza suscitare alcun allarme. Le indagini eseguite presso i proprietari della cantina permisero di raggiungere chi laaveva affittata. Questi, uno studente venticinquenne d, . buona famiglia ed incensurato (è figlio di un colonnello del l'esercito in pensione) ammise di essere stato indotto a fiancheggiare l'opera dei ladri dallo stato di necessità, e dichiarò che la sua partecipazione all'azione ladresca era stata sollecitata, da Alfredo Sifoni (che è appunto uno dei complici della banda « Ortensi >). Il Sifoni, avvicinatolo, gli aveva fatto presente che se avesse affittato per suo conto la cantina dalla quale intendevano « passare », attraverso un foro praticato nel soffitto, alla gioielleria sovrastante, egli avrebbe avuto moltissime possibilità di non essere mai scoperto dalla polizia, appunto perché incensurato. In cambio avrebbe conseguito un discreto utile che gli avrebbe permesso di « sopravvivere > per un certo periodo di tempo senza eccessive preoccupazioni. Lo studente, Alessandro Trevisi, affermò poi che autore materiale del < colpo » era stato, oltre il Sifoni, Gustavo Amabili!, di 33 anni. Precisò inoltre che il bottino era stato comprato appena mezz'ora dopo il furto per due milioni da una coppia di ricettatori certi Fernanda Clementi e Cesare Perugia. Il Sifoni ed il Trovisi sono stati denunciati per furto pluriaggravato, la donna per ricettazione. Attualmente sono ancora latitanti l'Amabilli ed il Perugia. A carico di quest'ultimo esiste un mandato di cattura emesso dal giudice istruttore di Bologna, il Perugia infatti ricettò la refurtiva di un furto di 13 milioni di gioielli consumato dalla banda «Ortensi» ai danni di una gioielleria di via Magna Grecia in Roma.

Persone citate: Alessandro Trevisi, Alfredo Sifoni, Domenico Pozzi, Gustavo Amabili, Ortensi

Luoghi citati: Bologna, Perugia, Roma