Un confronto fra i sistemi di vita della donna in Italia e in America

Un confronto fra i sistemi di vita della donna in Italia e in America Un confronto fra i sistemi di vita della donna in Italia e in America Da noi sono un'eccezione i mariti ed i figli che aiutano la donna in casa - Negli Stati Uniti l'industrializzazione dei servizi ha liberato la massaia dalla schiavitù - // lavoro femminile nei due Paesi - Un interessante dibattito all'Usis Nella sede dell'Usis si è svolto ieri sera un interessante dibattito sulla posizione della donna in Italia e negli Stati Uniti Presiedeva la signora Marian Abbagnano, moglie del prof. Nicola Abbagnano. La dott. Augusta Grosso ha parlato sulla, donna italiana nell'ambito della casa. Oggi anche le nostre donne si affacciano ad orizzonti più vasti, ottengono conquiste graduali nel campo economico e sociale. Un confronto con le donne americane è tuttavia dilTlcile, tenendo conto delle disparità tra le donne italiane a seconda della regione, della categoria sociale, dell'emancipazione. In America questo dislivello non esiste, o non influisce sensibilmente sul ruolo della donna. La donna italiana — ha aggiunto la dott. Grosso — è assillata da problemi che in America sono da tempo risolti. I tigli rincasano, da noi, ad ore diverse secondo ii tipo di scuola. Altrettanto avviene per il marito. Sono una eccezione il marito o il tiglio che aiutino la donna italiana nelle faccende domestiche, Senza contare che su di lei grava quasi sempre anche il peso di educare i figli. La donna americana tra le pareli della sua casa è s.aia illu- strata dalla signora Judith La-nius, moglie del console degli Stati Uniti a Torino Secondo laorairice, grande importanza sul- l'emancipazlone della donna ha avuto la trasformazione del suoPaese da agricolo a Industriale, L'elettrificazione di tutti i servi- ■1, il basso costo dell'energia, ta numerose applicazioni della scienza alle necessità quotidiane hanno liberato la massaia dalla secolare schiavitù. In America la persona di servizio 6 un lusso da nababbi: anche le signore di un certo livello sociale sbrigano da sole i lavori più umili, ma dispongono di utilissimi « servizi esterni ». Non sono costrette ad uscire tutti i giorni — o magari più di una volta al giorno — per le compere. « Supermarkets » offrono loro, a domicilio, qualsiasi prodotto alimentare. — Non è vero — assicura la signora Lanius — che in America si viva a base di scatolame. Le derrate in scatola servono a completare o a sostituire, in caso di necessità, I cibi preparati con sostanze fresche. Se in casa ci sono dei neonati, un apposito servizio ritira due volte alia settimana la biancheria sudicia, consegnando quella pulita. Basta una telefonata per avere in pochi minuti l'idraulico o l'elettricista, il fabbro o il decoratore. Gli abiti si comprano confezionati, in un giorno o due ditte specializzate rimettono a nuovo tutta la casa. La donna può cosi dedicarsi ad altre .attività, partecipare alle vita associativa, riposare lo spirito. La signora Ada Sibille, assesso- !rP comunale all'Assistenza, ha tracciato un esatto profilo della ldonna italiana che lavora. Quasi sempre — ha precisato — le no Ut re donne lavorano fuori casa per /necessità economiche. Affrontano li settori più svariati, ma sono ostacolate dalla «resistenza psi cologica » di taluni ambienti verjso il lavoro femminile, e dallo sfruttamento che nelle zone meno progredite colpisce l'operaia e la impiegata. Diversa è la posizione della donna americana nel settore produttivo. Su questo punto ha parlato la signorina Metcaf dell'ambasciata USA a Roma. Una mentalità più indipendente, una società più organizzata, consentono alla donna americana d'inserirsi ' facilmente nel lavoro accanto agli uomini. In America le don- ne che lavorano sono 22 milioni e una ventina di impieghi sono loro dominio esclusivo. aillllll iiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiimm

Persone citate: Ada Sibille, Augusta Grosso, Judith La-nius, Marian Abbagnano, Nicola Abbagnano