I clinici hanno deciso di separare le sorelle siamesi nate un anno fa

I clinici hanno deciso di separare le sorelle siamesi nate un anno fa Attendono dai bisturi dei eUivuvgo una vita autonoma I clinici hanno deciso di separare le sorelle siamesi nate un anno fa II prof. Guassardo e il prof. Solerio le tengono sotto quotidiano controllo da diversi mesi - L'intervento, difficile, avverrà molto presto - Le bimbe stanno benissimo e salvo un punto sono indipendenti: quando una mangia l'altra gioca, se una grida l'altra che dorme si sveglia e protesta Tra pochi giorni Santina e Maria F., le due siamesi ricoverate alla Clinica pediatrica dell'Università, compiono un anno. Medici, infermiere, suore h,nno giù preparato una festicciola. Madre, e padre verranno da Grazzano a vederle e con loro ci sarà anche lo zio che, abitando a Torino, non lia mai mancato di andarle a trovare almeno tre volte alla settimana. Per tutti quelli che vivono a contatto con loro, le piccine hanno cessato di essere un fenomeno. Soltanto la scienza, rigorosa e attenta, le segue ora per ora: medicina e chirurgia lavorano unite. Quando il clinico dirà: è l'ora, il bisturi tenterà di dare al due piccoli esseri una vita auto¬ qPMMmM noma. I « gemelli sbagliati » sono pochi nella storia dell'umanità. Le abbiamo viste ieri sera. Giacevano sulla schiena; una con una lieve peluria bionda sul capo, Pai- Ira un po' più riccioluta. Si tene vano sottobraccio e voltavano le teste nel tentativo di guardarsi. Ci riescono, da qualche tempo, e quando i loro sguardi s'incrociano, sorridono. Non hanno mai avuto malattie serie, soltanto qualche raffreddore e un po' d'influenza. Prima s'ammala una, poi l'altra. Ma per il resto sono indipendenti. Mentre Maria piange, Santina dormo e se si sveglia protesta; mentre Santina mangia, Maria gioca. Ma se fanno un'iniezione a Maria, Santina piange per solidarietà. II direttore della cllnica pedia trica, prof. Guassardo, ci ha parlato a lungo di questo « caso » che interessa tutto il mondo medico Ci lia detto anche che il prof. Gedda è venuto a studiarlo e che ha girato anche un film. « Sono ere sciute bene, e raggiungono adesso .1 Peso d. kg. 11,450 Quando sono nate pesavano 4 chili e mezzo e il momento del loro ingresso in cllnica, a 4 mesi, ne pesavano 6,200. Un bambino comune, di un anno, oscilla in genere sugli 8-9 chili. Dal punto di vista psichico sono normali, ma presentano differenze abbastanza sensibili. Una è più sveglia, più pronta, l'altra lo è meno. Rispetto ai bambini della loro età sono soltanto un po' arretrate come tutti i nati immaturi. Cominciano appena a balbettare, non possono camminare perché sono unite per l'estremità inferiore e posteriore del corpo; vedono poca gente, giocano soltanto con i bambocci nella culla. Hanno in comune la parte terminale dell'intestino retto, tutto il resto è Indipendente. Hanno persino una temperatura corporea diversa ». Maria e Santina non sono mai uscite dall'ospedale: prima erano nel reparto di chirurgia di cui è primario il prof. Solerio, il quale le ha passate aila clinica pediatrica per ulteriori accertamenti diagnostici. Il prof. Guassardo precisa; « Le abbiamo sempre ossero vate insieme, e ci proponiamo di seguirle fino a quando avranno raggiunto una formazione fisica tale da assicurare il minimo indispensabile di resistenza organica per affrontare l'intervento, che si presenta pieno di incognite >. Si tratta, ci ha spiegato il chi¬ i rurgo, di dividere la parte in co [mune dell'intestino e di rlcosti- tuirlo con un intervento di plastica per ciascuna. Quando sarà tentata l'operazione? «Presto, molto presto, sicuramente entro questo secondo anno di vita, per evitare alle bimbe un grave trauma psìchico ». Sopravviveranno? Ci sono esempi nella storia di siamesi vissuti uniti sino a tarda età come i primi che diedero il nome al fenomeno, Ciang e Eng, nati nel 1811. Si sposarono, ebbero figli, morirono a due ore di distanza uno dall'altro. Ma ci sono anche esempi di molte operazioni perfettamente riuscite. Chiediamo al prof. Guassardo quante siano le possibilità che l'operazione riesca: «Non esiste una statistica in proposito, dice, e queste due bimbe tono unite In un modo che rende ogni previsione prematura. Per studiare il caso abbiamo impiegato tutti i metodi più moderni. Anche la medicina nucleare con i radioisotopi. La chirurgia farà altrettanto ». Il prof. Solerio dovrà ricorrere al trapianto di tessuti, all'utilizzazione per la plastica, di cute e sottocute. Un intervento difficile. Ma le bimbe, anziché fenomeni, potranno essere domani due donne normali, con una vita uguale a quella di tutte le altre. Maria e Santina seguite con ogni cura nella clinica pediatrica dell'Università

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