I dirigenti del partito gollista confermano il complotto delle destre

I dirigenti del partito gollista confermano il complotto delle destre Dopo l'attentato a Mitterrand I dirigenti del partito gollista confermano il complotto delle destre Perquisizioni ed arresti in Algeria - Le prime misure di emergenza non hanno avuto, per ora, altro seguito (Dal nostro corrispondente) Parigi, 20 ottobre. Jean Baptiste Biaggi, il deputato corso che aveva organizzato squadre responsabili di violenze in periodo elettorale ed è ora uno degli esponenti parlamentari dell'estremismo di destra, ha presentato una interrogazione al ministro dell'Interno per chiedergli « se non considera almeno leggero mobilitare centinaia di ispettori e commissari di polizia mentre queste forze verrebbero meglio impiegate contro l'organizzazione degli assassini algerini ». Rinfrancati forse dall'assenza di provvedimenti contro i capi del complotto sovversivo dei giorni scorsi, i colonialisti ritornano ora all'offensiva. Così, per esempio, il colonnello Thomazo detto Naso di cuoio, uno degli uomini portati alla Assemblea nazionale dai fatti del 13 maggio 1958, ha affermato oggi: «L'attentato contro Mitterrand? E' una macchinazione poliziesca ». Come se ripetessero una parola d'ordine, quasi tutti gli esponenti dell'estremismo hanno fatto analoghe dichiarazioni. La più audace è quella contenuta in un comunicato della commissione direttiva del R.a.f. (Rassemblement pour l'Algerie francaise) di cui fa parte Georges Bidault, insieme allo stesso Biaggi e ad altri tre parlamentari. «Da qualche giorno —• vi .si afferma — ab biamo assistito ad una campagna orchestrata, la cui partenza è stata data dalla stampa inglese, contro i patrioti e tutti i difensori dell'Algeria francese, accusati di non si sa che complotto ». I dirigenti del R.a.f. parlano delle « strane circostanze che circondano le dichiarazioni di Mitterrand», senza tener conto che la realtà dell'attentato è stata provata dalla ricostruzione effettuata stanotte dal giudice istruttore, e ritengono che con questi mezzi fu creato, a suo tempo, il Fronte popolare, per concludere: «Questo scatenarsi del disfattismo, che utilizza l'arma vile della provocazione, impone a tutti i patrioti il dovere di unirsi dietro coloro che non hanno mai rinnegato il combattimento per l'indivisibilità della Repubblica e l'integrità del territorio nazionale ». La controffensiva del colonialismo anti-gollista è stata però immediatamente stroncata da una presa di posizione ufficiale da parte di Albin Chalandon, segretario generale del partito di maggioranza (Unione per la nuova Repubblica), il quale, riferendosi al¬ le dimissioni di nove deputati dal gruppo parlamentare, avvenute la settimana scorsa, ha dichiarato: «Parallelamente a quelle dimissioni si preparava una vera sovversione politica. Tanto ad Algeri quanto a Parigi, si preparavano movimenti tendenti a provocare il rovesciamento del governo ». Paris Presse aveva pubblicato ieri che era imminente la richiesta per togliere l'immunità parlamentare ai deputati compromessi nel complotto; però la notizia fu poi smentita dal Ministero dell'Interno. Stasera il giornale, che ha spesso informazioni dirette dall'Eliseo, afferma che aveva « appreso la notizia da fonte ufficiale », e che perciò « il progetto di togliere le immunità parlamentari è stato abbandonato in seguito ». Certo stasera si ha l'impressione che, dopo le prime energiche misure per fronteggiare la situazione, la tendenza sia ora quella di buttare acqua sul fuoco. Nessun arresto è stato mantenuto dopo le perquisizioni di ieri, e le dichiarazioni ufficiali sembrano rivolte a ridurre l'importanza dell'operazione compiuta dalla polizia. « Si aspetterà — scrive stasera Le Monde — che un nuovo 13 maggio abbia provocato dei disordini gravi per colpire i veri ispiratori?». Valutando i pericoli della situazione, il giornale afferma: «Il fatto che, tranquillamente, il segretario generale dell'U.n.r. possa evocare come un incidente della vita politica un tentativo di sovversione, nell' indifferenza quasi generale della stampa e dell'opinione pubblica, e che questa rivelazione rimanga senza seguito, è tutt'altro che rassicurante ». Si è saputo oggi, tuttavia, che gli agenti hanno effettuato ieri sera una serie di incursioni in numerose abitazioni di estremisti di destra ad Algeri, arrestando un numero imprecisato di persone e sequestrando documenti. Non è dato sapere quanti siano gli arrestati e quali i documenti sequestrati. 5, y.

Persone citate: Albin Chalandon, Biaggi, Georges Bidault, Jean Baptiste Biaggi, Mitterrand, Mitterrand I

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Parigi