Il fratello di Alba Sbrighi s'è ucciso lasciando un biglietto

Il fratello di Alba Sbrighi s'è ucciso lasciando un biglietto Il fratello di Alba Sbrighi s'è ucciso lasciando un biglietto Nello scritto spiegava di sentirsi malato -1 suoi familiari lo hanno nascosto "per impedire il disonore su tutti,, - Il medico legale ha confermato il suicidio ("Nostro servizio particolare) Bracciano, 16 ottobre. Umberto Sbrighi si è tolta la vita. Lo ha affermato il dott Fucci dell'Istituto di medicina legale di Roma, che ha oggi compiuto l'autopsia del cadavere del povero calzolaio di Bracciano. Successivamente se ne è avuta la conferma dai carabinieri, i quali compiendo una perquisizione nella casa degli Sbrighi hanno trovato il biglietto che con mano incerta Umberto scrisse qualche attimo prima di gettarsi con estrema violenza sulla massicciata della ferrovia, perchi il treno che stava per sopra^giungere stritolasse il suo corpo. «Alla mia cara famiglia — si legge su quel foglietto di carta quadrettata — chiedo perdono del mio gesto, ma lo faccio soltanto per la mia salute perché i miei organi non funzionano bene >. Dopo aver fatto capire che i motivi che lo hanno spinto al tragico gesto sono anche di carattere finanziario, Umberto Sbrighi cosi ha lasciaco scritto: » Dimenticatemi presto. Voglio essere sepolto sotto terra e il.trasporto lo desidero senza fiori ». Al colpo di scena si è giunti quasi inaspettatamente, nonostante le indagini fossero ormal circoscritte alle ipotesi del delitto per rapina o per motivi d'interesse, e dei suicidio Pino al pomeriggio di oggi sembravano anzi propendere maggiormente verso la prima delle due. ma in tanto mistero gl'investieatori avevano prete rito attendere, prima di pronunciarsi, i risultati dell'esa me necroscopico da cui si spe rava venisse — come poi è accaduto — un responso decisi¬ vo. Il medico legale, al termine del suo doloroso lavoro non ha avuto esitazioni nel dichiarare ai magistrati e agli ufficiali dei carabinieri che avevano assistito all'autopsia, che la vasta ferita alla tempia destra che aveva provocato la morte del giovane era da attribuirsi all'urto eccezionalmente violento della testa contro uno dei binari della ferrovia. Suicidio Il sostituto procuratore della Repubblica di Roma, dott. Palma, e il pretore di Bracciano dott. Colaiuta e gli ufficiali dell'Arma che li hanno coadiuvati nelle indagini, decidevano di convocare Alba Sbrighi per un nuovo ■ interrogatorio. La giovane contadina, che la sera del 23 agosto feri mortalmente con una coltellata ui.j dei cinque ragazzi che l'avevano aggredita per usarle violenza, quasi nello stesso punto in cui il fratello l'altro ieri si è tolta la vita, non ha insistito oltre nella menzogna e piangendo ha ammesso che Umberto si era ucciso, e che il padre ritenendo ciò disonorevole per la fa miglia, non aveva esitato a nascondere il biglietto trovato in una tasca della giacca. La sua esistenza era conosciuta soltanto dal padre, dalla madre e dalla sorella dello sventurato giovane. Muniti di un mandato di perquisizione i carabinieri sì sono presentati allora in casa degli Sbrighi, dove hanno trovato il tragico messaggio di Umberto nella camera dei suoi genitori, in uno dei rassetti del comò, nascosto sotto la biancheria Lo scritto è contenuto su due foglietti di carta a quadretti staccati da un notes e sul retro porta dei conti relativi a recenti forniture per il negozio che il calzolaio aveva in animo di aprire nei prossimi giorni. g. fr.

Persone citate: Fucci, Umberto Sbrighi

Luoghi citati: Alba, Bracciano, Roma