Mitterrand si è lanciato dall'auto sfuggendo alla raffica di mitra

Mitterrand si è lanciato dall'auto sfuggendo alla raffica di mitra L'attentato di notte a Parigi contro Vex, ministro radicale Mitterrand si è lanciato dall'auto sfuggendo alla raffica di mitra // drammatico inseguimento e la sparatoria da un'altra macchina - "Pariss Presse,, afferma che i colonialisti vogliono uccidere dieci personalità, fra cui Mendès-France, per spargere il terrore e impedire le trattative con gli algerini - Minacce anche a De Gaulle - Gruppi di rifugiati fascisti pronti a passare la frontiera spagnola ? (Dal nostro corrispondente) Parigi, 16 ottobre. La notte scorsa il presidente dell'Assemblea nazionale aveva appena proclamato i risultati del voto, che ha approvato la politica algerina di Charles De Gaulle con .',$1 sì, 23 no e 28 astensioni, quando è arrivata a Palazzo Borbone la notizia di un attentato contro il senatore Francois Mit*.rrand. Erano le 2,15 e mezza ora prima l'automobile, con cui il parlamentare ritornava a casa, dopo avere pranzato, insieme ad un amico, alla Brasserie Lipp di St. Germain-desPrés, era stata investita da una raffica di mitraglia. Mitterrand, che era solo nella macchina, deve al suo sangue freddo se è uscito incolume dall'attentalo. L'emozione è stata enorme in ogni settore dell'Assemblea, e immediatamente si è fatta strada la persuasione che l'attentato fosse la prima reazione al voto, che ha isolato gli estremisti, togliendo loro ogni possibilità di difendere gli interessi del colonialismo attra¬ verso le vie 'gali. E' stata avanzata, anchr l'ipotesi che l'attentato fosse stato preparato da alcuni giorni e che avesse avuto il via con una telefonata da Palazzo Borbone, appena conosciuti i risultati del voto. Questa ipotesi sembra confermata oggi, perché è stato assodato che Mitterrand veniva misteriosamente pedinato già da alcuni giorni. Il fatto assumeva d'altronde un carattere particolarmente inquietante, in quanto il deputato gollista Lucien Neuwirth, richiamando l'attenzione del governo sui pericoli di una nuova insurrezione fascista, a cui avrebbe potuto partecipare l'esercito, aveva affermato poche ore prima: « E' urgente agire. Il dramma può essere per domani. Squadre di assassini hanno già varcato la frontiera spagnola. Le personalità da abbattere sono già state designate. Si spera così di Impressionare abbastanza la popolazione affinché non intervenga ». L'attentato a Mitterrand confermava dunque l'afferma¬ zione dc{ deputato gollista, cosicché nessuno oggi mette in dubbio che altre azioni dello stesso genere siano in corso, rivolte a spargere il terrore nella popolazione, per facilitare una iniziativa sovversiva degli estremisi'. Jon un *; tolo su tutta la prima pagina, in cui è detto: < Altre personalità sono minacciate », Paris Presse pubblica stasera impressionanti rivelazioni in proposito. Il giornale, che riflette generalmente il punto di vista dell'Eliseo, afferma che la lista delle personalità da abbattere comprende dieci uomini, conosciuti per la loro opposizione alla politica colonialista, e precisamente: quattro uomini politici, quattro giornalisti e due alti funzionari. Fra gli uomiyii politici Paris Presse, oltre a quello di Mitterrand, fa il nome di Pierre Mendès-France e dello stesso Lucien Neuwirth, al quale gli estremisti rimproverano la sua fedeltà al generale De Gaulle. Paris Presse parla poi delle Uettere anonime con cui si è , e , s a , , s e o i a . e è i » » a a n e a n| a 2 e cercato di intimidire molti parlamentari alla vigilia del voto, prendendo di mira specialmente il settore gollista della Camera, e osserva a questo propositi: «Le lettere di minaccia, non sono una novità, però può darti che il voto schiac-, ritinte diJì'Asaemblea in favore 'Iella, po'ilica algerina del Capo dello Stato, abbia scatenato l'azione diretta>. Il giornale accenna anche alle misure di sicurezza adottate dalle autorità e lascia intendere che lo stesso De Gaulle è personalmente minacciato, con questa frase: < Non è l'Eliseo che sarà il meno sorvegliato ». L'allarme lanciato ieri da Neuwirth conteneva un punto oscuro, quando denunciava gli « assassini che hanno già passato la frontiera spagnola », ma poi il deputato gollista ha chiarito anche questo punto, dichiarando che si tratta di due gruppi di «omini irrivati in Spagna da Orano e da Tangeri, i quali hanno passato clandestinamente la frontiera dei Pirenei per entrare in Francia, ed hanno già compiuto numerosi attentati nell'Africa del Nord, fra cui l'assassinio di LemaigreDeubreuil, direttore di un giornale liberale del Marocco. Pare tuttavia che in Spagna si trovi la centrale terrorista, che, stando alle rivelazioni pubblicate nei giorni scorsi sui delitti compiuti dalla « mano rossa », avrebbe carattere internazionale. In Spagna, d'altronde, si trovano molti rifugiati fascisti, d'ogni paese europeo, dal tedesco Skorzeny al belga Leon Degrelle, e, in modo particolare, è in Spagna che è fuggito, dopo la condanna, Kovacs, il capo della banda che nel 13.57 ad Algeri tentò di assassinare, con una bazooka, il generale Salan e uccise il suo ufficiale di ordinanza. I particolari dell'attentato della notte scorsa dimostrano, d'altronde, che si tratta di una azione meticolosamente preparata. Mitterrand pranzava quasi tutte le sere alla Brasserie Lipp, ma ieri vi si era trattenuto più del solito con un amico, per aspettare i risultati del voto a Palazzo Borbone. Appena partito con la sua automobile, ebbe l'impressione che un'altra vettura lo seguisse. Provò a rallentare e a spingere, senza ragione, la macchina alla massima velocità, e non gli rimasero dubbi: gli inseguitori ripetevano tutti i suoi movimenti. Avrebbe potuto dirigersi verso un commissariato di pubblica sicurezza, ma gli sembrò ridicolo andarsi a mettere sotto la protezione della polizia. Il senatore, che ha svolto una attività molto intensa nella Resistenza contro i tedeschi durante l'occupazione, ed c sfuggito infinite volte alla ricerca della Gestapo, ha preferito ricorrere ad uno stratagemma che l'aveva già salvato altre volte a quei tempi. Ha portato i suoi inseguitori nei pressi dei Giardini dell'Observatoire, poi, arrivato a grandissima velocità ad un incrocio, invece di voltare a destra, come avrebbe dovuto per dirigersi a casa, ha bruscamente sterzato a sinistra. L'inattesa manovra ha sorpreso gli inseguitori, che non hanno fatto in tempo a seguirlo e hanno perso qualche minuto per ritornare indietro. Mitterrand ne ha approfittato per inchiodare la macchina; è saltato fuori, ha scavaU -! eatà la cancellata dei Giardi- ni e si è buttato a terra dietro lun cespuglio. In quel momen- to, l'altra automobile è passata vicina alla sua e l'ha investita con una raffica di mitraglia. Temendo che gli assassini ritornassero indietro, il senatore ha scavalcato di nuovo la cancellata e si è rifugiato in un portone. Pochi minuti dopo è arrivata la polizia, ma non ha trovato nessuna traccia degli aggressori. Si è saputo oggi che l'anno scorso Francois Mitterrand era stato oggetto di un tentativo quasi identico, anche allora uscendo di notte dalla Brasserie Lipp, e in quella occasione aveva individuato il numero della macchina inseguitrice, ma poi la polizia aveva messo tutto a tacere, tanto più che, allora, non si ero arrivati fino agli spari. Mitterrand, d'altronde, conosceva benissimo i pericoli cui andava incontro; all'ultima seduta dell'Assemblea nazionale a cui partecipò alla fine della passata legislatura, rispondendo all'interruzione di un deputato di estrema destra, disse: «Lasciatemi parlare ancora oggi: nei mesi e negli anni prossimi, numerosi saranno coloro che vorranno levarmene la possibilità ». La nuova minaccia che pesa sulla vita pubblica francese ha provocato le immediate reazioni dei partiti democratici e delle organizzazioni sindacali. Nel suo severo commento Le Monde scrive stasera: < Da troppo tempo il controterrorismo beneficia dell'impunità da una parte e dall'altra del Mediterraneo. Le ricerche non sono state sempre spinte con molto vigore o con costanza. I processi sono spesso sjumati. Da troppo tempo gli estremisti eccitano un odio che, mirando tanto alle persone quanto alle politiche, non risparmia più il generale De Gaulle. Da questo momento, devono venire aperte inchieste per stabilire l'origine delle pressioni fisiche esercitate contro certi parlamentari o uomini politici, l'origine delle minacce che vengono loro dirette; tali inchieste esigono una vigilanza e una volontà di riuscire uguali a quelle che ispirano la repressione del terrorismo algerino ». Sandro Volta | L'auto dopo l'attentato. Sulle portiere sono visibili i fori delle pallottole (Tel.) ai*l*ltlIllaliiai*1*l>*TI,Iialallalll*l(*lla*latlallllial'>lltl »»»»"' lliilllllllllllllilliillillMlllllilliliilillilillMllliiiiiilllllllllllllllllillilliiiillllli Franpois Mitterrand intervistato dopo l'attentato (Tel.)