Un giovane lasciato dalla fidanzata la nomina erede e tenta il suicidio

Un giovane lasciato dalla fidanzata la nomina erede e tenta il suicidio Un giovane lasciato dalla fidanzata la nomina erede e tenta il suicidio Convinto che ami un altro, si avvelena e si taglia i polsi dopo avere dichiarato su carta da bollo che le lascia la «600» - Un altro infelice si getta sotto un autocarro Un giovane ha tentato di uccidersi per una delusione d'amore e h% rivolto l'ultimo suo pensiero all'amata nominandola erede. E' il meccanico Claudio Del picchia di 29 anni. Da qualche anno era fidanzato con una giovane di origine veneta, la ventiduenne Gemma Monfrin, abitante in via Sansovlno 255. Due mesi fa 1 due giovani avevano deciso di sposarsi e avevano anche fatto le pubblicazioni. Le nozze era imminenti. Poi, a un certo mumento, la Monfrin si dimostrava fredda nel confronti del fidanzato; ninne, un mese fa, si decideva a dirgli che era venuta nella determinazione di troncare la relazione. Il Del Picchia protestava, la scongiurava di tornare sulla propria decisione, ma la ragazza era irremovibile ninni i min iiiiiiiiiiiiiiiiniiii Per 11 giovane iniziava un periodo tormentoso. Egli sospettava che tra di loro ci fosse un altro uomo, perciò la sorvegliava nascostamente per sorprende-'" -a sera, mentre era apponi»!^ nei pressi della casa di via Sanaovino 255, ha visto rientrare la ragazza in compagnia di un giovane. Avvilito, si è abbandonato al pensieri più lugubri e alla fine ha deciso il suicidio. E' entrato da un tabaccaio e ha comperato un tubetto di chinino e un foglio di carta bollala. Su questo ha scritto il suo testamento: « Lascio in eredità alla mia fidanzata la " Fiat 600 " ». Poi ha Inghiottito una ventina di pastiglie di chinino, è salito sulla macchina e si è diretto verso la casa della ragazza. In via Sansovino, a tarda ora, alcuni passanti l'hanno trovato accasciato sul volante della macchina che era ferma sul lato destro della strada. Hanno aperto lo sportel lo e si sono accorti che 11 giovane aveva i polsi tagliuzzati. Con una auto l'hanno fatto trasportare al Maria Vittoria dove 1 medici hanno constatato anche l'avvelenamento. Dopo le cure il Del Pie. chia si è ripreso e lui stesso, seppure con rarole stentate, ha raccontato ai medici la sua vicenda Guarirà in venti giorni. — Un altro giovane, il ventiqual trenne Giulio Ghibò, abitante Iti via Leoncavallo 101, ha cercato di darsi la morte ieri notte: dapprima si è tagliato I polsi, poi si è gettato sotto un autotreno che at. traversava piazza Sofia. Ma la fre nata e la sterzata dell'autista, Giorgio Prola, da Settimo, hanno evitato una tragedia: li Ghibò è stato urtato da un parafango, ma verato al Martini è stato giudicato guaribile In pochi giorni. Il mancalo suicida ha raccontato di essersi ferito ai polsi nella sua abitazione. Poi, visto che la morte tardava, si era diretto alla Stura, ma non si era sentito di gettarsi in acqua ed aveva preferito lanciarsi sotto le ruote del camion Non ha però detto i motivi del suo gesto: forse, anche nel suo caso, si tratta di una delusione d'amore,

Persone citate: Ghibò, Giorgio Prola, Giulio Ghibò