Inchiesta sul legale dell'«Ente di Portofino» che deve ditendere le bellezze del paesaggio

Inchiesta sul legale dell'«Ente di Portofino» che deve ditendere le bellezze del paesaggio Un rapporto dei carabinieri al Procuratore della Repubblica di Chiavari Inchiesta sul legale dell'«Ente di Portofino» che deve ditendere le bellezze del paesaggio Sarebbe accusato di aver richiesto agli esecutori di costruzioni abusive, somme superiori a quelle prescritte dalla legge - L'avvocato ribatte: è tutto assurdo, è una manovra per scalzare l'autorità dell'Ente (Dal nostro corrispondente) Genova, 9 ottobre. Una polemica giornalistica che da tempo verte sulla difesa del paesaggio di Portofino, si è arricchita oggi di un fatto nuovo e sconcertante. I carabinieri della stazione di Santa Margherita Ligure, al termine di un'inchiesta condotta sulla base di un esposto pervenuto un paio di settimane fa, hanno comunicato alla Procura della Repubblica di Chiavari ohe il legale delly< Ente autonomo del mónte di Portofino i-, l'àyp.J Cesare Vernar recci di Fossombrone, con sede a Genova in via Garibaldi 3, avrebbe richiesto illecitamente, agli esecutori di costruzioni abusive sorte nel territorio dell'Ente, somme di de¬ ItllIlllllllllllllllI naro a titolo di « oblazione volontaria», varianti fra le 800 mila e i 3 milioni di ' lire. Dal canto suo l'avv. Vernarecci di Fossombrone ha dichiarato che l'accusa è «ridicola ed assurda >, e che 'è « inventata di sana, pianta'»'. Il tenènte Schettino, comandante ].a stazione carabinieri di Santa Margherita Ligure, svolta la delicata indagine ha trasmesso oggi i risultati al dott. Montuoro, Procuratore della Repubblica di Chiavari, competente per territorio. Il magistrato, esaminata la pratica, avrebbe ordinato la citazione di alcuni testimoni, ma non sembra per ora che la vicenda possa sfociare in un procedimento penale. Quali sono le accuse mosse IIIIIIIllllllllllllllItllIflIilflIIIttltllIlllllIIIIf o all'avv. Vernarecci e da che cosa hanno preso lo spunto f Come è noto, l'Ente autonomo monte di Portofino, è stato costituito quattordici unni fa: in esso sono rappresentati i sindaci di cinque comuni della riviera ligure di levante (Recco, Camogli, Rapallo, Santa Margherita, Portofino), l'Ente Turismo, le Belle Arti, il Provveditorato alle opere pubbliche, l'Amministrazione provinciale e la Prefettura di Genova'. Scopo precipuo dell'Ente è quello di tutelare le bellezze naturali e panoramiche del monte di Portofino contro le quali le aggressioni edilizie e pseudo turistiche si sono sempre susseguile. Secondo i risultati di una riunione degli amministratori dell'Ente, tenutasi nel febbraio di quest'anno, tra il 1951: e il 19S8 numerosi abusi edilizi sarebbero . avvenuti sul territorio: due ville sarebbero state rialzate di un piano, in violazione del progetto originale; il proprietario di una palazzina .sita sul versante est avrebbe fatto costruire abusivamente uno chalet; importanti modifiche edilizie, insomma, sarebbero state compiute senza la previa autorizzazione; la legge, infatti, stabilisce che per costruire sul territorio dell'Ente autonomo non basta la licenza del Comune interessato, ma occorre anche quella dell'Ente; e tale principio c stato recentemente ribadito anche dal Consiglio di Stato. In questa situazione, l'avv Vernarecci avrebbe commesso i presunti illeciti sui quali hanno indagato i carabinieri di Santa Margherita. Il legale avrebbe convocato nel suo ufficio alcuni proprietari di ville di S. Margherita e di Portofino 'una decina in tutto/ e facendo rilevare gli abusi edilizi compiuti li avrebbe posti dinanzi a questa alternativa: versare a titolo di « oblazione volontaria» somme varianti fra le 800 mila e i 3 milioni di lire, oppure procedere immediatamente alla demolizione. Il legale — che respinge questa versione definendola appunto « assurda », aggiungendo che essa «rientra in un tentativo, già compiuto per il passato', di scalzare l'autorità e la validità dell'Ente Autonomo del Monte di Portofino » — avrebbe commesso quindi un illecito: la procedura, nel caso di costruzioni edilizie abusive, prevede infatti la demolizione e uva denuncia all'autorità giudiziaria nella ipotesi di una mancata oblazione, che comunque non supera le diecimila lire. L'avvocato Vernarecci, tuttavia, avrebbe prospettato l'operazione agli « abusivi» sotto forma dì una sanatoria, rilasciando ricevute specifiche. L'episodio sul quale oggi indagano i magistrati del Tribunale di Chiavari si inserisce così nella polemica fra due eruppi di interessi opposti: coloro che vogliono salvare Portofino, con la sua selvaggia bellezza, i boschi, le bandite e i rari sentieri che si inerpicano fino al «Kuìm», e coloro che vorrebbero il promontorio e il monte aperti a tutte le iniziative turistiche, edilizie ed alberghiere. L'avv. Vernarecci, interpellato, si è limitato ad indicare come € assurde » queste accuse: si tratterebbe, secondo il legale, di normali ■ transazioni concertate dall'Ente con quei proprietari di edifici che da anni avevano compiuto gli abusi edilizi e nei confronti dei quali l'Ente, a sua facoltà, poteva tanto-ingiungere la demolizione quanto cercare una ivia di compromesso: le obla¬ z zioni volontarie richieste sarebbero state devolute a beneficenza e l'Ente quanto prima provvederebbe a rendere pubblici i t dati retativi alle transazioni compiute. c. m.

Persone citate: Camogli, Montuoro, Vernarecci