I condannali di San Marino sono tutti a piede libero

I condannali di San Marino sono tutti a piede libero I condannali di San Marino sono tutti a piede libero Forse non faranno mai un giorno di carcere - Il giudice autore della sentenza è un avvocato bolognese: sostituì il titolare già presidente di Cassazione dimissionario (Nostro servizio particolare) ! San Marino, 9 ottobre. Dopo la viva impressione suscitata dall'annuncio della sentenza emanata dal giudice di primo grado, l'avvocato bolognese Michele Griffa — letta ieri mattina alle 10 nella sala delle adunanze del Consiglio grande e generale di San Marino dall'attuario del Tribunale commissariale Giuseppe Tabanelli, - la vita nella repubblica sammarinese è apparsa oggi assai tranquilla. Il processo, conclusosi con le condanne contro gli ex-capitani reggenti socialcomunisti, fu provocato dalla denuncia d'un gruppo di cittadini. L'esposto fu presentato un anno fa e subito iniziò 11 processo istruttorio. Qualche mese addietro fu tenuto un dibattito pubblico, con l'escussione dei testi. II 29 giugno scorso l'ex-presidente della Corte di Cassazione, Alberto Casslano, diede le dimissioni da giudice di primo grado, adducendo motivi di salute. Fu sostituito dall'avvocato Grifa. Poi 11 collegio di difesa, costituito da penalisti di sinistra, fra cui l'avv. Terracini, si ritirò a sua volta, poiché il processo « era stato impostato su basi inique ». Ma la giustizia sammarinese ha proseguito il suo corso e il voluminoso incartamento processuale è passato all'avv. Grifa, che ha emesso la sentenza. Quindici anni di « lavori pubblici » (è stato il termine arcaico sammarinese che sostituisce il moderno « detenzione») sono stati erogati ai due ex-reggenti Giordano Giacomini e Primo Marani; 12 anni a otto componenti del Congresso di Stato (e cioè del governo socialcomunista deposto) ; 10 anni al segretario del partito socialista sammarinese; 7 anni a undici membri del Consiglio e delle direzioni dei partiti comunista e socialista sammarinesi; 5 anni a quattro membri delle direzioni dei due partiti e al capo della cosiddetta « milizia rossa » armata, creata in difesa dell'ex-governo che, messo ormai in minoranza, non voleva cedere il potere alla nuova maggioranza; in totale 238. anni per i ventisette condannati. A chi obietta che le condanne sono molto gravi, qui a San Marino rispondono che se il giudice Griffa avesse applicato le norme del Codice penale italiano, esse sarebbero state di gran lunga più pesanti. Infatti, il solo reato «diretto a suscitare guerra civile nello Stato» (art. 286), prevede l'ergastolo, come pure lo prevede l'art. 284 che punisce coloro che « provochino insurrezioni an.iate contro il potere dolio aio» Ora I co- noti, che passeggiano a p. . libero per le erte viuzze sammarinesi, hanno tempo fino a martedì per interporre appello al giudice penale di secondo grado, Leonardo Giocoli di Roma Qui a San Marino si pensa che la richiesta di appello sarà comunque fatta e, soprattutto, si è persuasi che i ventisette condannati non sconteranno neppure un giorno di prigione, perché quasi sicuramente essi verranno graziati. A loro carico verrebbe mantenuta la sola interdizione dai diritti politici. a. m.

Persone citate: Alberto Casslano, Giordano Giacomini, Leonardo Giocoli, Primo Marani, Terracini

Luoghi citati: Roma, San Marino