I conservatori vincono le elezioni con nette maggioranza di seggi di Riccardo Aragno

 I conservatori vincono le elezioni con nette maggioranza di seggi RÌSuKati definìtivi per 375 collegi: conservatori 201; laburisti 171; liberali 3 I conservatori vincono le elezioni con nette maggioranza di seggi Macmillan acclamato dalla folla dichiara: " Un forte scarto ci rafforza in politica estera,, - Il capo laburista Gaitskell: "Sono deluso, ma è la volontà del popolo,, - Churchill alzato fino a tarda notte - A Londra si prevedono per i conservatori 80-100 deputati più dell'opposizione - Oggi l'esito completo (Dal nostro corrispondente) Londra, 9 mattino. Nel corso di una nottata eccezionalmente drammatica dopo una giornata elettorale piena di sole e d'incertezza, grazie al flusso del risultati elettorali ricevuto in milioni di case inglesi e dell'Europa occidentale attraverso il servizio della televisione britannica, la Gran Bretagna ha vissuto uno dei più emozionanti Anali elettorali di questi ultimi vent'anni. I conservatori hanno conseguito una vittoria nella quale essi stessi non osavano sperare e 11 « leader » laburista Gaitskell alle due del mattino ora italiana ha ammesso che il suo partito ha perduto le elezioni generali. Ecco le ultime notizie sugli scrutini: 375 collegi su 630 Conservatori 201 Laburisti 171 Liberali 3 I laburisti hanno perduto 18 seggi, di cui 17 sono andaiiiiiinmiiiiiimiiiiiiiiiini iiiiiiiiiiiiiiiiiii ti ai conservatori e uno al liberali. Ecco la ripartizione di voti alle ore 3 di notte: Conservatori 7.810.180 40,3 % Laburisti 7.144.606 45,0 % Liberali _ 833.218 5,2 % Comunisti 15.766 0,1 % Altri partiti 60.599 0,4 % Finora non era mai accaduto che il risultato finale delle elezioni diventasse tanto evidente nella prima fase del conteggio elettorale. La maggioranza conservatrice, potrebbe salire a oltre cento deputati e i laburisti si troverebbero a dover riorganizzare radicalmente nei prossimi cinque anni partito e programma. Il capo dei laburisti, Hugh Gaitskell, ha ammesso alle 2 di stanotte la sconfitta del suo partito. Parlando alla televisione quattro ore dopo la chiusura dei seggi, Gaitskell ha detto: « Sono molto deluso, ma queata è la volontà del popolo e perciò debbo accettarla. Avremo quindi un altro governo conservatore. Voglio però dire una cosa ai nostri sostenitori, di non lasciarsi sopraffare dalla delusione o dallo scoramento. La bandiera del socialismo sventolerà più fiera che mai, anche se non siamo riusciti a vincere queste elezioni >. Ed ha aggiunto: «Avevamo sperato di vincere, ma non ci siamo riusciti. E' il popolo che ha voluto così. Il mio più vivo ringraziamento va a tutti i sostenitori del- nostro partito, a tutti i lavoratori i quali hanno fatto tanto durante la campagna elettorale. Ad essi dico che anche se abbiamo perso questa battaglia, la lotta continua ». Gaitskell ha fatto le sue dichiarazioni a Leeds, dove è stato rieletto, con viso profondamente afflitto, nella sede del Municipio della città. L'aria stanca, il « leader > laburista ha esitato prima di prendere la parola. Sua moglie, che gli era al fianco, sembrava condivìdere la sua delusione. Alla sede del partito conservatore, a Londra, degli «Hurrà » hanno accolto la dichiarazione alla televisione di Gaitskell che riconosceva la sconfitta. Subito dopo questa dichiarazione, tutti si sono raccolti nella « hall » dell'edificio in attesa dell'arrivo delle oersonalità del partito, e soprattutto del vincitore di queste elezioni, il Primo ministro Macmillan. La sconfitta dei laburisti si era delineata già a partire dalla mezzanotte. Il segretario del partito, Morgan Phillips, Inter- vistato poco dopo quell'ora sul- l'andamento dei risultati elet forali, aveva dichiarato: «La nostra situazione non è buona, le notizie non sono incorag- gianti. Sarebbe vano pretendere il contrario >. Due ore dopo anche Phillips riconosceva la sconfitta, prevedendo che la maggioranza conservatrice al nuovo Parlamento sarebbe stata di 106 seggi. E Bevan, che in caso, di vittoria laburista sarebbe diventato ministro degli Esteri, ha commentato: « Sono deluso, estremamente deluso ». Secondo il presidente del partito conservatore, Lord Hailsham, la vittoria del partito si tradurrà in una maggioranza di « circa 90 seggi >. Hailsham ha commentato: «Proprio oggi ho compiuto 52 anni. Nessuno avrebbe potuto farmi un regalo migliore di questa vittoria. Il numero di voti da noi ottenuti è superiore alle mie più rosee previsioni ». Interrogato sui motivi dei progressi compiuti dai conservatori, il presidente ha risposto: «Penso che siano dovuti al fatto che i laburisti hanno dimostrato, durante la campagna elettorale, di non avere alcun senso di responsabilità nel campo della finanza pub-j iblica». La calcolatrice elettronica della televisione indipendente aveva previsto alle 2 del mattino, elaborando i dati fino ad allora conosciuti, un vantaggio a favore dei conservatori di oltre 100 seggi. La più grande maggioranza del dopoguerra finora è stata quella ottenuta dai laburisti nel 1945: 186 seggi. Il Primo ministro Macmillan è arrivato alla sede del partito alle 2,25 (ora italiana). Fuori dell'edificio si trovava una fitta folla 1". quale lo ha lungamente e calorosamente applaudito. Macmillan ha fatto una breve dichiarazione: « Spero — ha detto — che dalla vittoria ci derivi un'accresciuta maggioranza alla Camera dei Comuni. Sino a questo momento si conoscono soltanto risultati parziali; essi possono tuttavia essere definiti soddisfacenti. Una buona maggioranza parlamentare rappresenterebbe un enorme vantaggio per le future attivi¬ ri : n . a a e t: ai e e i¬ tà del governo. Ciò ci aprirebbe grandi possibilità nel campo della politica estera. Avevo chiesto agli elettori di darci un forte margine di suffragi così da consentirci di agire con la necessaria libertà nella conferenza al vertice tra Oriente ed Occidente ». Winston Churchill è stato alzato fino a mezzanotte ne! suo distretto di Woodford (un quartiere suburbano di Londra) in attesa di sentire la riconferma del mandato da parte dei suoi elettori. Quando è giunta la notizia che Churchill aveva conservato il suo seggio alla Camera dei Comuni, la folla che gli si era radunata intorno ha cominciato ad applaudire e a gridare « Good, old Winnie » (Buon vecchio Winnie). Allora sir Winston Churchill si è levato in piedi con il solito grosso sigaro piantato tra le labbra. « Parlate » ha gridato qualcuno; e Churchill, seguito attentamente da tutti, si è avvicinato al microfono per ringraziare i suoi elettori e ha aggiunto: «Mi piacerebbe stringere la mano al mio avversario laburista », e così dicendo ha teso la mano al giovane Arthur Latham, battuto per 14.797 voti dall'ex-Primo ministro ottantaquattrenne. Nel collegio di Hampstead (Londra) è stato rieletto Henry Brooke, ministro dell'Edilizia, il quale ha battuto per più di 12 mila voti il laburista David Pitt, il primo candidato negro che si sia presentato alle elezioni in Inghilterra. Sono stati rieletti anche Duncan Sandys, ministro della Difesa, e Philip Noel-Baker, laburista, specialista in politica estera ed ex-ministro dell'Energia e dei Combustibili. Il celebre mezzofondista Chris Chataway, presentatosi come candidato conservatore nella circoscrizione londinese di Lewisham Nord, ha conquistato il seggio detenuto finora da un laburista. Chataway, che ha lasciato da qualche, tempo l'atletica leggera ed è attualmente commentatore politico alla televisione, ha ottenuto una maggioranza di 4.613 voti dando così ai conservatori la ventesima vittoria sui laburisti. Nelle elezioni precedenti i laboristi avevano vinto con oltre mille voti di maggioranza. A Warrington (Lancashire) ha conservato il suo seggio, pure con maggioranza ridotta, Edith Summerskill (laburista). Il tentativo del fascista Oswald Mosley di entrare a far parte del parlamento britannico è fallito miseramente. Nel distretto di Kensington (Londra) dove si era presentato, ha avuto meno voti di tutti e ha perso così il deposito di 150 sterline, che ogni candidato deve versare per presentarsi alle elezioni. Il deposito è perduto se il candidato ottiene meno di un decimo dei voti espressi nel suo distretto. Mosley ha fatto la sua campagna elettorale come capo dell'Union Movement in un distretto che comprende la zona di Notting Hill, che è stata teatro recentemente di alcuni disordini razziali. Egli ha ottenuto soli 2.821 voti. Riccardo Aragno Churchill, che è stato rieletto, aveva compiuto ieri un giro in auto nel suo distretto elettorale a Woodford, nell'Essex, accolto con dimostrazioni di simpatia (Telef.)