La salma composta tra cascate di garofani rossi

La salma composta tra cascate di garofani rossi La salma composta tra cascate di garofani rossi Aveva ricevuto i sacramenti martedì - Si è spento senza sofferenze - I funerali a cura del Comune , i (Dal nostro corrispondente) Firenze, 7 ottobre. (c.) Bernard Berenson è morto alle 23,35 di ieri notte nella sua villa « I Tatti », presso Settignano. Il celebre critico d'arte americano, che viveva a Firenze da molti decenni, aveva 94 anni. Si è spento senza sofferenze consumandosi lentamente. La salma è stata sistemata in una sala della biblioteca fra migliaia di libri ed è circondata da cascate di garofani rossi e di piante verdi: un artistico crocefisso è sulla testata del feretro, mentre sei grandi ceri e quattro candelabri diffondono intorno una tenue luce. La vegliano la sorella Elizabeth, giunta una quindicina di giorni fa dalla California e che non avrebbe creduto di assistere alla morte del fratello, la segretaria, la bibliotecaria, l'amministratore della villa e dei poderi, le infermiere che Berenson teneva con sé da anni e numerosi altri dipendenti. Erano ormai anni che Berenson aveva bisogno di cure mediche quasi continue. Quattro anni fa infatti, mentre si trovava in automobile, uno sportello della vettura improvvisamente si apriva ed egli cadeva fuori, precipitando poi in una scarpata. Il colpo non fu leggero per un novantenne e Berenson non si rimise mai completamente. Negli ultimi tempi scendeva dalla sua camera soltanto per pranzare, portato in collo dai camerieri, e usciva in giardino su ui a sedia a rotelle. Negli ultimi .nesi una malattia infettiva alla gola gli aveva reso difficile la parola e ultimamente egli parlava soltanto a cenni. Fu fatto un consulto col prof. Muntonl, ma l'operazione venne giudicata sconsigliabile. Al momento della morte era¬ no presenti la segretaria, Nlcky Mariano, che era con Berenson da quarant'anni, sua sorella, la baronessa Alda Aurep, ohe faceva da sua bibliotecaria, il medico curante, dottor Capecchi, il parroco di San Martino a Mensola, due infermiere e qualche altra persona della servitù. La salma è stata composta nel letto di morte, un gran letto a baldacchino, avvolta in un drappo bianco a forma di fascia, secondo il desiderio espresso dall'estinto. Più tardi, approntata la camera ardente in una sala della biblioteca, è stata esposta, ai visitatori. Nella cassa funebre, sistemata su un tavolo del Quattrocento, la salma non è vestita negli abiti civili, bensì avvolta nello stesso drappo bianco. Berenson era cittadino onorario di Firenze e il suo funerale sarà fatto a cura del Comune: sarà accompagnato dal gonfalone e da valletti comunali. Le esequie avranno luogo domani alle 16. La funzione funebre si svolgerà nella chiesa di San Martino a Mensola. Numerosissimi i telegrammi di condoglianze, giunti da ogni parte d'Italia e dall'estero. Bernard Berenson era nato in Lituania il 26 giugno 1865. Si trasferì con la famiglia a dieci anni e passò a Boston gli anni formativi della gioventù. Nel 1G87 si laureò ad Harward e venne in Europa con una borsa di studio. Frequentò Università e conobbe scrittori e artisti del Vecchio Continente. Fu anche a Berlino, Dresda, Budapest c infine si stabilì a Firenze. Sposò nel 1900 Mary Logan Costellos, figlia di Robert Persali Smith di Filadelfia, che morì nel 1945 a Firenze. Acquistò nel 1905 la villa < I Tatti » e con gli anni la venne ingrandendo, arricchendola d'un vasto giardi no, di opere d'arte e di una cospicua biblioteca.