Oggi si recano alle urne ventisette milioni di inglesi di Riccardo Aragno

Oggi si recano alle urne ventisette milioni di inglesi La lotta fra conservatori e laburisti appare molto incerta Oggi si recano alle urne ventisette milioni di inglesi Si elegge la nuova Camera dei Comuni che durerà cinque anni -1 primi risultati si sapranno questa notte - Domani l'esito definitivo della votazione (Dal nostro corrispondente) Londra, 7 ottobre. Gli elettori di Gran Bretagna — adulti maschi e femmine di almeno 21 anno, esclusi i pazzi, i giudici e i Pari del reame — si recheranno domani alle urne per eleggere i 630 deputati della nuova Camera dei Comuni che durerà cinque anni. La campagna che si è conclusa oggi — diceva stamane il Times in un severo articolo di fondo — < è stata meschina >. Il giornale, che sembra avere momentaneamente ritrovato il suo tradizionale accento « tonante », aggiungeva: « Il popolo britannico che si fa bravamente strada attraverso il sessantesimo anno del secolo più difficile e faticoso che abbia mai visto, si sarebbe meritato qualche cosa di meglio che non lo spettacolo cinico e sfacciato di un calcolo basato sulla pretesa che il miglior modo per influenzarlo è di giocare sulla sua cupidigia, sulla sua invidia, sulla sua gelosia e sulla sua paura ». Il Times aggiungeva: c Bisognerà un giorno o l'altro ridurre i poteri dell'esecutivo, mettere un freno alla burocrazia, rimettere al loro posto i sindacati e le altre istituzioni che dettano legge al di fuori dello Stato » e concludeva queste sue rare affermazioni con la frase: « Un giorno o l'altro se la democrazia deve essere salvata, l'individuo si dovrà ribellare ». La gravità di queste parole del Times serve soprattutto a portare a una conclusione: come hanno già affermato l'Observer, lo Spectator, VEconomist e come fa anche stamane il Times, la scelta fra i due principali partiti può essere fatta soltanto per esclusione. L'elettore di Gran Bretagna non sarebbe dunque chiamato domani a scegliere il programma più entusiasmante, ma semplicemente a scegliere fra « il minore dei due mali ». Il Times che ha sempre una leggera preferenza per il potere stabilito, afferma che «il meglio per la Gran Bretagna è che i conservatori tornino al comando con una maggioranza ridotta ». La stessa scelta ha fp.tto à a a qualche giorno fa, senza entusiasmo, VEconomist. Non così invece il Guardian che scrive: «Noi desideriamo vedere i laburisti al potere con un gruppo liberale rafforzato ». Questa stessa scelta è stata fatta nei giorni scorsi dall'Obseruer e dallo Spectator cui va affiancato anche il News Chronicle. Queste scelte tuttavia sono indicative soltanto dell'orientamento della classe intellettuale del paese e non riflettono necessariamente quello che i ventisette milioni circa di elettori potranno decidere domani. Che cosa intendono decidere non lo sa nessuno. Anche uomini di lunga esperienza parlamentare come il leader liberale Grimond confessavano oggi di essere assolutamente imbarazzati dalla presenza di una percentuale tanto alta di persone che dichiarano di non sapere ancora come voteranno. Ma i bookmakers continuano a dare i conservatori come favoriti e altrettanto hanno dimostrato di credere oggi alla borsa di Londra gli agenti di cambio. Il tempo, dicono i meteorologi, sarà bello quasi dappertutto e questo potrebbe aiutare i laburisti che, come ha fatto osservare stamane il segretario Morgan Philipps, di spongono di un numero molto minore di automobili che non i conservatori per portare i sostenitori alle urne. Un altro problema, per i laburisti, è rappresentato dai programmi alla televisione. Nelle ore dopo l'uscita dalle fabbri che e dagli uffici e prima del la chiusura dei seggi eletto rali sono programmati dei drammi di coìo-boys ai quali gli ascoltatori tengono moltissimo. Philipps ha raccomanda to perfino a coloro che sono in vacanza di prendere il tre no e tornare a casa a votare, perché teme un ripetersi del fenomeno del 1955, quando un milione e mezzo di sos* nitori laburisti si astenne dal voto E' opinione corrente a Londra che la percentuale totale del voto possa domani essere leggermente inferiore al 76 per cento dell'ultima volta Inoltre, dato che la percentuale degli incerti raggiunge ora il 22 per cento è impossi¬ brdnlDonqmscnugfilc1stldpsnttNFmr bile prevedere quanti di costo ro prenderanno domani una decisione e quanti si" asterranno dal voto. Una ragazza è stata vista oggi a Chelsea, un sobborgo di Londra, dove si dice vivano * gli artisti » con una calza rossa (il colore dei laburisti) e una calza blu (il colore dei conservatori). Fermata da un cronista essa ha spiegato: « Sono una delle elettrici che non sanno ancora come dovranno votare. Ma domani spero di avjre tutte e due le calze dello stesso colore ». I primi risultati saranno resi noti domani sera. L'esito finale si saprà venerdì alle ore diciassette. Riccardo Aragno Macmillan applaudito dai suoi sostenitori in un sobborgo di Londra. (Telefoto)

Persone citate: Grimond, Macmillan, Morgan Philipps

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra