Poliziotto privato fatto prigioniero da un pregiudicato sul quale indaga

Poliziotto privato fatto prigioniero da un pregiudicato sul quale indaga Poliziotto privato fatto prigioniero da un pregiudicato sul quale indaga E' stato chiuso in casa, denudato e percosso - Liberato dalla poli Milano, 6 ottobre. Un « detective » di una.agenzia di investigazioni privata è stato « sequestrato » da un pregiudicato sul cui conto stava svolgendo una Inchiesta: il poliziotto percosso a sangue è stato liberato dagli agenti della squadra mobile, avvertiti dal titolare dell'agenzia di investigazione. I fatti si sono svolti in questo modo. Verso le 16 di ieri uno dei superiori del « detective » Nunzio Smodile di 24 anni abitante in via Pantigliate 12, ordinava al subalterno di recarsi in via Marcona 16, nell'abitazione del trentottenne Angelo Favini per chiedergli le paternità; l'agenzia, infatti, doveva completare una indagine per conto di una impresa industriale che aveva avuto alle sue dipendenze il Favini, un pregiudicato. II poliziotto privato si recava sul posto: avrebbe dovuto essere di ritorno nell'agenzie verso le 17,30. Non vedendolo però comparire, alle 22, il titolare dell'agenzia, sapendo con chi aveva a che fare il suo subalterno, allarmato avvertiva la polizia. Gli agenti della squadra mobile si recavano in via Marcona ed entrati nell'appartamento del Favini, trovavano il pregiudicato che stava « interrogando » lo Smedile che pesto e sanguinante sedeva seminudo su di uno sgabello. Quanto era accaduto lo ha subito riferito il detective, liberato dalle furie del Favini che veniva arrestato: «Non appena ho chiesto al pregiudicato il nome di suo padre, dicendo che ero un poliziotto privato, il Favini, mi ha fatto entrare in casa sua; quindi, chiuso l'uscio alle mie spalle, si è scagliato su di me tempestandomi di pugni. Deve avermi stordito: quando mi sono, infatti, ripreso mi sono accorto che il mio aggressore era riuscito a strapparmi quasi tutti gli abiti. Il Favini, minacciandomi voleva sapere a chi servivano le mie informazioni: ogni volta che gli dicevo di ignorarlo mi investiva con una gragnuola di pugni. Se non fosse arrivata la polizia non so come me le sarei cavata». zia avvisata da un suo superiore Nunzio Smedile ha dovuto farsi medicare alla guardia me dica di Porta Vittoria: è stato giudicato guarìbile in 15 giorni. Il pregiudicato dovrà rispondere di lesioni aggravate sequestro di persona e minacce.

Persone citate: Angelo Favini, Nunzio Smedile, Nunzio Smodile, Smedile

Luoghi citati: Milano