Inizio di stagione

Inizio di stagione Inizio di stagione Con notevole anticipo sul consueto calendario la così detta stagione artistica s'è iniziata nelle gallerie torinesi e promette (o miinaccia...) un ritmo crescente; almeno a giudicare dal primo assalto degli espositori, divenuti fol. la sterminata. Disegni di Marino Marini alla cGalatea>; pitture di Aldo Raimondi alla «Galleria Martina-; di Guido Pajetta alla «Galleria Fogliato»; sculture della giovane jugoslava Olga Jevric alla « Associazione Arti Figurative » (che s'è trasferita in piazza Cesare Augusto 1); mostra provinciale dei maestri artisti nella scuola elementare « Pacchiotti > ; ed al « Piemonte Artistico e Culturale » addirittura una collettiva di 140 pittori e scultori, dotata di otto premi assegnati a Colombotto Rosso, Gino Viano, Giovanni Chissotti, Giosuè Calierno, Amelia Platone Castellana, Pinetta Gramola, Adolfo Merlone, Romano Reviglio, oltre le segnalazioni della giuria relative alle opere di quindici artisti (Castagneto. Conti, Lo Cascio, D. Merlo, R. Campagnoli, Gribaudo. Martellini, Gauli, Polver, Camerini, Pividori, Micca, Gentile, Baretta, Ravotti). In quest'ultima mostra allestita indubbiamente con molto entusiasmo, col lodevole intento di favorire il contatto del pubblico con una categoria di professionisti il cui problema economico è risolto soltanto da questo contatto, non mancano certo le firme-richiamo, da Felice Casorati a Carlo Levi, da Menzlo a Sassu, da Valinotti a Tamburi. Place ritrovarvi nomi noti e cari ai visitatori delle esposizioni della « Promotrice » o del « Circolo degli Artisti », i nomi di Micheletti o Vellan, di Garino o di Galante, di Emprln o di Lisa, del due Gamero o di Peluzzl, di Mus o di Gariazzo, di Martina o di Sartorio, di Solavaggione o di Metello Merlo, di Manzone o di Mantovani, di Monti o di Longhetto, di Roccatl o della Rocci, di Deangelis o di Lo Martire, di Vercelli o di Calvi, di Fico o di Corbelli, d< Chiara o della Vagliasindi; e fra gli scultori, di Aiioati o della Segre, di Terracini o della Formica, di Cassino o di Torresini. Piace soprattutto che a giovani da Gribaudo alla Verzone, da Olivero Pistoletto a De Bonis o a Castagneto, sia dato riconoscimento fra gli anziani. Ma anche sfogliando il grosso catalogo cosi generosamente illustrato, ci si domanda quante di queste 140 opere abbiano davvero una giustificazione d'arte; e se 'a provvisoria rivincita del « figurativo i che la mostra sembra prendersi dell'- astratto » non copra invece una slanca abitudine. mar. ber.

Luoghi citati: Cassino, Piemonte, Vercelli