Gronchi rende omaggio ai martiri di Belfiore

Gronchi rende omaggio ai martiri di Belfiore Xei luogo che vide II toro sacrificio Gronchi rende omaggio ai martiri di Belfiore Il Presidente della Repubblica ba visitato a Mantova la storica Valletta che ha avuto più degna sistemazione - In mattinata aveva assistito all'apertura dei lavori del Congresso della "Dante Alighieri,, Dal nostro corrìspoiulcnlc Mantova, lunedi mattina. Il Presidente della Repubblla, Giovanni Gronchi, ha preenziato ieri a Mantova ad una erie di cerimonie e manifestaioni, tra le quali l'apertura dei lavori del Congresso nazionale della Dante Alighieri e l'inaugurazione del nuovo parco sistemato intorno alla storica Valletta che vide il glorioso sacrificio dei Martiri di Belfiore. Il treno presidenziale ha fatto 11 suo ingresso nella stazione principale alle 9,16. A ricevere il Capo dello Stato erano il sen. Varaldo per il Senato, l'on. Baroni per la Camera, 11 ministro Tuplnl in rappresentanza del Governo, il sindaco di Mantova on. Dugoni, il prefetto prof. Caruso, il comandante della III Armata e della Regione militare Nord-Est, generale Amatucci, il comandante della Regione aerea, generale Bianchi, il presidente del¬ la Provincia on. Aimoni e tutte le autorità civili e militari della regione. Poco dopo il corteo presidenziale raggiungeva, fra due fitto ali di popolo, attraverso le vie del centro pavesate di tricolori, la Prefettura, ove al Presidente Gronchi venivano presentati 1 parlamentari e le autorità civili e militari della regione, della provincia e del comune. Al termine di questa cerimonia 11 Presidente della Repubblica, lasciato il Palazzo del Governo, raggiungeva il tempio di Sant'Andrea ove, accolto dal vescovo mons. Poma, scendeva nella cripta per assistere — come è sempre accaduto in occasione delle visite dei Capi di Stato a Mantova — all'apertura del forziere che custodisce 1 « sacri vasi », preziosissime urne nelle quali è racchiusa la terra del Golgota, che la tradizione cristiana vuole sia intrisa del sangue di Gesù. Risalito alla Basilica, Gronchi ha assistito alla Messa e, dopo 11 rito, ha raggiun¬ to lo storico castello di San Giorgio ove, nella « Sala di Manto », quattrocento congressisti della Dante, convenuti da ogni parte del mondo, lo hanno accolto con un prolungato applauso. Il sindaco Dugoni, che ha parlato per primo, ha sottolineato tra l'altro che la presenza del Presidente della Repubblica alla manifestazione e il rito della Valletta del Martirio rendevano la giornata estremamente solenne. Fra gli oratori ha parlato anche l'avv. Kmilio Pario, a nome del Comitato mantovano della Dante, 11 quale ha consegnato a Giovanni Gronchi la medaglia d'oro del Congresso e il volume contenente le memorie di don Enrico Tazzoli scrìtte prima di salire al patibolo. Hanno poi parlato 11 ministro Tupini ed 11 sen. prof. Aldo Ferrabino, presidente della Dante, che ha tracciato un'analisi storica del 1859 per ribadire sostanzialmente l'attualità e la continuità del valori tanto fulgidamente espressi in quell'anno fatidico. Nel pomeriggio, dopo essere stato ospite del Prefetto nel palazzo del governo, il Capo dello Stato ha ricevuto nel corso di una solenne cerimonia svoltasi nella sala consiliare del palazzo municipale la cittadinanza onoraria di Mantova, conferitagli dal sindaco Dugoni a nome dell'Intera popolazione. Visibilmente commosso, il presidente Gronchi ha risposto alle parole del sindaco ringraziandolo per l'alto onore concessogli. Egli ha detto di accogliere la cittadinanza con particolare gioia, come testimonianza della fiducia che da ogni parte del popolo italiano si volge al capo dello Stato, come al simbolo dell'unità operante e concorde della nazione. «Mantova — ha detto Gronchi — è oggi protesa con tutte le sue forze verso l'avvenire, ma non dimentica del suo passato, quello più lontano, espresso in quegli alti monumenti e quello, più vicino al nostro cuore, della passione e dell'azione risorgimentale. « Ho visitato oggi con emozione — ha proseguito 11 Capo dello Stato — le prigioni in cui i murtiri di Belfiore trascorsero i loro ultimi giorni; ed ho ricordato di questi martiri le virtù che 11 tramandarono all'ammirazione devota delle generazioni successive: un eroismo senza ostentazione, una capacità di sacrificio con la naturalezza di chi compie un dovere, un romanticismo senza retorica. DI fronte a queste memorie io ho sentito che la continuità della tradizione può veramente avere un valore per un popolo che sa come la sua vita si svolga non solo attraverso successi e vittorie, me anche c spesso con sacrifici ». Dopo la cerimonia in Municipio il presidente Gronchi si è recato a visitare le « sale teresiane » della biblioteca comunale, ove sono allestite la mostra del libro mantovano del xv secolo e la mostra degli autografi delle edizioni antiche del carteggio di Baldassar Castiglione. Giovanni Gronchi si è vivamente interessato ai preziosi incunaboli esposti. Quindi, al termine della visita, si è recato alla Valletta di Belfiore, dove si è svolta la cerimonia conclusiva della giornata. Qui il Capo dello Stato ha deposto una corona di alloro al cippo dei Martiri ed ha ascoltato le parole di commemorazione del ministro Tupini e del sindaco di Mantova on. Dugoni, i quali hanno esaltato il Risorgimento italiano e le eroiche figure dei martiri. Conclusa questa cerimonia Il Presidente della Repubblica 6 ripartito da Mantova alla volta di Roma alle ore 10,06. p. r.