Il torneo di scacchi vinto dal fiorentino Gastaldi

Il torneo di scacchi vinto dal fiorentino Gastaldi Il torneo di scacchi vinto dal fiorentino Gastaldi E' la sesta volta che il forte giocatore si aggiudica il titolo nazionale - Erano in lizza trentadue agguerriti concorrenti - Secondo a pari punti il romano Nestler Rimini, lunedi mattina. (m.) Il fiorentino Vincenzo Costaldi, pareggiando l'ultimo incontro con Palmiotto, ha raggiunto alla sommità della classifica il romano Nestler aggiudicandosi il titolo di campione italiano 1959, in conseguenza del metodo « Sonnerborg », che tiene conto del quoziente-punti degli avversari. Si è così conclusa fra calcoli matematici e algebrici la ventesima edizione del campionato nazionale di scacchi, che ha visto in lizza nella nostra città i trentadue concorrenti italiani più agguerriti. L'ultima giornata di questo campionato, iniziatosi il 22 agosto, è stata intensamente drammatica. « Si prega: il massimo silenzio » si leggeva ovunque sui muri e sulle vetrate della sala che ospitava i finalisti, mentre una folla muta e attenta di appassionati si as^ siepava intorno ai tavoli verdi degli scacchisti in lotta per il titolo. Tre Incontri rivestivano particolare Importanza: GrassiGiustolisi; Nestler-Tamburinl; e Castaldi-Palmiotto. Castaldi conduceva la classifica con otto punti e mezzo, seguivano Nestler con otto e Giustolisi con sette e mezzo. Le speranze di quest'ultimo scomparivano per sempre verso mezzogiorno, quando il suo avversario Grassi, con un gioco intelligente; e rapido, lo batteva e si portava a quota sei e mezzo, conquistando il diritta di passare dalla categoria « candidato maestro » a quella di « maestro », la qualificazione più alta alla quale possa aspirare uno scacchista. Assieme a Mario Grassi, di Roma, anche il fiorentino Stefano Bruzzi, grazie al suo brillante pazzamente, poteva fare l'attes,o salto di categoria e qualificarsi «maestro». Dopo parecchie ore di lotta il romano Nestler prevaleva su Tamburini e superava così momentaneamente in classifica, con nove punti, il fiorentino Castaldi. A questo punto la tensione raggiungeva la sua punta massima perché, se Castaldi avesse perduto l'incontro, avrebbe perduto anche il titolo. Castaldi, senza emozionarsi, conduceva con somma circospezione la sua gara. Quasi tutti i trenta concorrenti, che ormai avevano terminato i loro incontri, facevano siepe attorno ai due finalisti. e E' stato un torneo bellissimo, ma molto duro — confessavano eli scacchisti che avevano partecipato al cam¬ pionato — per quanto tutto sia andato come si prevedeva». Infatti Castaldi, Nestler e Giustolisi erano ritenuti 1 più forti, così come il signor Mario Napolitano, di Biella, notissimo negli ambienti scacchistici italiani e internazionali, ma la cui prestazione è stata deludente e riscattata solo nel finale. » La partita decisiva tra Castaldi e Palmiotto terminava alla pari, cosicché la classifica finale vedeva appaiati il fiorentino Castaldi e il romano Nestler. Come s'è detto all'inizio, s'aggiudicava però il titolo per la sesta volta Castaldi, in base al metodo Sonnerborg, basato sul quoziente-punti. Ed ecco la classifica : 1) Vincenzo Castaldi, di Firenze, punti 9; 2) Vincenzo Nestler, di Roma, p. 9; 3) Alberto Giustolisi, di Roma, p. 7,50; 4) Enrico Paoli (campione uscente) di Reggio Emilia, p. 7,50. Bruzzi e Grassi sono stati promossi «maestri»; Pier Luigi Belgi e Castaldo Dell'Accio «candidati maestri»; Schiesari da « regionale » passa « nazionale ». La cerimonia della premiazione è stata trasmessa dalla televisione.

Luoghi citati: Biella, Firenze, Reggio Emilia, Rimini, Roma