Alla media di 50 all'ora

Alla media di 50 all'ora Vivo successo spettacolare della nuova corsa Alla media di 50 all'ora Supremazia della Helyett, che allineava nei suoi ranghi anche Darrigade - Rivière ha deluso: ma il francese ha vissuto un'avventura quasi drammatica nel viaggio verso l'Italia - Troppo debole la formazione di Baldini -DAL NOSTRO INVIATO Blmlnl, lunedi mattina. André Darrigade ha Inaugurato la sua maglia iridata in Italia con una vittoria a quasi cinquanta all'ora: il campione del mondo, insieme a Jacques Anquetil, Graczyk, Vermeulin ed Elliott, gli altri componenti del quintetto della «Helyett*, si è infatti aggiudicato con pieno merito ieri pomeriggio la prima edizione del « Trofeo Longines » a cronometro a squadre. Sul circuito del lungomare di Rimini la formazione franco-irlandese non ha avuto incertezze: ha girato a ritmo vertiginoso già nella serie eliminatoria, vinta alia media di km. 49,366 all'ora, ed ha conservato ancora energie sufficienti per stra- vincere la « finalissima >, alla media sbalorditiva di km. 49,612 all'ora. Il trionfo della squadra francese ha segnato il successo della originale competizione ideata dagli organizzatori del « Corriere dello Sport» in cotlaboroxAone con l'Azienda di soggiorno di Rimini. Una competizione, tuttavia, che pur ottenendo la presenta di un pubblico valutato ad oltre cinquantamila persone e meritati consensi per il suo carattere spettacolare, ha incontrato giuste critiche per la sua formula che toglie praticamente ogni significato allo scont tro diretto fra i grandi specialisti del cronometro. Baldini, ad esempio, troppo solo al comando della Ignis, si è spremuto in un vano sforzo ed ha dovuto accontentarsi del terzo posto, anche perché la « Patema » di Von Looy ha compiuto l'ultimo giro valendosi irregolarmente delia scia dei lanciatissimi francesi. La formula, che considera come tempo valido agli effetti della classifica quello del quarto arrivato, ha fatto tra l'altro vittime illustri. Nelle eliminatorie la Emi si era visto precluso l'ingresso alla finalissima per una foratura di Fornara: la squadra bianco-blu era già stata privata di Pintarelli per una caduta e ha dovuto rallentare e perdere secondi preziosi per attendere Fornara che diventava un elemento essenziale per la classifica. La discussa formula à inoltre costata una squalifica a sorpresa alla squadra di Roger Rivière, che aveva conquistato il secondo posto nella finalissima. Una foratura di Simpson all'ultimo giro, quando già la « St. RaphaelGeminiani > era ridotta a quattro uomini in seguito al ritiro di Hassenforder dopo una foratura, ha provocato uno spiacevole equivoco nelle file della squadra. Riviere e i suoi compagni non si sono resi conto ohe, per rimanere in gara, avrebbero dovuto aspettare ad ogni costo il compagno in difficoltà: Saint invece ha tirato dritto e De Haan e Rivière,- dopo breve incertezza, lo hanno imitatOi mentre Simpson ingenuamente si arrestava a cambiare la ruota invece che proseguire alla meglio fino al traguardo e qui cambiare di bicicletta. All'arrivo il ritardo di Simpson rispetto ai tre compagni ,di squadra era ben superiore ai trenta metri previsti dal regolamento: pertanto la giuria, riunitasi dopo la corsa, ha respìnto l'ordine d'arrivo ufficioso che vedeva Rivière e i suoi al secondo posto, decidendo la squalifica della formazione < St. Raphael-Geminiani » e W conseguente avanzamento di una posizione da parte della Faema, della Ignis e della Mercier, che erano state superate dalla squadra del tre volte campione del mondo. Roger Rivière, che ha completa7nente deluso, , Ita comunque valide attenuanti per la prova opaca e per la disattenzione che gli è costata la perdita del secondo posto e la squalifica: Rivière, infatti, è giunto a Rimini soltanto alle sei di ieri mattina dopo un viaggio alquanto avventuroso. L'aereo, che lo trasportava da Madrid a Milano, ha dovuto girare per oltre quaranta minuti sabato sera sul cielo della Malpensa in attesa che cessasse un violentissimo temporale: ad atterraggio compiuto, Rivière si è portato alla stazione di Mila¬ no, ove si è accorto che il treno utile per Rimimi era già partito da un pezzo; il treno successivo è giunto a Bologna con oltre un'ora di ritardo, facendo mancare al francese la coincidenza e ritardando quindi il suo arrivo fino alle sei del mattino. Il campione del mondo ha quindi passato praticamente la notte in bianco e forse per colpa di un temporale ha perso ogni possibilità di reggere il confronto con gli avversari An-metil e Darrigade. La prima serie di eliminazione del «Gran Premio Longines» si. ero fniziàià puntualmente dllè 1%,S0 con tempo abbastanza bèllo e in una atmosfera di viva curiosità per questa corsa ■nuova al cento per cento; alla partenza, nell'ordine', St. Raphael-Geminiani, Mercier, Móiteni-Tebag, Atala ed Emi; i concorrenti devono compiei e sei giri per un totale di-Km. S7. Hassenforder, compagno di Rivière, fora subito al primo giro e quelli della < St. Raphael», pur rimasti in quattro, segnano il secondo miglior tempo con 5' 28alle spalle della «Emi»' di FornaraMoser, che ottiene S'S7",.corrispondente a una media di Km. 40MO. Nel secondo giro gli svizzeri della Molteni perdono Traxel per foratura e quelli della Emi devono rinunciare a Pintarelli, caduto in seguito allo scoppio di un tubolare in curva. La squadra di Fornara continua a guidare la corsa, ma al quinto e penultimo giro lo stesso Fornara fora e i compagni devono attenderlo sempre perché quello che conta è il tempo del quarto arrivato: i secondi preziosi co- si perduti relegano la sfortunata squadra biancoblù al quarto posto nella serie vinta dalla < St. Raphael » (alla media di Km. 47#17) davanti alla Mercier (a S"), all'Atala (a U"), alla già citata Emi (a 18") e alla Molteni (a SS"). . Nella seconda serie, dopo un inizio folgorante tra Baldini e Ronchini (il leader della Bianchi compie il primo giro a 50,1)63 di media e l'ex-campione del mondo subito risponde girando a 50,782;, il duello fra i due romagrnoM cede il campo al dominio dei francesi di An• SHSULS .Darrigade: Jta « Helyett» vince" "facilmente a 49,358 di media davanti al quintetto di Baldini. E' stata una battaglia velocissima, in cui i primi tre hanno ottenuto addirittura tempi inferiori al vincitore della serie precedente: la: «Faema», che ha compiuto il percorso in 33W contro i 34'oe" dell'Atala, terza classificata nell'altro raggruppamento, ottiene il quinto posto di finalista. Un intermezzo dilettantistico e qualche manovra per pendere tempo e non giun■gere in anticipo col programma sul collegamento con la tv (fra le manovre dilatorie, un giro di pista degli strilloni dei giornali), poi si attacca, con le due prove di finale. Per l'aggiudicazione dei piazzamenti, dal sesto al decimo posto, si battono partendo nell'ordine: Emi, Bianchi, Ghigi, Molteni e Atala: i giri da percorrere sono sette, di Km. ■'/,itos ciascuno, corrispondenti a un totale di Km. 31J50 circa.. La Emi ha recuperato Pintarelli (medicato all'ospedale e tornato in tempo per scendere di nuovo in gara) ma il lungo trentino, dopo il primo giro, è costretto a ritirarsi e i bianco-blu, rimasti in quattro, perdono progressivamente terreno. Vincerà la «Bianchi-i, in 39'OS", media Km. i8,38Ì, davanti alla « Molteni » distanziata di l'is", alla Emi, all'Atala e alla Ghigi. Ed eccoci giunti aita finalissima: la bandierina per. dare il «ria» alla Ignis e successivamente alla Faema, Helyett,.St. Raphael e Mercier, cala sul circuito a bordo di un elicottero; la porta una bionda attrice, Scilla Gabel, ex-controfigura di Sofia Loren. Dopo il segnale, di partenza, dato dalla diva alle squadre distanziate di un minuto l'una dall'altra, si scatenarla lotta sul filo dei secondi: il primo giro vede in testa la «Bt. Raphael» in S'SS", con un secondo appena su «Helyett» e «Faema», tre secondi sulla « Ignis » e otto sulla «Mercier» di Louison Bobet. Nel secondo giro Anquetil e Darrigade aumentano il ritmo, uguagliando con 10'B7" il tempo complessivo di Rivière e ottenendo con S'84" il miglior tempo parziale; Baldini, invece, costretto a lavorare quasi sempre da solo in testa al suo quintetto, perde progressivamente terreno e la lotta si restringe ben presto alle due squadre francesi. Nel terzo giro la «Helyett» è in vantaggio di h" sui rivali e conferma i S'SV, mentre nel passaggio successivo strappa altri B" a Rivière; Baldini, che ha perso Falaschi per foratura, è ormai a SS". Giro per giro i lanciatissimi francesi accumulano secondi sugli avversari e aumentano il loro vantaggio. Nei due giri finali la « St. Raphael » perde prima Hassenforder, poi anche Simpson si ferma per una foratura e i compagni — per un equivoco — non lo attendono; è il tempo del quarto arrivato quello che conta e quindi Rivière, Saint e De Haan aspettano ansiosamente l'arrivo dell'inglese che solo per il" sulla « Faema » riesce a salvare il secondo posto della sua squadra. Un salvataggio che, come si è visto, durerà soltanto fino all'intervento della giuria. La «Faema» di Van Looy, che per tutto l'ultimo giro, raggiunta dai francesi, ha illecitamente usufruito della scia di Anquetil-Darrigade, « ruba » praticamente negli ultimi chilometri il terzo posto a un Baldini che, non fosse altro che per il suo coraggioso sforzo, solitario, avrebbe meritato un riconoscimento migliore. Ultima e staccatissima è la «M'ercier» di Bobet: Louison ha avuto un sacco di applausi, ma una squadra di «vecchietti» come la sua non è certo fatta, e lo ha dimostrato, per un vertiginoso carosello a cinquanta all'ora. Poi la decisione della giuria che squalifica la squadra di Rivière e fa guadagnare un posto a tutte le sue avversarie. Gianni Pignata Due Immagini della corsa di Blmlnl. A sinistra: la squadra di Baldini in piena azione. A destra: Bobet consiglia Anquettl, al passaggio bulla linea del traguardo (Telefoto)

Luoghi citati: Bologna, Italia, Madrid, Milano, Rimini, Rivière