Maspes nella finalissima batte Rousseau

Maspes nella finalissima batte Rousseau Tra i professionisti: una vittoria ciascuno, poi il guizzo irresistibile dell'azzurro Maspes nella finalissima batte Rousseau Nella velocità dilettanti due italiani in finale: il più esperto Gasparella ha la meglio sul ventiduenne Gaiardoni siÉMtfHaaaÉÉÉaH Amsterdam, lunedi mattina. Due titoli in palio, due titoli vinti dagli azzurri, ieri a Amsterdam. E' stato il giorno del nostro trionfo. Gasparella ha conquistato la maglia iridata nella velocità dilettanti Ce Gaiardoni, al secondo posto, ha confermato la bontà della scuola italiana, ripetendo cosi il risultato dello scorso anno a Parigi), e Maspes si è imposto nella velocità professionisti. Se il primo successo quasi veniva ritenuto come scontato, il secondo ha costituito la grossa sorpresa, una sorpresa che ci ha fatto vivere allo Stadio olimpico momenti di intenso, di schietto, di esaltante entusiasmo. Maspes era in forma, il ragazzo milanese, dopo un periodo oscuro seguito ai titoli mondiali del '55 e del '56, aveva ripreso l'allenamento con pazienza di chi sa di avere sbagliato tutto. Maspes era in forma, ma i favori dei pronostici si convogliavano su Russeau, il super-asso francese, che pareva davvero imbattibile. Anche ieri, nelle semifinali, Rousseau aveva ridicolizzato De Bakker, mentre Maspes era, sì, riuscito a battere Derksen, ma senza eccessivo slancio. La finale, insomma, sembrava segnata in partenza; soHanto nel clan italiano, a dire la verità, si nutriva una serena speranza, lo stesso G.T. Costa, di solito abituato a considerare i fatti con assoluta obiettività, non nascondeva la sua speranza. I due salivano in pista, nello stadio immenso si faceva un silenzio profondo. I due percorrevano lentissimi il giro iniziale, incominciavano il secondo giro sempre a passo d'uomo. Ai duecento metri scattava Rousseau, Maspes rispondeva allo scatto in maniera superba. L'italiano passava in curva il francese e si affacciava sul rettilineo d'arrivo con un lievissimo vantaggio. < E' fatta! », si disse. Invece no. Rousseau si portava al l'altezza di Maspes, sul traguardo dava un colpo di reni che letteralmente proiettava la bicicletta davanti alla bicicletta dell'azzurro. Le nostre azioni subivano un duro colpo. Maspes però tornava sul prato tranquillo, ordinava di cambiare rapporto, di metterne uno di maggiore potenza. Seconda manche. Rousseau scatenava l'attacco, peccando di presunzione. Maspes contrattaccava, lo superava, resisteva al brillante ritorno del parigino. Jl pubblico impazziva di applausi, il duello diventava rovente, trascinava all'entusiasmo. Uno a uno, la « bella ». Questa volta Rousseau, ai trecento metri, allargava in su, verso il bordo della pista, per prendere lo slancio. In quell'attimo, Maspes si buttava a capofitto. Un'azione da manuale, tanto era decisa e tempestiva. Un pugno da k.o., ecco. Rousseau replicava, ma la sua era la replica di chi ormai aveva perso. Maspes vinceva facilmente e scoppiava il finimondo. Il pubblico tributava una grande ovazione, manco Maspes,fosse olandese, gli azzurri, con Gasparella in testa, già vestito della maglia iridata, strappavano il vincitore dalla bicicletta, lo issavano sulle spalle, portandolo in allegro trionfo. Dalla tribuna, intanto, una giovane donna bruna si faceva largo tra la folla. Aveva un bimbo di tre anni in braccio. La moglie e il figlio di Maspes superavano a velocità record ogni sbarramento. Eccoli sul prato a partecipare, insieme con ii papà del campione, alla festa comune. Maspes saliva sul podio con il figlio a tracolla, il nostro inno nazionale, in un nuovo trionfo di applausi, salutava il lento issarsi del bianco rosso e verde sul pennone più alto. Bello, bello sul serio. Una scena che non dimenticheremo troppo presto. La gioia per l'imprevisto successo di Maspes non deve naturalmente relegare in un canto l'altro trionfo italiano, ottenuto dai dilettanti. Gasparella e Gaiardoni erano nettamente i concorrenti più /orti, e meglio preparati, e solo in semifinale Gasparella, — opposto a Sterckx — si vedeva costretto a ricorrere alla « bel- , o ù a o o e n , o — a c s i Za» dopo avere perso banalmente la prima prova. Sterckx viveva così i suoi cinque minuti di notorietà: ci si informava di lui e si scopriva un particolare raccapricciante, il belga, tre o quattro settimane or sono, in Germania, era uscito di pista, era volato tra il pubblico, aveva colpito una donna uccidendola sul colpo. Il risultato della «bella» ricacciava nell'anonimo Sterckx e la sua triste storia. In finale entravano, a vele spiegate, Gasparella e Gaiardoni, il quale, per conto suo, aveva liquidato Grouchet. Via su due manches, doppio successo di Gasparella. Gaiardoni, sul prato, pativa una crisi di nervi, grosse lacrime ■ prendevano a scivolare giù. sulle guance bruciate dal sole. Gasparella lo lasciava sfogare, poi lo prendeva fraternamente sotto braccio: <• Ho venticinque anni, io. Tu ne hai ventidue. Hai tempo, ti capisco, fatti coraggio! ». I due compivano abbracciati il giro d'onore, Gaiardoni continuava a piangere, le sue lacrime brillavano al sole che illuminava di traverso la pista. Due titoli in palio, dite titoli vinti dall'Italia. La soddisfazione è legittima, il bilancio per noi è meravigliosamente all'attivo. Calerà un po', questo bilancio, nei prossimi giorni, dal momento' che nelle competizioni che restano le nostre aspirazioni sono mode ste. Ieri abbiamo visto all'o pera gli inseguitori dilettanti, impegnati nei quarti di finale. Testa è stato eliminato, Vallotto invece, superando Van Der Lans, è entrato in semifinale. Ma il titolo andrà probabilmente al tedesco Altig. Un ragazzo che fa l'elettricista in una fabbrica di automobili, un tedesco, che, in patria, è tre volte campione nazionale, di inseguimento individuale, di inseguimento a coppie e di « americana ». L'ultimo alfr ro, Altig l'ha conquistato in compagnia di suo fratetllo. n ragazzo, è fortissimo, solo una grossa sorpresa può batterlo. Ieri ancora hanno gareggiato gli stayers. Nella batteria dei dilettanti, il nostro De Lillo ha fatto una magra figura e ha vinto l'olandese Van Houwélngen; nella batteria dei professionisti si è imposto lo spagnolo Timoner, seguito dal belga De Paepe e dall'olandese Wierstra. I tre si sono qualificati per la finale, ed il terzo posto di Wierstra ha dato modo alla giornata di terminare in maniera quasi patetica. Wierstra, infatti, la settimana scorsa aveva bisticciato con il suo allenatore abituale e, per i campionati del mondo, ne aveva scelto un altro. Costui, ieri l'altro sera, si è ammalato e Wierstra si è visto così costretto a gareggiare nella scia della moto guidata dall'ex-amico, con il quale nemmeno più rivolgeva parola. Ha finito la gara, è entrato in finale. E' andato allora al microfono e con un bel gesto si ù pubblicamente rappacificato con l'allenatore, spiegando bene come erano andate le cose. La folla si spellava le mani ad applaudire. Poi Wierstra, un bel ragazzo bruno, figlio di un avvocato, e l'allenatore, un uomo anziano dai capelli ormai bianchi, hanno aompiuto un giro d'onore supplementare. Gli spettatori sono andati in brodo di giuggiole. I -ventimila del pubblico sono tornati a casa a cuor contento: quante emozioni, in sei ore che era i -ato lo spettacolo! Gigi toccaci ni 1. Derksen 11"6, 2. De Bakker; bella: 1. Derksen 12", 3. De Bakker. Finale primo e secondo posto: la m. 1. Rousseau 11"8, 3. Maspes; 3a m. 1. Maspes 12"2, 2. Rousseau; bella: 1. Maspes 12"2, 2. Rousseau. Classifica Anale: 1. Maspes, 2. Rousseau, 3. Derksen, 4. De Bakker. Inseguimento dilettanti - Quarti di Anale: 1° quarto, 1. Altig 4'59", 3. Cohler; 3o quarto: 1. Vallotto 5'3/10, 2. Van Der LanB; 3» quarto: 1. Trepp 5'4", 2. Testa-, 4° quarto: 1. Delattre 5'3/10, 2. Maurer. SI piazzano cosi per le semifinali, che si svolgeranno domani sera: Vallotto, che si batterà con Delattre. e Altig, che Incontrerà Trepp. Mezzofondo professionisti - 2* batterla: 1. Timoner, 2. De Paepe a un giro e 100 m., 2. Wierstra a un giro e 160 metri. ■liiiiiiiiiiiiiiiiiiiililillliiiiiiiiliiiinililliii 3«ss&a Gasparella (a sinistra) batte Gaiardoni nella Anale del campionato mondiale dilettanti sulla pista di Amsterdam (Tel.)

Luoghi citati: Amsterdam, Germania, Italia, Parigi