Il pauroso episodio a 100 metri dall'arrivo

Il pauroso episodio a 100 metri dall'arrivo Per fortuna il traguardo ero in solita e nessuno si è fatto sna'e Il pauroso episodio a 100 metri dall'arrivo Conterno costretto a rallentare - Le fasi della eorsa - Coppi si è ritirato Dodici nomi per il campionato del mondo: Baldini, Defilippis. Nencinia Conterno, Benedetti, Bruni, Cortesi, Oismondi, Ronchini, Zamboni, Falaschi e Boni DAL NOSTRO INVIATO Vignola, lunedi mattina. Bomboni, un veneto piccoletto e sempre sorridente, ieri mattino, al via della MilanoVignaio, andava in cerca del commissario tecnico Binda per chiedergli se fosse stato sufficiente arrivare tra i primi cinque al traguardo per essere selezionato nella squadra azzurra dei campionati del mondo Zamboni, ragazzo che evidentemente- si conosco bene/, era convinto di un suo buon piazzamento e mascherava le sue 'legittime aspirazioni sotto un velo di prudente modestia. Alla resa dei conti, infatti, il capofila della Torpado non soltanto si è piazzato nei primi Cinque, ma ha vinto addirittura, anche se una volta ancoro le sue indiscutibili virtù di buon corridore hanno avuto l'aiuto importante della sorte. Zamboni, alla vigilia del Tour, partecipò al Giro di Toscana e, nella volata conclusiva, ormai tagliato fuori dalla lotta per il successo, si vide assegnare la vittoria dalla giurìa, obbligata a retrocedere Benedetti, responsabile di un danneggiamento nei riguardi di Conterno. Nello sprint di ieri il giovanotto ha avuto di nuovo la sorte alleata, grazie ad un episodio che ha fatto trattenere il flato dalla paura a tutti gli spettatori che, in un sovrano disordine, si accalcavano nei pressi dello striscione d'arrivo. A Vignola, la gara terminava in cima ad una. salita lunga circa un chilometro, ed abbastanza dura. C'era una confusione difficile da descrivere, un pigia-pigia furibondo dietro i sottili fili di ferro che delimitavano la strada, una atmosfera da sagra di paese sostenuta dalle gagliarde grida dei tifosi in canottiera ed a torso nudo! Quattro uomini, poco avanti gli altri, avevano preso un soffio di vantaggio, i quattro uomini erano Zamboni, Velucchi, Falaschi e Contemo. Un agente motociclista precedeva il quartetto per garantire l'ordine, ma, povero ragazzo, a cento metri dallo striscione andò a gambe levate, causa una sbandata provocata forse dallo scarto effettuato per evitare uno spettatore. Un attimo di terrore, un attimo solo, ma intenso di emozioni. Per buona sorte, la moto fini proprio sul limitare della strada, mentre l'agente rimase a terra a sbarrare parte del cammino, si era in salita, al termine di una gara dura e. combattuta, la velocità dei corridori era quindi molto relativa. Lo sfortunato protagonista del bapitombolo venne evitato dai ciclisti, nulla, ma proprio nulla capitò di grave. E- onestamente dobbiamo dire che forse Zamboni avrebbe trionfato lo stesso in una volata regolare. Ma resta il dubbio maligno: Conterno, infatti, si vide costretto a rallentare, il suo slancio si spense nella logica preoccupazione di evitare il peggio. Oli atleti finirono la volata contro un muro di spettatori indisciplinati, che facevano massa immediatamente dopo il traguardo, e scomparvero nella caotica baraonda. Cercammo Binda. Il Commissario tecnico era scomparso. Ci diede una mano il nostro autista Paletto Binda era riuscito a intenistarlo ,ui. La squadra azzurrar Binda, per regolamento, è obbligato a tenere la bocca chiusa. Ma aveva detto di essere rimasto bene impressionato da Conterno, da Carlesi, da Gismondi, da Nencini / dodici selezionati, comunque, sarebbero stati resi di pubblica ragione oggi pomeriggio lunedi, nel sacro rispetto delie leggi che disciplinano l'Unione Velocipedistica italiana in questa materia, che deve essere delicata. Dodici nomi. Si può tentare, magari con la presunzione di fare centro, o, almeno, di andarvi vicino. Ecco la lista € anticipata »; Baldini, Defilippis, Noncini, Conterno, Benedetti, Bruni, Carlesi, Gismondi, Ronchini, Zamboni, Falaschi e Boni. Se la lista è sbagliata, è sbagliata di un nome, di due al massimo. E veniamo alla corsa, che è stata bella e interessante, pri ma sulla piana assolata della Via Emilia, poi sul oirouito di Vignola, un circuito lungo dal più al meno otto chilometri, da ripètere sette volte. Abbiamo detto ohe ogni giro del circuito presentava un cfcilometro di salita abbastanza dura La Milano-Vignola serviva di indicazióne per il circuito di Zandwoort, che, a quanto si afferma, è piatto oom.e un biliardo. La salitella di Vignola, quindi, stonava, tenendo conto del carattere indicativo della competizione, ma le difficoltà, secondo gli ottimisti, hanno avuto il pregio di sottolineare il buon grado di forma messo in mostra da parecchi nostri elementi. Il tono sostenuto della gara intera, del resto, è sottolineato dalla media che sfiora i -JS l'ora. Una me¬ dia che è il frutto di una lodevole tendenza al combattimento, tendenza che si è mantenuta uivace dal principio alla fine, in una scoppiettante serie di fughe decise e di iffannose rincorse. I primi a tentare l'avventura sono stati Conterno, Pelle grini, Paoletti, Cainero, Pinarelli, Cattaneo, Brenioli, Kazianska, Domenicali e Tozza, i quali, fuggiti in partenza, fcan. no tenuto duro per so km., senza che il gruppo, agitato nell'inseguimento, mai riuscisse ad acchiapparli. Carlesi, in questo periodo, fu attivo nell'organizzare la caccia, e il ficongiungimento avvenne per opera di un plotone, che, trascinato dal «C'oppino > e comprendente tutti i migliori, ad eccezione di Coppi e di Defilippis, piombò sui primi dopo il passaggio da Fìorenzuola. La pace durò poco, giusto il tempo di transitare insieme al rifornimento. Subito dopo scattarono dieci uomini, cui se ne aggiunsero altri dieci. Tra i venti, c'erano Fabbri, Baffi, Gismondi, Ferlenghl, Brandolin, Carlesi, Ronchini e Maser. La reazione'del plotone, dove, nel frattempo, erano rientrati Coppi e Defilippis, fu però violentissima e il tentativo sfumò presto. Si misero allora all'opera in tredici; Zam boni, Gismondi, Boni, Brandolin, Guarguaglini, Fagni, Ferlenghi, Tosato, Vanzella, Conti, Baffi, Tamagni e Vignolo. Scapparono a 50 all'ora, letteralmente scatenati. Ferlenghi e Vignolo si persero per strada, in' una incauta sosta a cercare acqua, Zamboni bucò una gomma. Restarono cosi in dieci, che si affacciarono al circuito di Vignola, con un minuto di vantaggio su Martini, con l'is" su una pattuglia comprendente, tra gli altri, Conterno, Coletto e Zamboni, e con £' sul grosso. Incominciò il girotondo in un ambiente infocato dal tifoLa battaglia si accese furiosa. I dieci all'avanguardia si ridussero ancora per una caduta di Brandolin, e, fino all'ultimo giro, furono capaci di resistere all'incalzare del plotone, nel quale tutti si battevano con uno slancio fuori delle abitudini. Defilippis, già sicuro della maglia azzurra, si ritirò e si ritirò pure Coppi, tradito da una foratura, proprio davanti alle tribune, il pubblico, ohe inalberava enormi cartelli, che consigliavano a Binda, senza, eccessive perifrasi, di includere Fausto nella formazione per i mondiali, commentò l'avvenimento con alte urla di dispetto. ..... ...»,, Pareva che i nove battistrada fossero 'in grado di concludere la loro fatica con gli onori del trionfo, ma, lungo i chilometri conclusivi, avvenne una specie di ricongiungimento generale. Poi la volata, con l'imprevisto scivolone del motociclista. Poi il pubblico padrone di tutto. E Binda a scappare- via in macchina a Milano, per definire la Usta dei dodici prescelti-per l'Olanda. Il prossimo appuntaménto è per domenica a Legnano, per la < Coppa Bernocchi >. / dodici selezionati saranno una volta di più sottoposti all'osa- me. Otto verranno promossi titolari, quattro resteranno semplicemente riserve. &è da scommettere: polemiche in vista. Gigi Boccacini 1. Zamboni in ore 6,3' alla medi» di km. 41,903 ; 2. Velucchi; 3. Falaschi; 4. Conterno; 5. Almavlva; 6. Ronchini; 7. Benedetti; 8. Magni; 9. Ciampi; 10. Moser; 11. Padovan; 12. Carlesi; 13. Marslli; 14. Vignolo-, 18. Gismondi. * Osvaldo Bassi del G. S. Ceat ha vinto la « 79» San Pellegrino », disputatasi ieri-a Torino. Il giovane corridore ha percorso ■ 1 140 km. della corsa In 3 ore e 87' alla media di km. 38,700. Secóndo si è classificato Perisslnotto, terzo Toffoletto del G. S. Fiat. * «lanciano dell» Società Sportiva Pedale Chlercso, ha vinto ieri la corsa ciclistica «Coppa Città di Cuneo » Il gruppetto del fuggitivi all'Ingresso del circuito finale Zamboni vince In volata sul traguardo di Vignola (Telefoto a « Stampa Sera »)