Oggi a Venezia il convegno sulla delinquenza giovanile

Oggi a Venezia il convegno sulla delinquenza giovanile Oggi a Venezia il convegno sulla delinquenza giovanile Vi partecipa il ministro della Giustizia Gonella insieme con giuristi, filosofi, scrittori italiani e stranieri Venezia, 25 settembre. (<&. I.) - Domani e domenica si svolgerà all'Isola di San Giorgio il Convegno promosso dal Centro di cultura e civiltà della Federazione Giorgio Cini sul problema della delinquenza giovanile. Alla manifestazione, che ha per tema « Adolescenza traviata », ha dato la sua adesione il ministro di Grazia e Giustizia Guido Gonella, il quale sarà presente alle discussioni di domani pomeriggio. Egli intanto ha fatto pervenire al Centro di cultura e civiltà della Fondazione un telegramma in cui fra l'altro dice: «Esprimo più vivo compiacimento Centro cultura sempre sensibile problemi morali nostro tempo e assicuro mio intervento, augurandomi poter comunicare provvedimenti allo studio su delinquenza precoce e avere dal convegno opportuni suggerimenti ». Al Convegno prenderanno parte filosofi, giuristi, uomini iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiii politici, ecclesiastici, scrittori Interverranno sicuramente, oltre al ministro, gli uomini di legge De Marsico, Petroncelli Augenti, Cabrini, Jaeger, Vassalli; i filosofi Spirito, Oppocher, Musatti, Calò; gli scrittori Pasolini, Ansaldo, Jemolo, Pomilio, Tumiati, Spadolini; criminologi Di Tullio, Graven, Fenech, oltre ad esponenti del la polizia e degli istituti di detenzione e pena. Non mancheranno personalità estere. Il prof. Francesco Carnelut ti, ha esposto in un opuscolo da distribuire a tutti i parte cipanti, le proprie vedute sul problema degli adolescenti traviati. «Viviamo — ha scritto il prof. Carnelutti — in un clima pazzesco di frenesia, dal quale non possiamo difenderci neppure nelle nostre case, ove esso penetra e ci aggredisce con le onde radiofoniche e televisive. La triste assuefazione ce sta mitridatizzando un po' tutti, vecchi e giovani, colti e incolti, non ci impedisce di constatare che oggidì non si canta più ma si urla, che non si danza più ma ci si dimena grottescamente, all'urto di ritmi ossessivi; è un eccitamento incessante alla violenza, alla violenza cieca e senza perché, alla violenza per la violenza. Va da sé che un siffatto stato di cose si ripercuote sinistramente e disastrosamente sui giovani ». Senza scendere a particolari sui possibili rimedi, Carnelutti ha indicato la famiglia, la scuola e l'educazione religiosa come strumenti sicuri, insopprimibili ed efficaci di educazione e rieducazione. Quanto al castigo egli non nasconde la sua perplessità riguardo ai luoghi di detenzione come sono organizzati attualmente in Italia e altrove. La loro idoneità è dubbia. Il problema pratico delia reclusione sta nella « compagnia ». « La compagnia che l'individuo trova nei reclusori è purtroppo quella che il malato trova negli ospedali; una compagnia di altri malati». E' su questo punto, a quanto pare, che la discussione sarà approfondita. Oggi a Venezia il convegno sulla delinquenza giovanile Oggi a Venezia il convegno sulla delinquenza giovanile Vi partecipa il ministro della Giustizia Gonella insieme con giuristi, filosofi, scrittori italiani e stranieri Venezia, 25 settembre. (<&. I.) - Domani e domenica si svolgerà all'Isola di San Giorgio il Convegno promosso dal Centro di cultura e civiltà della Federazione Giorgio Cini sul problema della delinquenza giovanile. Alla manifestazione, che ha per tema « Adolescenza traviata », ha dato la sua adesione il ministro di Grazia e Giustizia Guido Gonella, il quale sarà presente alle discussioni di domani pomeriggio. Egli intanto ha fatto pervenire al Centro di cultura e civiltà della Fondazione un telegramma in cui fra l'altro dice: «Esprimo più vivo compiacimento Centro cultura sempre sensibile problemi morali nostro tempo e assicuro mio intervento, augurandomi poter comunicare provvedimenti allo studio su delinquenza precoce e avere dal convegno opportuni suggerimenti ». Al Convegno prenderanno parte filosofi, giuristi, uomini iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiii politici, ecclesiastici, scrittori Interverranno sicuramente, oltre al ministro, gli uomini di legge De Marsico, Petroncelli Augenti, Cabrini, Jaeger, Vassalli; i filosofi Spirito, Oppocher, Musatti, Calò; gli scrittori Pasolini, Ansaldo, Jemolo, Pomilio, Tumiati, Spadolini; criminologi Di Tullio, Graven, Fenech, oltre ad esponenti del la polizia e degli istituti di detenzione e pena. Non mancheranno personalità estere. Il prof. Francesco Carnelut ti, ha esposto in un opuscolo da distribuire a tutti i parte cipanti, le proprie vedute sul problema degli adolescenti traviati. «Viviamo — ha scritto il prof. Carnelutti — in un clima pazzesco di frenesia, dal quale non possiamo difenderci neppure nelle nostre case, ove esso penetra e ci aggredisce con le onde radiofoniche e televisive. La triste assuefazione ce sta mitridatizzando un po' tutti, vecchi e giovani, colti e incolti, non ci impedisce di constatare che oggidì non si canta più ma si urla, che non si danza più ma ci si dimena grottescamente, all'urto di ritmi ossessivi; è un eccitamento incessante alla violenza, alla violenza cieca e senza perché, alla violenza per la violenza. Va da sé che un siffatto stato di cose si ripercuote sinistramente e disastrosamente sui giovani ». Senza scendere a particolari sui possibili rimedi, Carnelutti ha indicato la famiglia, la scuola e l'educazione religiosa come strumenti sicuri, insopprimibili ed efficaci di educazione e rieducazione. Quanto al castigo egli non nasconde la sua perplessità riguardo ai luoghi di detenzione come sono organizzati attualmente in Italia e altrove. La loro idoneità è dubbia. Il problema pratico delia reclusione sta nella « compagnia ». « La compagnia che l'individuo trova nei reclusori è purtroppo quella che il malato trova negli ospedali; una compagnia di altri malati». E' su questo punto, a quanto pare, che la discussione sarà approfondita.

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