Venti bambini fra i morti del quadrimotore precipitato in fiamme al decollo da Bordeaux di Sandro Volta

Venti bambini fra i morti del quadrimotore precipitato in fiamme al decollo da Bordeaux Cinquantatré persone hanno perduto la vita, dodici feriti Venti bambini fra i morti del quadrimotore precipitato in fiamme al decollo da Bordeaux / piccoli andavano a raggiungere f parenti in Africa centrale dopo un periodo di vacanze in Francia - Tutti i membri dell'equipaggio fra le vittime - Il «DC-7» prese quota con difficoltà e urtò contro un bosco di pini: subito esplosero i 26 mila litri di carburante - La pioggia impedì che il fuoco si propagasse ad un vicino villaggio (Dal nostro inviato speciale) Bordeaux, 25 settembre. Avvolto nelle bende, che gli impediscono qualsiasi movimento, Sckou Sissoko, ministro della Sanità del Camerini, giace in una camera dell'ospedale di Bordeaux. E' uno dei superstiti della sciagura aerea della notte scorsa e il solo che abbia potuto fare finora un racconto coerente dei fatti. Le sue ferite non sono d'altronde molto gravi, ed egli, che è un vigoroso negro di 35 anni, con una perfetta educazione europea, tiene a dimostrare di non aver perduto il sangue freddo. Neanche lui ha potuto dir molto, però le sue parole sono la sola testimonianza diretta, nel panico che domina aticora gli altri superstiti. < Allo scalo di Bordeaux — ha detto Sckou Sissoko — ero secso dall'apparecchio per sgranchirmi le gambe, e, quando l'altoparlante ha richiamato i passeggeri a bordo, ho ripreso posto sulla mia poltrona. Mi ero leggermente assopito nel momento della partenza, ma, nel dormiveglia, mi resi conto confusamente che qualcosa non andava: l'apparecchio sembrava stentare a staccarsi da terra, e, infatti, ritardò più del solito a levarsi in volo. Non ci feci però troppo caso e stavo ormai per addormentarmi del tutto quando fui risvegliato da alcune scosse fortissime. Le etnie degli alberi erano quasi alla stessa altezza del finestrino. La catastrofe fu immediata: un urto, una tremenda esplosione, e subito altissime fiamme si levarono nella parte anteriore della carlinga. € Mi ritrovai in mezzo alla campagna, col viso inondato di sangue e atroci dolori in tutto il corpo. Un immenso rogo illuminava a giorno l'orrenda scena, mentre urla di terrore si levavano all'intorno. Fortunatamente, i soccorsi furono rapidissimi c una squadra e a l a n a i n e o a a e o i , a e i i a a e. i i o. di salvataggio mi raccolse dopo pochi minuti. Devo la vita alle persone coraggiose che attraversarono il sipario di fuoco per venirmi in aiuto >. 53 morti e 12 sopravvissuti, fra cui alcuni feriti gravi, sono il tragico bilancio della sciagura. L'aereo, un DC.7, della linea che collega Parigi a Abidjan nella Costa d'Avorio, precipitò la notte scorsa alle S3,iS, un minuto dopo aver decollato dall'aeroporto di Bordeaux, in cut aveva fatto scalo per rifornirsi di carburante. Era partito da Parigi alle 19,45 con 33 passeggeri ed altri SS ne aveva imbarcati a Bordeaux: compresi i 9 uomini dell'equipaggio, c'erano dunque 65 persone sul DC.7. Si trattava iti genere di famiglie di ,'iinzionari coloniali che rientravano in sede dopo aver trascorso le vacanze in Francia, e ciò spiega il gran numero di donne e di bambini fra le vittime. Fra i morti, ri sono infatti una ventina di bimbi al di sotto del 10 anni e alcuni avevano addirittura soltanto pochi mesi. Si sono invece salvati Bruno Barre, di 3 anni, e la sorclliìia Cathelinc, di i quali hanno perduto Iterò tutta la famiglia: il padre, la madre e la sorellina Francisquc, di H anni. Fra i morti è il signor Paolettì, di origine italiana, mentre si sono salvati la moglie Maria Luisa e la figlia Caterina, di 15 anni. Tutti i membri dell'equipaggio sono fra le vittime, compresa la hostess. Chantal, figlia del visconte Dr Jotemps. La sciagura avvenne un minuto dopo il decollo. A quattro chilometri dalla pista dell'aeroporto, l'apparecchio precipitò su una pineta che si trova a non molta distanza dalla villa di Arcachon, dove Gabriele D'Annunzio ha scritto molte delle sue opere, e falciò su un tratto di un centinaio di metri una cinquantino di pini a dicci metri di altezz'i. Immediatamente, i ventiseimila litri di carburante con cui erano stati riempiti i serbatoi n bordo esplosero e si incendiarono Gigantesche fiamme, risibili dal centro della città di Bordeaux, si levarono nella notte. Un doganiere, che aveva assistito alla partenza del DC 7, ha dichiarato: « Ho visto i passeggeri sorridenti qualche minuto prima della catastrofe. Dalla ;« luihina ho assistito al deetèt j. Ho notato che i Motori non funzionavano bene: l'apparecchio non riusciva a prendere quota. Poi, all'improvviso, è stata una terribile esplosione: è un miracolo che qualcuno sia riuscito a salvarsi >. Il miracolo si spiega col fatto che i soprnvuissuti sono stati lanciati fuori dell'apparecchio prima della esplosione. Essi sarebbero tutti periti egualmente se i soccorsi immediati non li avessero strappati alle fiamme. La pioggia a dirotto facilitò d'altronde l'opera dei pompieri, impeden do che il fuoco si propagasse all'intera pineta. In questo ca so difficilmente avrebbe potuto essere risparmiato il villaggio di Pichey, che si trova breve distanza. Episodi strazianti vengono riferiti dalle persone che han no partecipato all'opera di salvataggio. Uno dei piloti, che era stato lanciato a duecento metri dall'apparecchio, si levò improvvisamente in piedi e fece una quindicina di passi: poi ricadde a terra, morto sul colpo. La signora Paoletti vide una mano che sporgeva da un groviglio di ferraglia contorta: la afferrò e tirò dal groviglio un braccio staccato dal cmmnbpldicctbtdlspdsrpddctaibepscc corpo. Un bambino di pochi mesi strillava al seno della madre carbonizzata, che lo teneva stretto fra le braccia. Non sono state ancora stabilite le cause della sciagura, però tutto lascia credere che la caduta del quadrimotore sia dovuta a ragioni meccaniche, indipendentemente cioè dalle condizioni atmosferiche. Una commissione d'inchiesta è partita comunque stamane all'alba da Parigi ed ha già iniziato le indagini sul posto. Negli ambienti aeronautici di Parigi si fanno tre ipotesi, la più probabile delle quali sembra che sia quella dì una panne a un motore, aggravata dal fatto che l'apparecchio era sovraccarico sia per il numero dei passeggeri che per il pieno del carburante. La perdita d'una trentina di metri di quota sarebbe stata sufficiente, in questo caso, a determinare la catastrofe, data anche l'altezza dei pini contro i quali andò a sbattere l'aereo. Delle altre due ipotesi, sembra che si possa senz'altro escludere, a causa della temperatura mite della notte scor sa, la formazione di ghiaccioli che abbiano ostruito i tubi da cui l'aria passa nel carburatore. Potrebbe darsi invece che gli sportelli, generalmente aperti durante il decollo per venire poi chiusi soltanto quan¬ 1111111 ■ 11111 ] 111 ■ 111111113111111111111111 > 11l1 ■ l 1111 ■ 11 ■ 1 do l'apparecchio ha già raggiunto una certa quota, fossero stati chiusi anzitempo, ciò che avrebbe potuto provocare un leggero tuffo dell'apparec chio. Sandro Volta aE.... «*#§P . Due piocoli superstiti, Cathie Barre, di 4 anni, e suo fratello Bruno, di 3, sono rimasti soli al mondo: nella sciagura hanno perduto i genitori e un altro fratello (Tel.) UlIllllIllIlllllllllllltllllIllllllllIIllllIIIIIIIIIlllIIIIIIlllllllilllllllllllllllllItllllllllllllllIlllllllllIIIIItlIIIIItllllHIIIIIIIIIf ■lllllIIIIIIIllllllIlllltlltllIlUS Venti bambini fra i morti del quadrimotore precipitato in fiamme al decollo da Bordeaux Cinquantatré persone hanno perduto la vita, dodici feriti Venti bambini fra i morti del quadrimotore precipitato in fiamme al decollo da Bordeaux / piccoli andavano a raggiungere f parenti in Africa centrale dopo un periodo di vacanze in Francia - Tutti i membri dell'equipaggio fra le vittime - Il «DC-7» prese quota con difficoltà e urtò contro un bosco di pini: subito esplosero i 26 mila litri di carburante - La pioggia impedì che il fuoco si propagasse ad un vicino villaggio (Dal nostro inviato speciale) Bordeaux, 25 settembre. Avvolto nelle bende, che gli impediscono qualsiasi movimento, Sckou Sissoko, ministro della Sanità del Camerini, giace in una camera dell'ospedale di Bordeaux. E' uno dei superstiti della sciagura aerea della notte scorsa e il solo che abbia potuto fare finora un racconto coerente dei fatti. Le sue ferite non sono d'altronde molto gravi, ed egli, che è un vigoroso negro di 35 anni, con una perfetta educazione europea, tiene a dimostrare di non aver perduto il sangue freddo. Neanche lui ha potuto dir molto, però le sue parole sono la sola testimonianza diretta, nel panico che domina aticora gli altri superstiti. < Allo scalo di Bordeaux — ha detto Sckou Sissoko — ero secso dall'apparecchio per sgranchirmi le gambe, e, quando l'altoparlante ha richiamato i passeggeri a bordo, ho ripreso posto sulla mia poltrona. Mi ero leggermente assopito nel momento della partenza, ma, nel dormiveglia, mi resi conto confusamente che qualcosa non andava: l'apparecchio sembrava stentare a staccarsi da terra, e, infatti, ritardò più del solito a levarsi in volo. Non ci feci però troppo caso e stavo ormai per addormentarmi del tutto quando fui risvegliato da alcune scosse fortissime. Le etnie degli alberi erano quasi alla stessa altezza del finestrino. La catastrofe fu immediata: un urto, una tremenda esplosione, e subito altissime fiamme si levarono nella parte anteriore della carlinga. € Mi ritrovai in mezzo alla campagna, col viso inondato di sangue e atroci dolori in tutto il corpo. Un immenso rogo illuminava a giorno l'orrenda scena, mentre urla di terrore si levavano all'intorno. Fortunatamente, i soccorsi furono rapidissimi c una squadra e a l a n a i n e o a a e o i , a e i i a a e. i i o. di salvataggio mi raccolse dopo pochi minuti. Devo la vita alle persone coraggiose che attraversarono il sipario di fuoco per venirmi in aiuto >. 53 morti e 12 sopravvissuti, fra cui alcuni feriti gravi, sono il tragico bilancio della sciagura. L'aereo, un DC.7, della linea che collega Parigi a Abidjan nella Costa d'Avorio, precipitò la notte scorsa alle S3,iS, un minuto dopo aver decollato dall'aeroporto di Bordeaux, in cut aveva fatto scalo per rifornirsi di carburante. Era partito da Parigi alle 19,45 con 33 passeggeri ed altri SS ne aveva imbarcati a Bordeaux: compresi i 9 uomini dell'equipaggio, c'erano dunque 65 persone sul DC.7. Si trattava iti genere di famiglie di ,'iinzionari coloniali che rientravano in sede dopo aver trascorso le vacanze in Francia, e ciò spiega il gran numero di donne e di bambini fra le vittime. Fra i morti, ri sono infatti una ventina di bimbi al di sotto del 10 anni e alcuni avevano addirittura soltanto pochi mesi. Si sono invece salvati Bruno Barre, di 3 anni, e la sorclliìia Cathelinc, di i quali hanno perduto Iterò tutta la famiglia: il padre, la madre e la sorellina Francisquc, di H anni. Fra i morti è il signor Paolettì, di origine italiana, mentre si sono salvati la moglie Maria Luisa e la figlia Caterina, di 15 anni. Tutti i membri dell'equipaggio sono fra le vittime, compresa la hostess. Chantal, figlia del visconte Dr Jotemps. La sciagura avvenne un minuto dopo il decollo. A quattro chilometri dalla pista dell'aeroporto, l'apparecchio precipitò su una pineta che si trova a non molta distanza dalla villa di Arcachon, dove Gabriele D'Annunzio ha scritto molte delle sue opere, e falciò su un tratto di un centinaio di metri una cinquantino di pini a dicci metri di altezz'i. Immediatamente, i ventiseimila litri di carburante con cui erano stati riempiti i serbatoi n bordo esplosero e si incendiarono Gigantesche fiamme, risibili dal centro della città di Bordeaux, si levarono nella notte. Un doganiere, che aveva assistito alla partenza del DC 7, ha dichiarato: « Ho visto i passeggeri sorridenti qualche minuto prima della catastrofe. Dalla ;« luihina ho assistito al deetèt j. Ho notato che i Motori non funzionavano bene: l'apparecchio non riusciva a prendere quota. Poi, all'improvviso, è stata una terribile esplosione: è un miracolo che qualcuno sia riuscito a salvarsi >. Il miracolo si spiega col fatto che i soprnvuissuti sono stati lanciati fuori dell'apparecchio prima della esplosione. Essi sarebbero tutti periti egualmente se i soccorsi immediati non li avessero strappati alle fiamme. La pioggia a dirotto facilitò d'altronde l'opera dei pompieri, impeden do che il fuoco si propagasse all'intera pineta. In questo ca so difficilmente avrebbe potuto essere risparmiato il villaggio di Pichey, che si trova breve distanza. Episodi strazianti vengono riferiti dalle persone che han no partecipato all'opera di salvataggio. Uno dei piloti, che era stato lanciato a duecento metri dall'apparecchio, si levò improvvisamente in piedi e fece una quindicina di passi: poi ricadde a terra, morto sul colpo. La signora Paoletti vide una mano che sporgeva da un groviglio di ferraglia contorta: la afferrò e tirò dal groviglio un braccio staccato dal cmmnbpldicctbtdlspdsrpddctaibepscc corpo. Un bambino di pochi mesi strillava al seno della madre carbonizzata, che lo teneva stretto fra le braccia. Non sono state ancora stabilite le cause della sciagura, però tutto lascia credere che la caduta del quadrimotore sia dovuta a ragioni meccaniche, indipendentemente cioè dalle condizioni atmosferiche. Una commissione d'inchiesta è partita comunque stamane all'alba da Parigi ed ha già iniziato le indagini sul posto. Negli ambienti aeronautici di Parigi si fanno tre ipotesi, la più probabile delle quali sembra che sia quella dì una panne a un motore, aggravata dal fatto che l'apparecchio era sovraccarico sia per il numero dei passeggeri che per il pieno del carburante. La perdita d'una trentina di metri di quota sarebbe stata sufficiente, in questo caso, a determinare la catastrofe, data anche l'altezza dei pini contro i quali andò a sbattere l'aereo. Delle altre due ipotesi, sembra che si possa senz'altro escludere, a causa della temperatura mite della notte scor sa, la formazione di ghiaccioli che abbiano ostruito i tubi da cui l'aria passa nel carburatore. Potrebbe darsi invece che gli sportelli, generalmente aperti durante il decollo per venire poi chiusi soltanto quan¬ 1111111 ■ 11111 ] 111 ■ 111111113111111111111111 > 11l1 ■ l 1111 ■ 11 ■ 1 do l'apparecchio ha già raggiunto una certa quota, fossero stati chiusi anzitempo, ciò che avrebbe potuto provocare un leggero tuffo dell'apparec chio. Sandro Volta aE.... «*#§P . Due piocoli superstiti, Cathie Barre, di 4 anni, e suo fratello Bruno, di 3, sono rimasti soli al mondo: nella sciagura hanno perduto i genitori e un altro fratello (Tel.) 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Persone citate: Barre, Bruno Barre, Camerini, Dalla, Gabriele D'annunzio, Paoletti, Sckou Sissoko, Sissoko