Zingarella rapita da quattro giovani

Zingarella rapita da quattro giovani 3ii#tevio8u vicenda a IV»•«•«»Ili Zingarella rapita da quattro giovani Si è rifugiata in questura dopo quelito mesi di "prigionia,, -1 presunti responsabili dichiarano che |u la madre a "cedere,, la [iglia (Dal nostro corrispondenteJ . Trento, 18 settembre. Una zingarella di 17 anni. Maria Magrini, si è rivolta alla polizia per chiedere assistenza e protezione, dichiarando di essere stata rapita a Cossato di Vercelli, dove, risiedeva con la madre Ernesta, da zingari di un'altra tribù. Secondo 11 suo racconto, la Magrini era fuggita da un carrozzone accampato sul LungoAdige alla periferia della città perché uno dei rapitori, un certo Tommaso, dopo averla aggredita l'aveva duramente percossa. La Magrini ha dichiarato che Il rapimento avvenne quattro mesi fa. « Una sera mentre passeggiavo alla periferia del paese, sono stata avvicinata da quattro uomini che mi hanno afferrata e gettata in un'automobile, sulla quale sono stata trasportata a Trento, quindi a Milano e infine nuovamente a Trento. In questi mesi sono divenuta l'amica di uno dei quattro, quello che si fa chiamare Tommaso >. Eseguito un sopraluogo in riva al fiume gli agenti sono riusciti a rintracciare i quattro nomadi. Il giovane che avrebbe maltrattato la zingarella è stato Identificato nello zingaro Tommaso Bradisto, di 29 anni. Egli ha ammesso la sua relazione con la giovane, ma ha dato una versione del tutto diversa dei fatti Mentre egli e 1 suoi amici — ha detto — si trovavano a Cossato, una sera era entrata nella loro tenda una donna anziana, seguita da una giovinetta. La donna disse di chiamarsi Ernesta Magrini e di essere la madre della ragazza che accompagnava, di nóme Maria. « C'è nessuno di voi che voglia sposarla?», avrebbe domandato. I quattro zingari risposero di no. Allora la donna, sempre secondo questa nuova versione, insistette perché almeno accogliessero nella loro carovana la figlia; si sarebbe accontentata di un modesto compenso. I nomadi accettarono e presero con loro la ragazza, che li seguì docilmente. Il Bradisto ha aggiunto di aver picchiato la ragazza perché si era allontanata dalla tenda per rubare. E' ri sultato infatti che essa si era impossessata di un chilo di carne deposto sopra il davan zale di una finestra ed era stata fermata e poi rilasciata. In giornata la ragazza è stata trasferita a Vercelli, dove è stata nuovamente interrogata insieme con la madre ed un cugino. Questi ultimi, pur non escludendo il rapimento, avrebbero avanzato l'ipotesi che la ragazza abbia seguito i quattro zingari volontariamente, Maria Magrini, dopo essere stata affidata per alcune ore ad un istituto per la protezione della giovane, è stata restituita alla madre, ma la tribù è sotto la sorveglianza della questura di Vercelli e non potrà lasciare la città fino a quando non saranno chiarite tutte le circostanze della romanzesca vicenda. g. n

Persone citate: Cossato, Magrini, Maria Magrini

Luoghi citati: Cossato, Milano, Trento, Vercelli