Un industriale si uccide sparandosi al capo e al cuore
Un industriale si uccide sparandosi al capo e al cuore Impressionanti suicìdi a Milano Un industriale si uccide sparandosi al capo e al cuore Un giovane tagliato in due dal tram Milano, 14 settembre. Un suicidio per una improvvisa crisi di pazzia é avvenuto stamane a Milano: alle 5,30 la settantaduenne Ottavia Aliverti, abitante al quarto piano del palazzo di via Ciceri Visconti 6, si è gettata dalla finestra della sua camera da letto, sfracellandosi al suolo. La vecchia, che viveva da sola ed era da tempo affetta, da arteriosclerosi, ha lasciato un biglietto in cui è detto: < Benedico tutti e ringrazio tutti. Ora voglio dormire ». Un altro terribile suicidio è avvenuto stasera: alle 21,30 una vettura tranviaria della linea urbana 26 proveniente da piazza della Repubblica aveva appena superato la fermata di viale Vitorio Emanuele angolo via Lazzaretto, quando investiva in pieno un uomo che veniva stritolato dalle ruote. Il manovratore della vettura tranviaria, il 39enne Ernesto Teruzzi, abitante a Monza In viale Ugo Foscolo 21, aveva frenato, non appena scorta una sagoma scura in mezzo ai binari semisepolta nell'erba che in quel punto è piuttosto alta, ma invano: la morte dell'investito ò stata istantanea: 11 suo corpo è stato troncato a metà. Sul posto è accorsa la Volante, che ha proceduto all'identificazione del morto. Si tratta di Gian Luigi Carenna, di 22 anni, abitante in corso Buenos Aires 39. L'inchiesta ha stabilito che il giovane si è fatto investire dal tram, ma non è ancora stato possibile sapere per quale ragione il Carenna ha deciso di togliersi la vita. Un altro suicidio è avvenuto a Parabiago, grosso centro industriale nei pressi di Milano L'autore del gesto disperato stato un industriale tessile, am ministratore di uni fiorente azienda di propri ita del padre, Egli s'è tolta la vita sparandosi due colpi di pistola, uno al capo e uno al cuore. Il suicida è Giannantonio Pe senti, di 48 anni, abitante a Milano in corso Italia 15. L'industriale si è tolto la vita alle 9,30 nel garage dello stabilimento ha lasciato cinque lettere nelle quali evidentemente è contenuta la spiegazione del tragico gesto: spiegazione che finora non è stata resa nota. S'è pen sato dapprima a preoccupazioni finanziarie, ma le condizioni dell'azienda non erano tali da indurre 1 ' amministratore compiere un gesto simile. Le lettere erano indirizzate alla madre, alla moglie, al co gnato e socio ing. Alessandro Cattoretti, a un commercialista di Parabiago, il dott. Mariani e al rag. Francesco Nardi, un anziano impiegato di flduci dell'ufficio vendite ed acquisti dello stabilimento. Le lettere sono risultate scritte fin da ve nerdì scorso e sono state rin venute stamane nella cartell personale del suicida. Sabato Giannantonio Pesenti aveva presenziato a un ricevi mento di nozze a Bergamo ieri aveva passato l'intera gior nata festiva con la vecchia ma dre a Milano, trovandosi sua moglie, Vittoriana Giuntini, di 40 anni, e il figlio Giuseppe, di 19 anni, in villeggiatura a Va razze.
Persone citate: Alessandro Cattoretti, Ernesto Teruzzi, Francesco Nardi, Gian Luigi Carenna, Giannantonio Pe, Giannantonio Pesenti, Giuntini, Mariani, Ottavia Aliverti
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