Perché il Santo Uffizio ha condannato l'esperimento dei "preti operai,, in Francia

Perché il Santo Uffizio ha condannato l'esperimento dei "preti operai,, in Francia Pubblicata da "Le Monde,, una nota del card. Plzzardo ai vescovi Perché il Santo Uffizio ha condannato l'esperimento dei "preti operai,, in Francia «Il lavoro nelle fabbriche è incompatibile con gli obblighi del sacerdozio» - Esso sarebbe pericoloso per la vita spirituale e porterebbe il sacerdote a partecipare alle lotte di classe - Saranno creati gruppi di preti e laici per l'apostolato negli ambienti operai (Nostro servizio particolarej Parigi, 14 settembre. Vive discussioni ha suscitato oggi nei corridoi del congresso della stampa cattolica di cui il cardinale Feltin ha presieduto la seduta di chiusura, la pubblicazione su Le Monde della lunga nota enn la quale il cardinale Pizzardo ha definitivamente condannato, In nome della Santa Sede, l'esperimento dei preti operai. La nota del prelato, che reca la data del 3 luglio, risponde ad una relazione del cardinale Feltin sulla «missione operaia », che egli portò personalmente a Roma nel maggio scorso, insistendo affinché venisse concessa l'autorizzazione di riprendere l'esperimento dei preti operai sospeso da Pio XII nel 1953. Egli precisava che i preti operai < sarebbero stati scelti dal loro vescovo, ben preparati alla loro missione, sostenuti da una vita sacerdotale autentica e uniti al clero parrocchiale >. Roma non ha però ritenuto di poter rispondere affermativamente. Il cardinale Pizzardo afferma nella sua risposta che la richiesta del cardinale Feltin è stata esaminata con molta attenzione dal Santo Uffizio, specialmente nelle due assemblee plenarie del 10 e 24 giugno scorso, e pur condividendo « la convinzione dei vescovi di Francia sulla necessità di un apostolato intenso ed efficace negli ambienti operai per ricondurli alla fede e alla pratica della vita cristiana, da cui si sono disgraziatamente allontanati », due obbiezioni furono sollevate. Le riproduciamo integralmente: « La Santa Sede ritiene che pei- evangelizzare gli ambienti operai non sia indispensabile inviare i preti come operai negli ambienti del lavoro e che non sia possibile sacrificare il concetto tradizionale del sacerdozio a tale scopo, al quale la Chiesa tiene come una delle sue missioni più care. Infatti ò essenzialmente per esercitare delle funzioni sacre che il prete viene ordinato: offrire a Dio il santo sacrificio della Messa e la preghiera pubblica della Chiesa, distribuire al fedeli i Sacramenti e le parole di Dio. Qualsiasi altra attività del prete deve essere subordinata a tali funzioni, o derivarne come conseguenza pratica, e tutto ciò che è incompatibile con esse deve essere escluso dalla vita del prete. E' pur vero che il prete, come gli apostoli, è un testimone, ma ò per attestare la resurrezione di Cristo e quindi la sua missione divina e redentrice. Ora è anzitutto con le parole che deve testimoniarla, e non col la\oro manuale fatto tra gli operai, come se fosse uno di loro. « Inoltre la Santa Sede ritiene che il lavoro nelle fabbriche o nei cantieri sia incompatibile con la vita e gli obblighi del sacerdozio. Infatti nel giorni di lavoro sarebbe quasi impossibile al prete adempiere tutti i doveri di preghiera che la Chiesa esige da lui quotidianamente: celebrazione della Santa Messa, lettura integrale del breviario, orazione mentale, visita al Santo Sacramento e Rosario. E anche se alcuni vi riuscissero, rimarrebbe il fatto che essi dedicherebbero al lavoro manuale un tempo che dovrebbe essere dedicato al ministero sacerdotale o allo studio sacro. Gli apostoli non hanno appunto istituito il diaconato per liberarsi dagli obblighi temporali e per attendere alla preghiera e alla predicazione? D'altra parte il lavoro nelle fabbriche o anche nelle aziende meno importanti espone il prete a poco a poco a subire l'influenza dell'ambiente. Il " prete al lavoro " non si trova soltanto immerso in un ambiente materializzato, nefasto per la sua vita spirituale e spesso anche pericoloso per la sua castità, ma è anche indotto quasi automaticamente a pensare come i suoi compagni di lavoro in materia sindacale e sociale e a partecipare alle loro rivendicazioni, temibile ingranaggio che lo porta rapidamente a partecipare alla lotta delle classi. Ora ciò è inammissibile per un prete. « Sono questi i motivi che hanno indotto i cardinali del Santo Uffizio a decidere la cessazione del lavoro dei preti come operai o impiegati nelle fabbriche o in altre aziende o come marinai sui pescherecci e sui mercantili e la sostituzione dei " preti al lavoro "con gruppi di preti e di laici specialmente dedicati all'apostolato negli ambienti operai ». In una seconda parte della sua nota il cardinale Pizzardo consiglia le forme nuove che dovrebbe assumere d'ora in poi in Francia tale apostolato la creazione di istituti secolari composti di preti e di laici (ad esempio del tipo di « Opus Coenacoli » e « Opus Dei »), in cui soltanto i laici potranno lavorare nelle fabbriche, rimanendo strettamente uniti ai loro compagni preti che avrebbero dal canto loro il compito di ispirare l'apostolato e gli atti tradizionali del ministero sacerdotale. La nota precisa infine che la sostituzione dei preti operai con la nuova istituzione dovrà avvenire « gradatamente con tutta la prudenza necessaria, per evitare i cambiamenti improvvisi e generalizzati, le pericolose perturbazioni nell'apostolato presso gli operai >. Questa lunga risposta fu inviata al cardinale Feltin personalmente e per conoscenza al cardinale Liénard, dai quali fu comunicata soltanto ai) vclotoreMzcbdrevtimvmcdtobbzedSpScfsUrSmF«cPvilpbvtrpevspreosmcpandUdmlctfiacrì vescovi e superiori religiosi che hanno preti operai nella loro diocesi o nel loro istituto; ma, nonostante il carattere confidenziale della nota, he Monde ne ha avuto conoscenza e pubblicandola ha provocato viva emozione negli ambienti ecclesiastici superiori, dove ci si domanda chi è il responsabile dell'indiscrezione. E' probabile che questa provenga dagli ambienti dei preti operai, tra i quali l'atteggiamento di Roma ha provocato vivo malcontento. Essi affermano che il Vaticano non è di certo ben informato sul grado notevole di allontanamento dalla fede da parte degli operai, altrimenti avrebbe probabilmente accettato di' abbandonare 11 concetto < tradizionale » del sacerdozio come eminenti teologi di Francia e d'altrove ritengono possibile. Si prevede a Parigi che nuovi passi verranno fatti presso la Santa Sede per indurla a riconsiderare la sua decisione, Una riunione dei vescovi francesi è prevista per i prossimi giorni. m. 1.

Persone citate: Cristo, Pio Xii, Pizzardo

Luoghi citati: Francia, Parigi, Roma