Intervista con il ministro Gonella sulla riforma del Codice Penale di Michele Tito

Intervista con il ministro Gonella sulla riforma del Codice Penale Dopo la pubblicazione del progotto proparata dal Saardaiigilli Intervista con il ministro Gonella sulla riforma del Codice Penale Chiarimenti sulle norme riguardanti le denunce allo stato civile di neonati illegittimi - La necessità di assicurare il sereno svolgimento dell'opera della giustizia non pregiudicherebbe la libertà di stampa • « Il progetto è suscettibile di modifiche e correzioni, niente è ancora definitivo » (Nostro servizio particolare) Roma, 5 settembre. La pubblicazione del progetto di legge sulla « piccola riforma » del Codice Penale, progetto di cui il Consiglio dei Ministri dovrà occuparsi in una delle sue prossime riunioni, ha suscitato grandissimo interesse. La «piccola riforma», che finalmente adegua, almeno in parte, le norme penali alla Carta Costituzionale ed elimina alcune gravissime anomalie del codice fascista del 1930, merita sostanzialmente, secondo autorevoli giuristi, la approvazione della pubblica opinione. Ma. insieme agli elementi altamente positivi della riforma, ve ne sono alcuni che hanno provocato notevole perplessità e suscitano critiche aspre. Tra questi vi sono tre capi che, alla stampa romana, sembrano pericolosamente gravi e colpiscono, per la loro evidenza, la pubblica opinione. Su questi tre punti il ministro della Giustizia, on. Gonelia, ha voluto precisare per La Stam pa il proprio pensiero dopo avere premesso che, così come e stato divulgato, il progetto di riforma è suscettibile di modifiche e correzioni e non è completo. Mancano ancora numerosi articoli, niente è ancora definitivo. La prima domanda era la seguente: Com-: mai si prevede l'aumento della i ena per il falso ideologico, specialmente nel caso di chi d' n meia la verità sulla nasetto di un figlio adulterino, quando c'è una sentenza di Cassazione che ha recentemente assolto un imputato precedentemente condannato per questo reato? « Non sembra esatto affermare — ha risposto il Ministro — che il progetto di ri forma preveda vn aumento di pena per i reati di falso ideologico, generalmente intesi » La nuova disposizione prevista dal progetto riguarda la « falsa attestazione o dichiarazioni a un pubblico ufficiale sull'Identità o sulla qualità personali proprie o di altri », e si riferisce ai rapporti tra la falsità personale in atti dello Stato Civile e l'alterazione di stato omessa mediante falsità nella formazione d'un atto di nascita. E' logico che si cerchi di eliminare i contrasti verificatisi nella giurisprudenza, per i casi di denunce allo Stato Civile di neonati illegittimi adulterini, e cioè: il dichiarare il neonato come figlio d'una donIna qualificata falsamente come moglie del denunciante; il denunciare la nascita dall'unione naturale con una donna, tacendo che il denunciante è già coniugato con altra donna; il fare falsamente apparire come nato da ignoto o da donna nubile che non vuole essere nominata, il nato da una donna coniugata in costanza di matrimonio. In sintesi, si intende rispet- tare l'orientamento giuriiipru-denziale, aderendo peraltro all'interpretazione meno rigorosa. Seconda domanda: Quali ragioni consigliano l'aggravamento della pena per la pubblicazione di atti di un procedimento penale? Risposta: E' sentita viva la necessità di assicurare senza intralci il sereno svolgimento dell'opera della giustizia. Gli illeciti lamentati dalla Magistratura in questa materia, si risolvono spesso In una interferenza nell'esercizio delle fun¬ zioni spettanti alla Magistratura, con apprezzamenti sulla condotta di persone indiziate o imputate d; reati, sulle prove acquisite nei procedimenti penali, sui probabili esiti di questi, e in via generale il giudizio sui fatti rispetto ai quali è chiamato a pronunziarsi il magistrato. La tutela dell'indipendenza della Magistratura esige che il magistrato noi; sia i' fluenzato da apprezzaTuonu non sempre disinteressati. La terza domanda, che in un certo senso si collega alla seconda, concerne sostanzialmente il problema dei diritti di cronaca. La « riforma » provoca, su questo punto, critiche severe e qualche volta allarmate: Cosa può dirci sulla proibizione di divulgare l'esito di indagini private concernenti fatti che sono oggetto d'un procedimento penale in corso? Può risultarne una limitazione della libertà di stampa in questo campo? Nella norma del progetto non si è pievistu la punizione di chiunque ecceda nella divulgazione di particolari relativi a fatti intimi risultanti da un procedimento penale o civile, non essendo facile stabilire il concetto di eccesso senza rischiare di imporre arbitrari limiti al diritto di cronaca, tanto più che. la divulgazione è lecita quando gli avvenimenti siano resi noti at traverso la pubblicità della udienza. Ah* Drevoli magistrati hanno più volte fatto presente gli in convenienti derivanti dalla divulgazione dell'esito di indagi ni private, concernenti i fatti oggetto d'un procedimento penale. Si tratta delle investiga zioni che avvengono quando il fatto è giudiziaria e su di esso è in già noto airautorità1 corso di istruzione o di giudi- aio un apposito procedimento Se in questo caso cessa ogni intervento della polizia giudiziaria che non sia disposto dalla legge o dal magistrato, a maggior ragione il magistrato sente il bisogno che non vi sia alcuna interferenza nella sua opera di accertamento della verità. Il Ministro ha fatto alcuni esempi per indicare che la legge può. in numerosi casi, essere interpretata in senso liberale. La libertà di stampa non sarebbe in causa. Nel cir- coli giornalistici e in numerosi ambienti politici si ritiene invece che la « riforma », privando in sostanza il giornale di rivelare ciò che sa, e portando automaticamente alla esclusione dei rappresentanti della stampa dalle fonti di informazione e di controllo, preclude la collaborazione, a volte indispensabile, tra la stampa e la giustizia. E' un problema, questo, delicatissimo: in sede parlamentare, su questo specifico punto che interessa una delle libertà essenziali, la battaglia sarà durissima'. Michele Tito

Persone citate: Gonella, Stam

Luoghi citati: Roma