Pella riferisce a Gronchi sui colloqui avuti a Parigi

Pella riferisce a Gronchi sui colloqui avuti a Parigi Pella riferisce a Gronchi sui colloqui avuti a Parigi L'udienza al Quirinale durata un'ora - L'on. Segni, recatosi in Sardegna, ha riconfermato che l'Italia darà un contributo agli accordi internazionali Roma, 5 settembre. Il Presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri sono giunti poco dopo mezzogiorno, a bordo di un aereo speciale, all'aeroporto di Ciampino. Segni ha fatto colazione nello stesso aeroporto ed ha ripreso il volo alla volta di Sassari, da dove domani raggiungerà Bari per l'inaugurazione della Fiera del Levante. Pella, invece, si è trattenuto lino a stasera a Roma e si è recato dal Presidente della Repubblica per riferire sugli incontri di Parigi: il colloquio si è protratto per oltre un'ora. Il fatto che il ministro degli Esteri si sia recato al Quirinale subito dopo il suo arrivo ha destato una certa sorpre¬ sa: l'incontro era, infatti, pre |visto Per lunedì. Pella è poi , 1 *rtit0 a tarda sera Per Torino, ove domani pronuncerà mi discorso di politica estera al centro studi «Luigi Sturzo». Durante la sua breve sosta all'aeroporto di Ciampino, Segni ha rilasciato ai giornalisti una dichiarazione. Il Presidente del Consiglio si è riportato alle dichiarazioni fatte ieri a Parigi ed ha ripetuto che i contatti avuti nella capitale francese hanno pienamente confermato le valutazioni che il governo aveva fatto della situazione. « Il contributo italiano alle conclusioni comuni — ha ag giunto Segni — avrà modo d ulteriormente estrinsecarsi. La nostra azione sarà sempre a favore della pace, della giustizia e della libertà. E' doveroso rilevare che abbiamo trovato nei nostri interlocutori lo stesso proposito, non disgiunto, naturalmente, dalla stessa particolare ponderatezza e prudenza che la com plessità dei problemi richie de. D'accordo con i nostri alleati, pensiamo che occorre mirare sempre più alla soluzione dei problemi concreti, primo fra tutti il disarmo, che è il vero banco di prova di ogni buona volontà. « Non dobbiamo in pari tempo dimenticare che, per rendere la pace sicura e duratura, occorre risolvere i problemi che potrebbero minacciarla: preminente quello che già è stato definito il grande problema del mondo, il problema, cioè, dei Paesi sottosviluppati, che ha formato oggetto di speciale at¬ tenzione nei nostri colloqui Ho appena bisogno di aggiun- j gere che dai nostri contatti di questi giorni è risultata pienamente confermata la decisione di tutti gli alleati di mantenere la più stretta so¬ conclude Nenni lidarietà atlantica e di sviluppare ulteriormente la collaborazione europea ». Sui colloqui di Parigi l'on. Nenni pubblicherà domani un articolo sull'Auanfi.' Nello scritto, che ha per titolo «Tra i selvaggi», il leader socialista accusa la Francia, l'Italia e la Germania di opporsi alla distensione. < Nel fragile germoglio della distensione, che sta rompendo l'indurita crosta della politica internazionale, si compendiano — le nostre migliori speranze. Molto dipenderà dal coraggio di Eisenhower, molto da quello di Kruscev, molto dalla spinta dei popoli >. Segni, con al fianco Pella, parla ai microfoni dopo l'arrivo a Ciampi no (Telef.