Eisenhower invita Nixon agli ultimi colloqui con Kruscev di Antonio Barolini

Eisenhower invita Nixon agli ultimi colloqui con Kruscev Preparativi per ricevere il capo russo e la sua famiglia Eisenhower invita Nixon agli ultimi colloqui con Kruscev La conferenza al vertice si terrà solo se i sovietici faranno concessioni - Prime favorevoli reazioni in America per le calde accoglienze di Parigi al Presidente (Dal nostro corrispondente) New York, 2 settembre. Molti osservatori Ieri erano stati tratti in inganno dalla conversazione televisiva avvenuta tra Eisenhower e Macmillan a Londra, ed avevano arguito che il Presidente avesse accolto la richiesta britannica di adire senza ulteriori remore a un incontro al vertice fra i quattro grandi. Si apprende oggi da Washington (e la cosa è confermata dalla piccola Casa Bianca, in viaggio col Presidente) che Eisenhower non ha per niente aderito — durante le cordiali conversazioni dì Londra — alla richiesta inglese, anzi ha confermato 11 punto di vista americano per il quale alla conferenza al vertice si potrà andare soltanto dopo che i russi avranno fatto qualche concessione concreta; soprattutto, solo dopo che avranno rinunciato alle minacce con cui finora hanno cercato di influenzare le trattative per la libera Berlino. « Non per niente — si dice a Washington — il Presidente ha ribadito, proprio nella sua conversazione televisiva con Macmillan, che sulle situazioni di principio non si può transigere, che il problema della libertà dei due milioni di tedeschi abitanti a Berlino Ovest è fondamentale ed investe la libertà di tutti coloro che hanno il privilegio di averla e il dovere di difenderla >. Si nota ancora che la conferenza al vertice — con o senza garanzie — è l'unico punto di contrasto emerso durante i colloqui di Londra; e che entrambe le parti non lo considerano un elemento im portante di divergenza, visto che sono d'accordo su tutto il resto e che, In sostanza, l'ultima parola la diranno i fatti, soprattutto l'esito dello scambio di visite tra Eisenhower e Kruscev. Mentre, stasera, si notano le prime reazioni favorevoli all'accoglienza che Parigi ha tributato al Presidente, a Washington si attendono i risultati delle difficili conversazioni in atto tra Eisenhower ed il gen. De Gaulle. A dare nuova assicurazione a chi teme debolezze o incomprensioni o irrigidimenti da parte del Presidente nel suoi colloqui con l'irruente capo sovietico — atteso in America per il 15 settembre — si ap- prende ora ufficialmente che Eisenhower ha invitato il vice presidente Nixon a partecipare in pieno all'ultima parte delle conversazioni che egli avrà a Washington con Kruscev, e precisamente nei giorni 25, 26 e 27. In tal modo, Nixon si assumerà il compito di sostenere, se necessario, la eccessiva verbosità polemica del Primo ministro sovietico, che Eisenhower non tollererebbe, anche per il prestigio stesso del suo ufficio. La notizia che Kruscev verrà in America con tutta la famiglia, è stata accolta giovialmente anche da Mr. Garst, il produttore di granturco dello Jowa. Egli, come noto, sta preparandosi a ricevere il capo comunista nella sua fattoria, in mezzo alle piantagioni di granturco. Mr. Garst è stato a sua volta ospite della famiglia Kruscev, ha mangiato con la moglie e 1 figli del dittatore russo e, oggi, ha parlato di loro entusiasticamente, confermando, fra l'altro, che la signora Kruscev è soprattutto una gentile e brava massaia, amante dei fiori, che coltiva ella stessa nel giardino della sua < dacia > di campagna. Anche le figlie di Kruscev, secondo le dichiarazioni del signor Garst, sono semplici e piacevoli. L'arrivo della famiglia di Kruscev, per quanto accolta con calore, sta creando tuttavia qualche preoccupazione alla Casa Bianca e, in particolare, alla signora Eisenhower. I servizi di protocollo stanno studiando il modo migliore per rendere vario e piacevole il più possibile il soggiorno dei familiari di Kruscev nei cinque giorni che, in due riprese, essi si tratterranno alla Casa Bianca, come ospiti di Stato. Ma, in proposito, tutti confidano sulle risor se di cordialità della signora Eisenhower, sul fine humour che l'ha sempre sostenuta in tutte le fasi della complessa carriera del marito. « Non c'è dubbio — pertanto si sottolinea a Washington — che, anche questa volta, con l'aiuto di Pat Nixon, " Mamie " Eisenhower se la caverà benissimo, e diventerà amica della signora Kruscev >. Negli ambienti religiosi americani si hanno opinioni diverse sulla prossima visita di Kruscev. Alcuni hanno criticato apertamente l'iniziativa di invitare in America il n. 1 del comunismo mondiale, altri, in¬ | vece, hanno lasciato capire iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinu dio il viaggio potrebbe favorire la causa della pace mondiale. La Michigan Catholic, foglio ufficiale dei cattolici dello Stato del Michigan, ammette che in seno alla Chiesa americana non tutti pensano che la visita contribuirà a < gettare l'odio nei cuori di molti e a far sorgere la speranza in quello di pochi >. Il giornale consiglia di < accettare la visita di Kruscev, di astenersi dall'ingiuriarlo e dal girargli le spalle o dal fingere di non vederlo o sentirlo Nelle parole, di Cristo — dice la Michigan Catholic — si trova la frase: "Siate saggi come la serpe e semplici cóme le colombe " >. Antonio Barolini