Oggi si iniziano le prove di atletica leggera con l'assegnazione di due titoli: pentathlon e peso

Oggi si iniziano le prove di atletica leggera con l'assegnazione di due titoli: pentathlon e peso Oggi si iniziano le prove di atletica leggera con l'assegnazione di due titoli: pentathlon e peso Saranno in gara il russo Kuzuetsov e l'ungherese JNagy - L'azzurro Berruti e la Leone impegnati nelle eliminatorie dei 100 metri - In campo anche il forte "martellista,, sovietico Samotsvetov E' venuto finalmente il turno dell'atletica, da oggi sino a domenica si disputa il ciclo di gare più interessanti dell'intera Universiade, da oggi sino a domenica, sulle piste e sulle pedane dello Stadio Comunale, si daranno battaglia centinaia di concorrenti, e tra essi figurano campioni di valore mondiale, I) programma delle quattro giornate è fitto, gli avvenimenti si succederanno l'uno all'altro con ritmo incalzante e serrato. Si incomincia stamattina alle 9 e mezzo ed a scendere in lizza saranno gli uomini del pentathlon, impegnati nella prima delle cinque prove, il salto in lungo. Ciò vuol dire che, tra i protagonisti più attesi, il numero 1 a presentarsi sulla scena sarà il russo [•Vassilij Kuznetsov, che detiene il record assoluto di decathlon. In un paese come il no¬ stro, abituato a constatare una cert'aria di sufficienza negli assi di ogni sport, il sereno atteggiamento del sovietico ha prodotto ottima impressione. Kuznetsov è il classico uomo tranquillo, quando si scatena sono guai. Salto in lungo, 200 piani, giavellotto, disco e 1500 metri: nelle cinque gare che valgono per il punteggio del pentathlon non si riesce a scovare un antagonista valido per il rappresentante dell'Est. Contro di lui, si spera semplicemente di non sfigurare. Tra quanti coltivano simili speranze, i due azzurri, Radman e Paccagnella. Oltre al pentathlon, anche il getto del peso trova oggi il campione mondiale universitario. Un favorito è d'obbligo, l'ungherese Nagy, capace di lanciare oltre i 18 metri. Nella sua scia il tedesco Lingnau. Più distanti i due azzurri, Monguzzi e Poli. I pesisti devono superare la qualificazione (m. 14) al mattino, al pomeriggio torneranno di scena per la finale, in programma per le 17. Qualificazione anche nel lancio del martello (m. 47), nel salto con l'asta (m. 3,70), e nel salto triplo (m. 14), batterie e semifinali degli 800 metri, batterle dei 100 piani, maschili e femminili, dei 400 piani e dei 400 ad ostacoli. L'elenco degli atleti che effettivamente gareggeranno è ancora incerto, soltanto in mattinata sarà possibile conoscere con esattezza i nomi dei partecipanti alle prove in tabellone al pomeriggio. Il pronostico, quindi, si fa ancora più diffìcile, si imbottisce di « ma » e di «se > in un'incertezza dovuta anche alle contingenze. Lancio del martello. Una del¬ le competizioni che allinea il maggior numero di assi. Gli allenamenti sul campo dello Stadio han dato risalto al vigore di due uomini che si elevano sugli altri per la loro classe. Si tratta del russo Samotsvetov e dell'ungherese Zsivoczky, che hanno entrambi braccia capaci di scagliare lo attrezzo intorno ai 65 metri. Tra gli altri iscritti, dove figurano gli italiani Ansaloni e Cristin ed un portoghese che si chiama Maria, spicca il jugoslavo Bezjac, l'unico che sia in grado, indovinando la giornata, di inquietare il russo e l'ungherese. Negli 800 metri, mancherà Lewandowsky e la sua assenza aumenta il fascino di una lotta aperta, nella quale Fraschini e Paini potrebbero giocare un ruolo di buon risalto, se non altro giungendo — Fra- schini almeno — sino alla finale dove dovrebbe imporsi l'austriaco Klabon, decimo tempo europeo. Il salto con l'asta vedrà un duello tra il greco Rubanis, che quest'anno ha superato i metri 4,53, ed il sovietico Petrenko, dal più al meno sullo stesso limite, mentre Ballotta funzionerà da eventuale terzo incomodo. Nel salto triplo, invece, almeno a non voler invocare le sorprese, gli azzurri son chiusi dai più forti avversari. Gatti ha saltato metri 15,39, e quattro o cinque altri atleti han fatto meglio di lui. II più dotato è ancora un russo, Riakhovschij, che fu anche primatista mondiale. Oggi è sceso di quota, non tanto però da far dubitare di un suo trionfo alla Universiade. Torniamo alle corse, nella nostra rapidissima presentazione degli avvenimenti della giornata. 100 piani. Diciamolo subito: non c'è Germar, il tedesco non ha voluto il confronto con Berruti. Il velocista torinese rafforza cosi le sue probabilità di successo, pur nel rimpianto di veder sfumare un confronto al quale l'azzurro teneva in modo particolare e che deve esser rinviato a miglior occasione. Un azzurro è favorito nei 100 piani, due altri azzurri, Gimelli e Morale, vantano buoni numeri nei 400 ad ostacoli. Nei 400 piani, invece, il compitò di Manaoresi e di Fossati è duro: sulla scena della specialità dominano Quantz, 11 tedesco, e Trousil, il cecoslovacco. Hanno corso la distanza in 47"3, il biglietto di presentazione non ammette troppe chiacchiere. Saranno in campo anche le donne nelle sole batterie dei 100 piani. Un'italiana sopra tutte, la torinese Giusi Leone. A contrastarle 11 passo le russe, le polacche ed una francese, la Capdevielle. Il quadro pei- orn., è logicamente confuso. 7>j gare di oggi concorreranno però a sciogliere molti dei dubbi che esistono sulla forma attuale di qualcuno dei concorrenti più in vista. Gigi Boccacìni