Inchieste a Vienna ed a Bonn sulla moralità dei giovani d'oggi

Inchieste a Vienna ed a Bonn sulla moralità dei giovani d'oggi Statistiche che hanno allarmato e stupito il pubblico Inchieste a Vienna ed a Bonn sulla moralità dei giovani d'oggi Nella capitale austriaca il numero delle ragazze-madri è in continuo aumento, superato solo dalla Danimarca; diminuisce invece la percentuale degli illegittimi - Nella Germania occidentale i ragazzi "preferiscono i film proibiti» (Dal nostro corrispondente) Vienna, 28 agosto. Con una spregiudicatezza che sta suscitando polemiche, l'ufficio statistico del comune di Vidima ha pubblicato una sconcertante relazione, denominata dai giornali « il rapporto Kinsey della città di Vienna >. Il sondaggio anagra .co, con la impersonale freddezza scientifica delle statistiche, mette il dito infatti sulle nascite, sui matrimoni, sulle situazioni irregolari, e il risultato non è sempre, per la verità, edificante: basti pensare che. da queste indiscrete cifre del comune viennese, risulta che qui la percentuale delle madri tra i 15 e i SO anni è superata solamente, su scala europea, dal primato delle ragazze danesi. Nel 19r>8, su ogni mille ragazze di questa età, 39 hanno avuto un bambino; a Copenaghen, su ogni mille ragazze sotto i vent'anni, J,0 nello stesso anno sono divenute madri. Una rapida scorsa, dunque, alle fitte ventisette pagine del sondaggio ci offre un quadro conciso, anche se indiretto, del costante, della mentalità, delle relazioni sentimentali nella Vienna odierna, la quale rimane, pur sempre, nonostante le dimensioni dell'Austria, una (/rossa e significativa citta europea Le sorprese, alcune davvero inaspettate, sono molte. Il nw» mero delle madri sotto i vent'anni, come è stato detto, è vistoso, ma è anche degno di rifiero il fatto che molte di queste ragazze riescono oggi a sposarsi; per lo più, danno alla luce il bambino dopo sette mesi dal matrimonio. Aumentata la libertà delle ragazze, è diminuito comunque, rispetto al passato, il numero degli illegittimi. Infatti, nel 1900 il 19,!, per cento dei nati da madri sotto i vent'anni risultava illegittimo, mentre, nel 1958 solo il 25,7 per cento delle nascite, riferite sempre a madri di questa età, è risultato irregolare. Poi, la situazione delle nascite tendo a normalizzarsi sempre .rfJ..KJ.!f...Vte...Y.(a^..?Afi,.i!S^ff...<Ìfi?/.?. madri si avvicina alla trentina; è dopo la trentina,, invece, che, in maniera sorprendente, il quadro muta e peggiora. Cosi adesso veniamo a scoprire che, a Vienna, le quarantenni hanno più figli illegittimi delle trentenni: il fatto semita dipendere, almeno in parte, anche dalla circostanza che numerose viennesi, divorziate o redove, ma economicamente 'ndipendenti, preferiscono non risposarsi più per la seconda volta e , continuare a vM't^e libere e sole. Uno dei risultati principali del sondaggio è che, dei bambini che vengono al mondo nel primo aii.no di matrimonio, il 60,9 per cento nasce già nei primi sei mesi dell'unione regolare fra t genitori; il 22,5 per cento, poi, nasce, comunque, prima dei nove mesi, e da ciò risulta che l'8$ per cento dei matrimoni è, con ogni evidenza, principalmente motivato dall'attesa imbarazzante di un figlio. La statistica ci informa quindi che, nelle famiglie dì Vienna, il secoìido bambino nasce in media dopo tre anni dal matrimonio e che la maggio ranza delle viennesi con due figli ha 18 anni o 5 mesi di età. Il terzo figlio appare in genere dopo sei anni e otto mesi dalle nozze e il quarto dopo otto anni La media delle madri con nove bambini aveva nel '58, appena 36 anni e Jt mesi di età. Contro l'insolito rapporto comunale si sono levate, rome abbiamo accennato all'inizio, le voci di certi giornali, di associazioni laiche o religiose, i quali giudicano le ventisette pagine statistiche non solo i troppo e inutilmente sincere », ma addirittura traditrici del < segreto d'ufficio anagrafico ». Alcuni scompartimenti delicati dell'anagrafe, insomma, secondo l'opinione dei pro]tcstatari, andrebbero trattati, pdtLslrAsgiiiiiiiiiiiM per carità di patria, con quella delicatezza e riservatezza spettante ai segreti medici o legali. L'anagrafe non si fa in piazza, sostengono i moralisti, ma all'ombra clemente degli schedari e degli uffici. g# Jj.

Persone citate: Cosi, Kinsey