Eisenhower accolto con familiare cordialità da Elisabetta nel castello scozzese di Balmoral

Eisenhower accolto con familiare cordialità da Elisabetta nel castello scozzese di Balmoral Oggi il primo colloquio con Macmillan nella sua villa di campagna Eisenhower accolto con familiare cordialità da Elisabetta nel castello scozzese di Balmoral La Regina era ad attenderlo al cancello = L'intimo pranzo con la Sovrana, il principe Filippo e Margaret - Un tè sulle rive di un lago - Il Presidente per riappacificarsi con Montgomery lo ha invitato ad un banchetto dei "vecchi amici dì guerra,, - Domani l'incontro con Churchill (Dal nostro corrispondente) Londra, 28 agosto. Il viaggio in Europa del presidente Eisenhower, che cominciò con la solennità marziale delle accoglienze a Bonn e poi passò attraverso una intensa fase politica e prese ieri sera, con il lento viaggio attraverso Londra durante il lunghissimo tramonto, una nostalgica venatura di ritorno in terre ben conosciute in mezzo ad un popolo amico e riconoscente, ha di nuovo .cambiato oggi scenario. Pur nella cornice dell'etichetta della Corte e di quel tanto di cerimoniale inevitabile anche nella forma più privata di vita dei reali, questa è stata per il Presidente degli Stati Uniti una scampagnata in Scozia al castello di Balmoral. Partenza dalla villa londinese dell'ambasciatore americano alle otto meno dieci, corsa attraverso la città e i sobborghi — insieme al primo ministro britannico Macmillan — verso l'aeroporto (con punte a più di 85 chilometri all'ora) e poi un rapido quanto calmo viaggio con un reattore « Comet » assieme a un piccolo gruppo di amici e consiglieri. Eisenhower era accompagnato al castello reale dal suo medico, dal figlio John, che è uno degli assistenti alla Casa Bianca, e dal suo cameriere personale. Sul suo aereo viaggiavano soltanto quattro altre persone e quindi egli ha avuto modo di continuare nella mattinata il riposo della notte trascorsa nella villa in mezzo al parco londinese, circondata da una cancellata rotonda molto simile a quella della Casa Bianca e con dinanzi un prato altrettanto verde e altrettanto ben rasato, anche se non rallegrato dai nugoli di scoiattoli che gironzolano per il parco di Washington. All'aeroporto scozzese di Dyce lo attendeva il principe Filippo di Edimburgo; lo aspettava anche un nugolo di bambini scozzesi venuti dalla vicina Aberdeen, fiera città di pescatori nordici, oggi leggermente imbronciata perché l'autorevole personaggio, anziché attraversarla con la sua automobile, l'avrebbe soltanto sfiorata lungo la circonvallazione. Eisenhower prese posto sull'automobile di Corte — una antica «Daimler» di colore marrone, che già era usata dalla regina Mary ed ha la solennità alquanto antiquata di una reggia vittoriana — con accanto il principe Filippo, marito di Elisabetta. La macchina si avviò su per la morbida e ondulata valle del Dee (un angolo di Svizzera con pini e torrenti rocciosi e qualche casetta dal tetto a punta inserito nel maestoso paesaggio lunare delle brughiere scozzesi, coperte di erica rosa, azzurra, violacea o verdognola) verso il castello di Balmoral, una costruzione ottocentesca nobile nella sua imponenza anche se non precisamente bella, fra un ciuffo di pini altissimi. La regina Elisabetta — che naturalmente ha disdetto tutti i suoi impegni pubblici subito dopo l'annuncio che attende un bimbo e ha fatto un'eccezione ricevendo Eisenhower proprio per sottolineare gli speciali rapporti di amicizia e di riconoscenza che esistono non soltanto fra lei e il Presidente, ma anche fra la famiglia reale d'Inghilterra e il comandante militare cui furono affidate le truppe britanniche durante l'ultima fase della seconda guerra mondiale — era al cancello di Balmoral ad aspettarlo. Non fu soltanto un gesto gentile: servì anche ad offrire ai fotografi e operatori della televisione e dei giornali cinematografici l'occasione di rltrarla assieme ad Ike. Perché, subito dopo, almeno simbolicamente (i cancelli del castello di Balmoral in realtà non si chiudono mai) l'ingresso restò sbarrato a tutti gli estranei, TOsrvtrs ..le...nlcppla> e nobile | compagnia si avviava*'su''pè"f' il sentiero di ghiaia in uno scroscio di cornamuse dagli striduli suoni. Ebbe così inizio quella semplice, , pacata e privata giornata che servirà, fra l'altro, a ridare ad Eisenhower, fra le faticose discussioni politiche di Bonn e quelle certamente meno faticose di domani e lunedì nella villa di Chequers, un gradevole e utile riposo. Con i principini Carlo e Anna a tavola, gli zii Gloucester e i loro figli, la sorella Margaret e altri pochi intimi intorno, la sala da pranzo del castello di Balmoral aveva oggi l'aria di una visita di famiglia, riservando al Presidente americano quasi la parte del nonno. Non è neppure difficile immaginare il sorriso benevolo con cui il medico personale di Eisenhower gli permise uno strappo alla dieta rigorosa, dato che in suo onore venivano serviti due piatti squisitamente scozzesi: salmone e pernice. Quando Eisenhower è arrivato in Scozia stamane scendeva una pioggerella finissima — che rammollì i panama degli uomini del servizio se- greto americano (salvo due che avevano portato previdentemente della fodera di materia plastica per i loro cappelli di paglia), ma poi durante il viaggio in automobile ■Sì- •t3mpo..comi.nci.ò. a.migjip.r.ar, re e nel pomeriggio è divenuto quasi limpido e la regina ha accompagnato il Presidente, con alcuni membri della propria famiglia, a un tè servito sulle rive di un piccolo lago scozzese. Il primo ministro Macmillan, dopo avere augurato il buon viaggio ad Eisenhower all'aeroporto di Londra, tornò in città per qualche ora di lavoro al n. 10 di Downing Street, e poi si recò in campagna nella villa di Chequers per prepararsi alle conversazioni che avrà con Eisenhower domani e domenica. Non vi sarà una agenda precisa per queste discussioni, ma poiché in ogni caso, dopo una rassegna generale della situazione internazionale, è necessario un certo ordine di argomenti, il segretario di Stato Herter e il ministro degli Esteri Selwyn Lloyd si sono incontrati stamane e oggi pomeriggio al « Foreign Office » e hanno ripreso l'argomento questa sera a cena. Come sempre avviene alla vigilia dei grandi incontri internazionali da qualche anno in qua, la scena mondiale re¬ llnsguACcsddrsgaqrpisLtstsvMdbppsnltttac lativamente calma è stata illuminata d'un tratto da alcuni lampi in Oriente. Molti pessimisti americani e anche inglesi si attendevano infatti una ripresa, di attività contro A?.JfiP.l«.costiere contese fra la Cina nazionalista é"fa'' Cina comunista; invece il brivido è stato provveduto questa volta da notizie provenienti dall'India settentrionale dove si sarebbe verificata, sia pure su scala molto limitata, una aggressione comunista cinese. Se a questa nuova crisi — sulla quale i portavoce del < Foreign Office » non desiderano pronunciarsi in mancanza di informazioni molto precise — si aggiunge la situazione nel Laos (Eisenhower ha ricevuto oggi un rapporto speciale sul Laos) che da qualche settimana preoccupa gli inglesi, si può prevedere che le conversazioni fra Eisenhower e Macmillan verranno divise domani pomeriggio fra problemi di attualità e problemi più vasti e di cara tere quasi permanente, come quelli della sospensione degli esperimenti nucleari, del disarmo, di Berlino e così via. E' importante tuttavia tener conto che mentre nei giorni scorsi a Bonn e più tardi, la prossima settimana, a Parigi, Eisenhower aveva ed avrà da discutere divergenze di vedute — o anche soltanto di sfumature — quì a Londra egli avrà semplicemente da dare e ascoltare consigli. Le sue conversazioni con Macmillan avranno più che altro carattere di consultazione amichevole. Ed è probabile elle' 'ii' -problema. • f.wrcdamcntale di queste conversazioni sia la scelta che Eisenhower avrà dinanzi a sé quando si incontrerà con Kruscev: se cioè affrontare quelle che ormai si chiamano le « iniziative concrete » (per evitare la parola « trattative », che potrebbe insospettire gli alleati dell'America) oppure limitarsi a questioni di « atmosfera » e distensione internazionale. Herter e Selwyn Lloyd non sono entrati oggi nel merito di questi principi ispiratori della politica occidentale e della diplomazia del Presidente americano. Essi si sono invece limitati, nell'incontro di stamane, ad un'analisi della situazione internazionale dopo Ginevra, con connessi problemi di controllo atomico e di disarmo e, nel pomeriggio, a discutere gli atteggiamenti da assumere alla prossima riunione dell'Onu. Fra questi, il più difficile è senza dubbio l'atteggiamento che riguarda la situazione in Algeria, i . Domani mattina il presidente Eisenhower ripartirà dalla Scozia in aereo diretto a un aeroporto nei pressi di Oxford, da' dove in macchina procederà verso la villa di Chequers la residenza di campagna dei primi ministri britannici, in cui nel pomeriggio di sabato e nella giornata di domenica si svolgeranno le conversazioni politiche con Macmillan. Anche lì, ha precisato oggi sorridendo un portavoce, il Presidente non avrà modo di giocare a golf. Ma, ha aggiunto il portavoce, non è esclusa una partita di cricket. Il Presidente ha invitato anche il maresciallo Montgomery al pranzo che egli offrirà martedì prossimo al suoi colleghi e collaboratori del tempo di guerra. Montgomery ha accettato l'invito, facendo cadere le voci secondo cui non sarebbe presente al banchetto a causa delle critiche da lui recentemente mosse alla strategia di Eisenhower durante la guerra. Eisenhower sarebbe rimasto dispiaciuto per queste critiche; lo scorso anno per la prima volta non inviò la cartolina di auguri al maresciallo. In una recente intervista, Montgomery, espresse il suo rammarico per questo fatto. Al banchetto sarà'presente anche Churchill, che giungerà a Londra domenica dalla Costa Azzurra, dove si è appena ristabilito da un'indisposizione. Churchill domenica prossima avrà un prime colloquio con Eisenhower. Fra gli invitati al banchetto di martedì ci sarà anche Eden Riccardo Aragno Eisenhower, accolto dalla regina Elisabetta, fa il suo ingresso a Balmoral (Telefoto)