Un capostazione dipinge con polvere di pietre

Un capostazione dipinge con polvere di pietre Un capostazione dipinge con polvere di pietre Ha fatto anche il ritratto di Eisenhower - In premio è stato invitato a recarsi alla Casa Bianca (Dal nostro corrispondente) Napoli, 18 agosto. Il capostazione titolare di Torre Annunziata, Raffele Carotenuto,- che aveva donato ad Eisenhower un ritratto del presidente, da lui fatto con una speciale tecnica, è stato invitato a recarsi prossimamente alla Casa Bianca per essere ricevuto da lice. L'invito gli è giunto con una lettera personale di Eisenhower. In questo modo si conclude una delle più singolari vicende. Infatti il capostazione, ormai noto come pittore, usa per dipingere non colori ad olio o ad lptccapmvsPcgtgdacqua, ma pietre raccolte in Italia ed all'estero e ridotte in . i a l i e a l e o 0 n e polvere con la più efficace macina: ponendole sui binari ove passano le locomotive. La tecnica da lui applicata per provvedersi della materia prima era sembrata cosi poco ortodossa che una volta, nel 1955, il capostazione titolare di Gragnano, Ludovico La Scala, da cui allora il Carotenuto dipendeva, preoccupato per la stranezza del fatto, si rivolse all'Ispettorato sanitario delle Ferrovie chiedendo che il suo subalterno fosse esonerato dal servizio e, se necessario, curato In manicomio. Fu il provvidenziale intervento di un alto funzionario, l'ispettore compartimentale Attilio Cavallo, ad evitare che le ferrovie e l'arte avessero un capostazione ed un pittore di meno. In un colloquio con quell'ispettore, Carotenuto gli spiegò esattamente di che si trattava. Il funzionario rimase pienamente convinto della normalità che un impiegato ferroviario si occupasse anche di arte, ed anzi si dimostrò talmente conquistato dalla tecnica innovatrice del Carotenuto da incoraggiarlo ed aiutarlo. Ed è da quel periodo che la Direzione generale delle Ferrovie favori il talento del suo dipendente, facendogli giungere in sacchi e sacchetti pietre di vario colore per risparmiargli l'acquisto di pastelli e tu betti. Senza volerlo, il Carotenuto ha ricalcato in altro campo le orme di Francesco Rodolico, professore alla Facoltà di Architettura della Università di Firenze. Il Rodolico dall'analisi della costituzione geologica delle varie regioni della Penisola applicata al materiale edilizio con cui furono costruiti palazzi, chiese, fontane ed altri monumenti, ha scrìtto recenteimnie q-u ci la. .ormivi rara, ojv; ra edita da Le Monnier intitolata: Le .pietre delle città d'Italia. Il Carotenuto, elencando le pietre che gli offrono tonalità difficilmente riproducibili dall'uomo, descrive le principali. Dal Vesuvio ricava il nero inferno e tutte le gradazioni di rosso, i monti Lattari offrono lapilli e tufo nelle tinte gialle. s■ apuli e luiu ucue L1111.C ftiouc.il verde si trova nelle Dolomiti e lungo le marine siciliane- ecalabresi. Il Carotenuto ha anche alcune sue idee singolari sull'argomento. Ritiene, per esempio, che solo sulla massicciata del- E11 [ 11JI k j i M 11J111F141 < [ 11 i ; JI j L r I [ 111MIE ! 11J j [ I i 1111111MI i d l n o r a n a d la stazione ferroviaria principale di Parigi si trovino taluni tenerissimi «rosa», e nel parco del castello di Windsor alcune tinto grigio-chiaro uniche al mondo. Esemplari anche preziosi per i loro effetti cromatici sono stati da lui trovati in Spagna, Svizzera, Austria e Germania. In questi Paesi la ricerca gli è stata facilitata dalla concessione di biglietti ferroviari gratuiti o a tariffa eccezionalmente ridotta. Spesso, però, tali strani pellegrinaggi guardando in terra gli hanno provocato incidenti di vario genere, fra cui il so- n ?Pett° dei poliziotti. Una voln 'a, por esempio, ritornando dal- . la Svizzera, 1 doganieri di Ponte Chiasso volevano assoluta- e a a o l i a, a e e o al uro, te n di n li si e rrdi limente sapere a quale scopo servivano le pietre di cui egli aveva piene le valige. E avuta la spiegazione non ci credettero, continuando a frugarlo e rifrugarlo e sottoponendolo a lunghi interrogatori. Una volta fatte le provviste, egli, poiché non potrebbe porre le pietre 3Ui binari senza andare di colpo in galera per sabotaggio, le fa stritolare, ma dalle locomotive dei depositi, che marciano piano e non subiscono conseguenze. Poi raccoglie la polvere e, impastandola con una speciale colla di sua fabbricazione, la spalma velocemente sul disegno della persona, del paesaggio o della natura morta. Fra le tele maggiormente apprezzate dai critici vi sono « Paesaggio campestre», «Primavera», «Crepuscolo», <Maschera napoletana », « La disperazione » e il ritratto di Eisenhower, esposto con altri dipinti ad una mostra tenuta recentemente alla Nato. c. g.