Fa strugge in casa dell'amica e la folla tenta di linciarlo

Fa strugge in casa dell'amica e la folla tenta di linciarlo Fa strugge in casa dell'amica e la folla tenta di linciarlo Ha ucciso a coltellate la donna e una sua [iglia diciottenne - Un'altra [iglia è gravissima (Dal nostro corrispondente) Palermo, 14 agosto. Vittime di una tragedia passionale esplosa verso sera in una modesta casa di via Gagini, una traversa della centralissima via Roma nel cuore della vecchia Palermo, sono rimaste tre donne: la quarantenne Maria Grimaldi Lojacono e le sue due figliole, Rosa di 18 anni e Rita di 14. Le prime due sono morte all'ospedale, mentre la più giovane, raggiunta da dieci coltellate, si trova ricoverata in gravi condizioni in corsia. Il grave episodio è stato la conclusione di un diverbio, degenerato in violenta colluttazione, fra l'elettrotecnico quarantunenne Alfredo Porciello, la sua amante, appunto la Grimaldi, e le due figliole di questa. Il Porciello, pregiudicato e sottoposto a vigilanza speciale, è sposato ed ha figli. Egli intendeva rompere la relazione con la Grimaldi, si ritiene per motivi di gelosia, e da qualche tempo, nel corso di furiose scenate, aveva più volte percosso la donna. Questa sera il Porciello aveva attaccato lite con l'amante per un motivo banale e ad un tratto, estratto un acuminato coltello, s'era scagliato contro la Grimaldi colpendola selvag-! giamente ripetute volte. Alle grida di aiuto e dì dolore della sventurata, accorrevano le sue figliole che in quel momento si trovavano in un'altra stanza. L'uomo rivolgeva allora la sua furia contro le due giovani. Pur gravemente ferita, la Grimaldi trovava la forza di sollevare una sedia con la quale tentava di colpire il Porciello |per impedirgli di infierire sulle| sue figlie. Altre coltellate rag giungevano però la madre e le due ragazze che cadevano abbracciate, morenti. La Grimaldi e la figlia Rosa hanno cessato di vivere poco dopo il loro ricovero all'ospedale. La figlia più giovane, Rita, di 14 anni, è ricoverata nello stesso nosocomio in gravissime condizioni. Commesso il delitto, l'assas- sino, stringendo ancora in pugno l'arma insanguinata, si dava alla fuga dirigendosi verso via Roma, ma qui veniva raggiunto e catturato dal vigile urbano Biagio Coco e da un passante, che si trovavano nei pressi e che erano accorsi alle grida e alle Invocazioni di aiuto lanciate da alcuni vicini di casa della Grimaldi, che avevano cercato di soccorrere le tre vittime, provvedendo per il loro trasporto immediato all'ospedale. Il Porciello che successivamento è stato accompagnato al pronto soccorso della Croce Rossa essendosi ferito nel corso della colluttazione, è stato sottratto con la forza dagli agenti di polizia e dai carabinieri ad un linciaggio della folla che s'era accalcata minacciosa nei pressi del pronto soccorso. A un dato momento la folla esasperata ha tentato di impadronirsi del Porciello e a stento agenti e carabinieri sono riusciti a contenerne la furia E' stato necessario l'arrivo di rinforzi per poter provvedere al trasferimento del duplice omicida dall'ambulatorio alla prigione. j j

Persone citate: Alfredo Porciello, Biagio Coco, Maria Grimaldi Lojacono, Porciello

Luoghi citati: Palermo