Segni e Pella esaminano con Gronchi la nuova fase della politica internazionale

Segni e Pella esaminano con Gronchi la nuova fase della politica internazionale Accettato l'invito di Eisenhower per un incontro a Segni e Pella esaminano con Gronchi la nuova fase della politica internazionale // Presidente del Consiglio e il Ministro degli Esteri si incontreranno nella capitale francese anche con De Qaulle - Probabile una visita a Cadenabbia al Cancelliere Adenauer - // viaggio a settembre negli S. U., subito dopo la partenza di Kruscev (Dal nostro corrispondente) Roma. 8 agosto. Il Presidente della Repubblica, di ritorno a Roma dalla Val d'Aosta, ha ricevuto stamane in Quirinale il presidente del Consiglio, on. Segni, e il ministro degli Esteri, on. Fella, che gli hanno riferito sugli ultimi sviluppi della situazione internazionale, con particolare riguardo al prossimo viaggio di Eisenhower in Europa. In tale occasione, com'è noto, i nostri rappresentanti si incontreranno a Pa rigi con il Presidente americano, e al termine dell'udien za in Quirinale è stato diffuso un breve documento ufficiale di conferma. . <Il governo italiano — vi si legge — ha comunicato a quello degli Stati Uniti d'Ame rica la sua adesione all'invito i espresso dal presidente Eisen | h*wer dì ìnoontrarsi a Parigi e n a ì e -v a o n a , r i o e i o con il presidente del Consiglio Segni e col ministro degli Esteri Pella. Detto incontro avrà luogo probabilmente il 3 od il 4 settembre prossimo » Ne dal Quirinale né da Palazzo Chigi sono stati formulati apprezzamenti che vadano oltre a questa schematica comunicazione: ma è possibile desumere il pensiero governativo dal contesto di un editoriale che sarà pubblicalo nel prossimo numero dell'ufficiosa rivista Esteri. Sotto il titolo < una premessa per la pace », l'organo di Palazzo Chigi scrive che i progettati incontri fra Eisenhower e Kruscev non sono frutto di un'improvvisazione, bensì la coerente conclusione di una tenace, paziente e talvolta diffìcile e oscura azione diplomatica: come tali vanno considerati una premessa di futuri favorevoli sviluppi All'inizio di un nuovo capitolo nella storia delle relazio ni del mondo libero con il mondo comunista, è ovviamente necessario mantenere perfetta unità d'intenti e di posizioni da parte occidentale, e appunto in questo senso si è adoperato il governo italiano: « Al fine di fare tutto il possibile perché dagli incontri tra Eisenhower e Kruscev scaturiscano effettivamente ri sultati benefici per la pace del mondo e perché si esau ? sccno almeno in parte, le grandi speranze suscitate dall'annuncio di essi. Le iniziative italiane — conclude Esteri — vanno, appunto, considerate sotto questa luce ». E' facile dedurre da questa o'"""f0"6 che. }'a™?**<> ™ne e| f°s'° essenz<almente sull'un,- 'ta del fronte occidentale, al e l o l i l i o e l i l a l a e a a 0. iel o o e el >. Citi consolidamento l'Italia ha sempre raccomandato il metodo delle regolari consultazioni permanenti fra tutti < Paesi interessati. L'invito di Eisenhower viene pertanto ad essere una conferma del buon fondamento delle tesi italiane, ma dovrebbe pure servire come smentita a tutte le voci che, di quando in quando, riprendono a circolare su pretese tendenze italiane ad una politica « frazionista » nell'ambito dell'alleanza atlantica. Non esiste, difatti, il cosiddetto triangolo Roma-ParigiBonn, e la nostra politica non si identifica con nessuno dei particolari orientamenti che si attribuiscono ai grandi occidentali: ne con l'intransigenza di De Gaulle e Adenauer né con il cosiddetto flessibiliamo di Macmillan. Se un indice generale si volesse ad ogni costo riconoscere si dovrebbe dire piuttosto che la nostra politica è sostanzialmente allineata lungo l'indirizzo americano di un saggio equilibrio fra le diverse correnti della diplomazia europea, e in questo senso il colloquio di Segni e Pella con Eisenhower avrà significato concreto e costruttivo. I no stri rappresentanti avranno del resto l'occasione di incon tSsetdmpactpiPgiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin trarsi con il Presidente degli Stati Uniti subito dopo la visita di Kruscev in America, essendo stati da tempo invitati a Washington per la fine di settembre. Ciò non toglie che l'Italia mantenga rapporti eccellenti per un'intima collaborazione anche con i Paesi europei la cui politica estera è più nettamente qualificata. Ne è una prova il fatto che il prossimo incontro con Eisenhower avverrà nella capitale di De Gaulle, con il quale Segni e Pella non mancheranno di avere colloqui. Anche il soggiorno di Adenauer in Italia per te vacanze potrà essere occasione per amichevoli conversazioni col nostro presidente del Consiglio Segni, che avrebbe in animo di interrompere le vacanze che inizia in questi giorni in provincia di Belluno, per recarsi a trovare a Cadenabbia il Cancelliere tedesco. Si tratta, come si vede, di una politica basata su principi di equilibrio e distensione, e questi appaiono sgraditi e sospetti ai parlamentari dell'estrema destra, che piuttosto vorrebbero una presa di posizione italiana nettamente contraria alle iniziative americane. L'on. Romualdi, del m.s.i., ha scritto, infatti, all'on. Leone, presidente della Camera, per chiedere una riunione congiunta delle commissioni degli Esteri e della Difesa, poiché, a suo giudizio, dai viaggi di Eisenhower « derivano responsabilità non lievi per il governo e per il Parlamento. Perciò — egli ha scritto — le due commissioni dovrebbero riunirsi per consentire una valutazione della nostra posizione e delle ini«iafiwe prese e da prendersi ». V- *•